Beirut in piazza, il governo si dimette

Beirut in piazza, il governo si dimette SESSANTAMILA MANIFESTANTI CONTRO IL PREMIER FILO-SIRIANO: «VIA DAMASCO DAL LIBANO». IL PAESE PARALIZZATO DALLO SCIOPERO Beirut in piazza, il governo si dimette Autobomba in Iraq fa strage fra i disoccupati: 125 morti BEIRUT. Vince a Beirut la «rivoluzione dei cedri». Due settimane dopo l'omicidio di Hariri, le proteste dell'opposizione intema hanno avuto ragione del govemo filo-siriano e il premier libanese Karami ha annunciato ieri le sue dimissioni. La notizia ha provocato scene di giubilo tra i 60.000 manifestanti riuniti da 24 ore nella Piazza dei Martiri, in aperta sfida al divieto del govemo, per chiedere alle truppe di Damasco di andarsene dal Paese. Mentre il Libano vive ore di incertezza, in Iraq il più sanguinoso attentato del dopoSaddam ha fatto strage fra disoccupati, donne e bambini. A Hilla, cento chilometri a Sud di Baghdad, un'autobomba è stata piazzata vicino a un mercato, accanto ad una coda di persone in cerca di lavoro: almeno 125 i morti, oltre Cento i feriti. ALLEPAG.2E3 La «rivoluzione del cedri» a Beirut: una ragazza con la bandiera libanese dipinta sul volto manifesta nella Piazza dei Martiri contro il governo filo-siriano e la presenza delle truppe di Damasco nel Paese

Persone citate: Hariri, Karami