Il Papa migliora ma non potrà leggere l'Angelus di Flavia Amabile

Il Papa migliora ma non potrà leggere l'Angelus MONS. SANDRI OGGI RECITERÀ PER LUI: E LA PRIMA VOLTA IN 26 ANNI Il Papa migliora ma non potrà leggere l'Angelus I medici vogliono prolungare la degenza fino alla completa guarigione Casini in visita al Gemelli: si respira un'atmosfera di serenità e di fiducia Flavia Amabile ROMA Non si aprirà questa mattina la finestra al decimo piano del policlinico Gemelli. Per la prima volta da più di ventisei anni, cioè da quando guida la chiesa cattolica, Giovanni Paolo II non pronuncerà l'Angelus. In questo crepuscolo di pontificato raccontato attraverso poche, sapienti immagini mostrate ad arte, l'apparizione del Papa tre domeniche fa aveva permesso di rassicurare il mondo, persino al prezzo di una piccola ricaduta fisica nei giorni seguenti, sostengono alcuni. Nulla di tutto questo accadrà domani. Giovanni Paolo II non pronuncerà l'Angelus. E non solo non lo pronuncerà, non benedirà e non sarà nemmeno presente in alcun altro modo se non con il pensiero. Rimarranno chiuse le finestre delle stanze al decimo piano e rimarrà immobile nel suo letto il pontefice, mentre monsignor Sandri, il Sostituto della Segreteria di Stato, diverrà - ancora una volta - la sua voce e - per la prima volta - la sua mano. Sarà lui a leggere in piazza san Pietro l'Angelus e benedire i fedeli. Il Papa «si unirà alla recita dalla sua stanza», spiega una nota ufficiale del portavoce della Santa Sede Joaquìm Navarro Valls. O - come scrive l'Osservatore Romano - la preghiera mariana sarà letta «in profonda comunione spirituale con Giovanni Paolo II» e sarà comunque «un Angelus gioioso. Ricco di speranza». Non esiste alternativa. L'entourage vaticano avrebbe voluto dare, come in altri casi, l'idea di un segno, un gesto, qualcosa che desse l'idea di una presenza, ma non è stato possibile ottenere nulla di più di quell'unirsi a distanza. I medici sono stati molto chiari fin da giovedì: impossibile rischiare, un anziano di ottantaquattro anni con una cannula in gola e un Parkinson in fase avanzata non può permettersi nemmeno il più piccolo azzardo. Giovanni Paolo II infatti si sta riprendendo abbastanza bene. Nessun bollettino ufficiale fino a domani e nessuna risposta da parte dei medici che, come il pontefice, si esprimono a gesti. Il professor Proietti, che coordina l'equipe di speciahsti che cura il Papa, si limita a fare cenno di sì con la testa a chi gli chiede: tutto bene? Tutto bene, in effetti: a 48 ore dall'operazione di tracheotomia i principali parametri sono nella norma e compatibili con l'età e gli acciacchi del pontefice. Quel che conta ora è evitare le possibili complicazioni, e soprattutto le infezioni intomo alla cannula. La giornata del pontefice di ieri è stata scandita dalla consueta messa celebrata da monsignor Stanislao, dal rosario, recitato ancora una volta - da monsi»nor Stanislao e da «Mietek», 'altro suo segretario. Ma accanto al suo letto c'è stato soprattutto un continuo viavai di suore per sostituire spessissimo garze e bende. Sono soltanto loro e i suoi strettissimi collaboratori ad essere ammessi all'interno dell'appartamento al decimo piano. Almeno fino a lunedì, come già in precedenza, l'isolamento è completo, nessun estemo può entrare: dopo un'operazione di tracheotomia le infezioni sono fra i principali nemici. Anche Pierferdinando Casini, arrivato in mattinata al Policlinico, ha visto monsignor Stanislao e ha appreso da lui notizie sulla salute del pontefice. All'uscita il Presidente della Camera ha dichiarato: «Si respira un'atmosfera di serenità e di fiducia». La sala stampa del Vaticano ha voluto però sottolineare come l'attività del vaticano prosegua. Ieri al convegno dei vescovi amici del movimento dei Focolari, puntuale, è giunto il messaggio del Pontefice. E la firma di Giovanni Paolo II è stata apposta sotto tre nomine. Fin qui la giornata di ieri. Nel pomeriggio di oggi è possibile che il pontefice incontri per qualche istante il cardinale Giordano ricoverato nel reparto accanto a dieci giorni. Nel frattempo i medici continueranno a monitorare la situazio-, ne per affrontare i non pochi dilemmi dei prossimi giorni. Fino a quando resterà in ospedale Giovanni Paolo II? Si potrà assecondare ancora una volta le pressioni dell'entourage vaticano per farlo uscire quanto prima. E quale sarà il suo futuro? Cannula a vita? Riabilitazione fonatoria e respiratoria? In Vaticano si è iniziato a lavorare per rendere asetticamente sterile l'appartamento del pontefice ma una prima indicazione sull'incerto futuro del pontefice dovrebbe arrivare domani mattina con il primo bollettino da venerdì scorso. I presidente della Camera Pier Ferdinando Casini all'arrivo al Gemelli i/iiMWSKEl^iJM mmmmmxa m II cardinale Julian Herranz in visita al Pontefice

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