I venti titoli che non tradiscono mai di Glauco Maggi

I venti titoli che non tradiscono mai UNO STUDIO DI MERRIL LYNCH SULLE AZIONI PIÙ' POSSEDUTE DAI FONDI AMERICANI I venti titoli che non tradiscono mai orimi cinque: British Petrol, Teva, Nokia, Vodafone e Sap Glauco Maggi NEW YORK I titoli di Wall Street sono cresciuti di prezzo al punto da essere considerati all'ultimo gradino della convenienza, in coda a quelli europei e giapponesi, nel sondaggio di febbraio tra i gestori intemazionali curato dalla Merrill Lynch. Sull'analisi della maggioranza dei professionisti intemazionali concordano pure i risparmiatori statunitensi al dettaglio, che hanno aumentato la quota di fondi esteri nei loro portafogli da un anno a questa parte. Principalmente, nel 2003 e nel 2004 sono stati la debolezza del dollaro e il timore di ulteriori suoi cali a spingere gli investitori a cercare valute più promettenti, puntando di conseguenza su azioni denominate in euro, sterline o yen. Ma c'è anche un'altra via, per i risparmiatori statunitensi, di dimostrare la loro attuale favorevole propensione per i titoli non americani: le azioni estere quotate al New York Stock Exchange e nelle altre Borse Usa sotto la forma legale di Adr, sigla che significa American Depositary Receipts (una sorta di ricevute di deposito, o certificati, che rappresentano quindi pienamente i titoli delle società estere trattate negli Stati Uniti). Seguire le scelte di money manager e di privati Usa nella caccia ai titoli europei e giapponesi può essere interessante pure per gli investitori italiani. La più ampia e diversificata distribuzione che risulta dalla loro presenza nei portafogli dei fondi americani, fa infatti di queste azioni intemazionali l'elite della Borsa globale. Sono soggette alla vigilanza della Sec (la Consob Usa) ma anche degli organismi di controllo della primitiva piazza di quotazione, e il frazionamento dell' azionariato a livello globale è un fattore di alta liquidabilità e di maggiore stabilità nelle quotazioni. La crescente importanza di questa categoria ha indotto la Merrill Lynch, la maggiore banca d'investimenti per i privati al mondo, a monitorare le Adr in Usa con particolare attenzione. Ha creato il Mladr index, forte di 180 azioni e suddiviso in dieci comparti (i finanziari, le telecom e l'energia sono i più rappresentati con il 2007o e 20 azioni, il 180Zo e 30 azioni e il 140Zo e 13 azioni rispettivamente). Dal settembre 2001, il Mladr ha superato lo Standard fr Poor's del 2507o come guadagno totale (performance più dividendi); attualmente presenta un prezzo scontato, in termini di rapporto prezzi/utili, del 25')6 rispetto al costo dell'intero mercato americano e offre un rendimento medio più elevato del 60^0. Nelle sole prime due settimane di febbraio, l'indice ha sovraperformato dell'1,7^0 rispetto alloS&PBOO, Il Mladr non è un indice sul quale si possa, almeno per ora, direttamente investire. Ma le classifiche che la banca ha iniziato a fornire tramite il Report «Adr Strategist» è utile per conoscere le preferenze dei money manager dei fondi azionari statunitensi nell'universo delle azioni nonamericane trattate a New York come Adr. I dati sono al 30/6/04, i più recenti a disposizione, e l'elenco delle prime 20 si apre con BP, posseduta da 35 fondi comuni. Seguono Teva Pharmaceutical (27 fondi), Vodafone (26), Nokia (21), Sap (19), Novartis e Total (13), Astrazeneca e Royal Dutch (10). Non ci sono società itahane in questo lotto, che comprende comunque altri titoli ben noti al pubbhco italiano (come Ericsson, scelto da 8 fondi; Glaxosmithkline, 6; Unilever, 6; Vivendi, 5). L'Eni compare invece, unica compagnia tricolore, in una seconda graduatoria compilata, alla data di fine gennaio 2005, sulla base delle presenze nei conti fiduciari privati della clientela della Merrill Lynch, rappresentativa di una fetta significativa del pubblico Usa, Dal confronto tra i due elenchi si nota che ci sono otto azioni che compaiono in entrambi: Nokia, Vodafone, BP, Glaxosmithkline, Novartis, Royal Dutch, Total, Ericsson, Questi titoli sono quindi i preferiti sia dai professional statunitensi che gestiscono con delega totale della clientela, sia dagli investitori che fanno da se con i propri conti fiduciari. Non a caso, in questa seconda lista del «fai da te» si trovano un maggior numero di brand più familiari per il pubblico intemazionale dei consumatori-investitori: soprattutto del settore finanziario, con marchi noti come Ing, Abn Amro, Bnp Paribas, Barclays, HSBC; oppure in quello di prodotti di largo consumo quali Nestlè, Canon, Philips, Honda. Nessuna società italiana è amata dagli investitori istituzionali ma Eni ètra le più scelte dalla clientela privata Nel «fai da te» piacciono anche Ing, Abn Amro Bnp e le aziende del largo consumo Nestlé, Canon e Philips SOPRAVVALUTATE E SOTTOVALUTATE in quali regioni le società sono sottovalutate) o o 'ti e- tu e» o 'eh m «- cj cs a « 41 O O Oi o f m ^ f & .XI e Tu nj e e 2 E (0 e e TEVAPHARMACEUTICAL VODAFONE GROUP NOKIA CORPORATION SAP NQVARTjS tOTTU. ASTRAZENECA ROYALDUTCH RETRO ERICSSON {LM) TAIWAN SEMICONDUQOR ELAN CORPORATION aAVALEDORIODOCE GIÀXÒSMITHKLINE TELEFONOS DE MEXICO UNILEVERNV VIVENDI UNIVERSAL AMERICA MOVIL RIO TINTO PLC ANGIO AMERICAN i, x p ; > z y > y

Persone citate: Canon, Ericsson, Merrill Lynch, Philips

Luoghi citati: Adr, New York, Stati Uniti, Taiwan, Usa