Ucraina, un passo nella Ue

Ucraina, un passo nella Ue IL RICONOSCIMENTO DEI VEMTtCiNQUE ALLA RIVOLUZIONE ARANCIONE IRRITA PUTIN Ucraina, un passo nella Ue Yushenko invitato d'onore oggi a Bruxelles personaggio corrispondente da BRUXELLES La Uè riconosce 1'«aspirazione europea» dell'Ucraina ed è pronta a sostituire con un più stretto accordo quel rapporto di cooperazione e partenariato che già esiste con Kiev. Dai ministri degli Esteri dell'Unione non poteva arrivare messaggio migliore per Vicktor Yushenko. fl presidente ucraino, l'uomo della «rivoluzione arancione» e della nuova svolta democratica, sarà oggi al c[uartier generale della Nato, dove vedrà anche Bush, e domani sarà a Strasburgo, all'Europarlamento, dove parlerà di fronte all'assemblea plenaria e busserà ufficialmente alla porta dell'Europa dei Venticinque. Alla vigilia di questo doppio appuntamento, il riconoscimento delle «aspirazioni» del suo Paese è un segnale di apertura molto forte. Con un percorso che deve essere segnato da altri progressi sulla strada delle riforme politiche ed economiche prima di poter parlare della possibilità di un'adesione dell'Ucraina alla Uè. Ma con una prospettiva onnai tracciata. Quello che i ministri degli Esteri della Uè hanno formalizzato ieri è il landò di' un «Piano d'azione» che prevede dieci campi in cui rafforzare i legami - da quello commerciale a quello della sicurezza - con lUcraina. È già, di fatto, la concessione di uno statuto speciale che supera gli accordi di partenariato die l'Unione ha con tanti altri Paesi e che prelude a nuovi passi. Mano a mano che d saranno «veri progressi» nell'attuazione delle riforme inteme e nell'adozione degli standard europei, le relazioni tra la Uè e l'Ucraina si faranno «più profonde e più forti», è scritto nel comunicato die i ministri hanno pubblicato alla fine del loro incontro. E c'è di più. La Uè promette di aiutare Kiev ad entrare nel Wto, l'organizzazione mondiale del commercio, e a guadagnarsi lo status di economia cu mercato aprendo la strada all'istituzione di un'area di libero scambio. Nel testo, naturalmente, non d sono riferimenti diretti all'ipotesi di un avvio formale delle trattative di adesione. Perché è troppo presto. E perché l'avvicinamento dell'Ucrai¬ na- all'Unione europea è una pàrìtita molto delicata, da giocare con tutte le cautele diplomatiche con la Russia di Putin. L'Ucraina, come la Bielorussia, è considerata da Mosca un bastione decisivo di protezione del proprio sistema di potere ed anche di sicurezza. Nelle settimane esplosive del braedo di ferro tra Vicktor Yushenko e il candidato filorusso alla presidenza, Vicktor Yanukovic, la trattativa che sbloccò la crisi fu condotta a tre: Russia, Uè e Usa e c'è chi giura die Putin accettò la vittoria della «rivoluzione arandone» in cambio di garanzie sul mantenimento del ruolo di Stato-cuscinetto dell'Ucraina. La marcia di Kiev verso la Uè allarma il Cremlino che la considera una rottura degli equilìbri che ripropone le ombre della guerra fredda. Ma Yushenko è ben deciso a seguire la sua strada e oggi farà un passo concreto anche con la Nato. Con l'Alleanza atlantica, Kiev ha già un partenariato spedale - sul modello di quello che ha la stessa Russia e Yushenko firmerà un accordo per la distruzione di armi «in eccesso» che comprendono anche missili terra-aria del tipo «Manpads» e che sarà finanziato dalla Nato. Ma per il nuovo presidente ucraino sarà anche l'occasione d'incontrare George W. Bush che già ieri ha dichiarato che l'Ucraina «deve essere labenvenuta nella famiglia euro-atlantica». Un altro segnale che non sarà, forse, gradito a Mosca. Ma che conferma la volontà di Kiev di rafforzare i suoi rapporti con la Nato. Vicktor Yushenko punta ad aderire all'Alleanza atlantica ancora prima che alla Uè, seguendo l'esempio degli altri died Paesi dell'ex blocco comunista che hanno giàfatto altrettanto. [en. sin.] Il presidente ucraino Viktor Yushenko