Due concerti di voci

Due concerti di voci Due concerti di voci I Coro Maghini interpreta Mendelssohn a cantaora Fernandez brani di De Falla TRE concerti il cui centro espressivo è costituito dalla voce. Del terzo in ordine di tempo (il 27 febbraio, con l'Annie Whitehead Group e Cristina Dona) si parlerà nel prossimo numero di TorìnoSette. Intanto si annunciano quelli del 20 e del 23 febbraio, che hanno molti motivi di interesse e attrattiva. Domenica 20 alle 16,30, in Conservatorio per la serie «didomenica», si presenta al pubblico il Coro Polifonico Ruggero Maghini, una delle realtà più felici del Piemonte, diretto da Claudio Chiavazza. Il valore di questo complesso, nato da una selezione severa tra alcuni dei gruppi di canto più qualificati, è testimoniato dal fatto di essere partner privilegiato dell'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai (in marzo parteciperà alla «Passione secondo Giovanni» di Bach diretta da Gianandrea Noseda e a «Dafni e Cloe» di Ravel diretta da Rafael Fruhbeck de Burgos). In questo caso però il Coro è da solo, per un programma a cappella (con qualche intervento di continuo ed organo) che rientra nella serie dedicata a Mendelssohn. Come si sa, questo compositore dedicò alla coralità pagine una più bella dell'altra: tra esse sono da annoverare «Trauergesang op. 116», «Drei Psalmen op. 78», «Heilig ist Gott der Herr, per doppio coro a 8 voci», «Jauchzet dem Herrn, alle Welt op. 69 n. 1» e «Hòr meine Bitten, Herr» che si alterneranno a belle pagine di altri tre massimi autori quali Pachelbel («Singet dem Herrn ein neues Lied»), Schùtz («Ach Herr, straf mich nicht in deinem Zom»), Brahms («Zwei Motetten op. 74»). Un viaggio nella più elevata produzione vocale tedesca, con la quale fa vivace contrasto la serata di mercoledì 23 febbraio, alle 21, sempre nel Conservatorio, per la serie blu. In questo caso l'atmosfera - con l'eccezione del francese scherzo sinfonico «Appronti sorcier» di Dukas -

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