Scontro planetario a Metropolis

Scontro planetario a Metropolis Scontro planetario a Metropolis Il musical di Stefanutti e Cava rivisita il film di Lang con un cast eccellente e una forte carica di ironia ^ ETROPOLIS, film leggenda della storia del cinema, è diventato un musical. Mescolando prosa, canto, musica e danza il regista Ivan Stefanutti e la coreografa Adriana Cava hanno confezionato uno spettacolo che nasce tutto torinese e dopo il debutto al Teatro Nuovo la scorsa stagione sta compiendo ora una tournée che lo vede approdare venerdì 18 e sabato 19 al Teatro della Concordia di Venaria. Prendere un film mito del 1926 come «Metropohs» di Fritz Lang. Aggiungere musiche «forti» e di sicura presa sul pubbhco (Giorgio Moroder e i Queen). Condire con un cast di attori, ballerini e cantanti di gran qualità (Laura Ruocco, Antonello Angiolillo, Fabrizio Voghera). Guarnire con una signora del teatro italiano (Lucia Poh) e con un comico irresistibile (Marco Carena). E' la ricetta di un musical destinato al successo. Ma Cava e Stefanutti hanno fatto di più. Per lei, produttrice e coreografa, e lui, regista, si tratta- va di non tradire lo spirito del film, ritornare su momenti mitici che sono entrati nella storia del cinema, ma insieme trovare spun- ti nuovi che rendessero l'operazione non soltanto una visita al museo del cinema. Ecco allora le musiche di Moroder e altri indi- menticabili pezzi dei Queen (gli arrangiamenti sono di Tony Sca- tozza) a fare da colonna sonora forte e travolgente. Molti temi del film ritornano, ma attualizzati. Lo scontro fra operai e capitalisti oggi si è tramutato in imo scontro planetario fra il Nord ricco del mondo e il Sud povero e sfruttato. Le tecnologie sono cambiate ma restano, dal film di Lang in avanti, imo dei fulcri del secolo passato e di quello attuale. Al rapporto padre-figlio del mondo capitalista tedesco ecco invece sostituirsi il rapporto, più contemporaneo e complicato, madre-figlio. Dove la madre, la perfida padrona di Metropolis, Madame Fredersen, è una straordinaria Lucia Poh. Parte anche di qui la carica di ironia e di grottesco che imprime una svolta di qualità al musical. Gh aspetti corali collettivi del film hanno facilitato il compito di Adriana Cava che ha potuto costruire scene di forte rilievo coreografico. Mentre effetti speciah e illuminotecnica diventano fondamentali nella regia di Stefanutti (abituato a muoversi con dimestichezza nel mondo della irica e dell'operetta, realizzatore qui anche di scene e costumi) per ricostruire il mondo fantascientifico descrìtto da Lang. I protagonisti? Nessuno ha bisogno di presentazioni, soprattutto Lucia Poh e Marco Carena. Laura Ruocco nell'impervio doppio ruolo di Maria la buona e Maria il perfido robot che incita gh operai alla rivolta. Nella parte di Freder a Torino ci sarà Fabrizio Voghera, reduce dall'esperienza di «Notre Dame de Paris», dovè era alternativamente Frollo e Quasimodo. Accanto agli attori e i danzatori dell'Adriana Cava Jazz Pallet, le voci di Raffaella Misiti e Claudio Fabro accompagniati da una band di quattro elementi. [s. tr.J INTERPRETI LUCIA POLI EI TORINESI LAU RA RUOCCO, FABRIZIO VOGHERA E MARCO CARENA '-—'- Alcune scene di «Metropolis» il musical tratto dal film di Lang, venerdì 18 e il 19 al Teatro della Concordia di Venaria. Sul palco Laura Ruocco, Antonello Angiol il lo, Fabrizio Voghera, con Lucia Poli e Marco Carena

Luoghi citati: Torino, Venaria