Catricalà all'Antitrust consensi bipartisan

Catricalà all'Antitrust consensi bipartisan SI PROFILA UN RINVIO PER LE ALTRE NOMINE, FORSE LA DECISIONE A GIUGNO Catricalà all'Antitrust consensi bipartisan Montezemolo: «Ha sempre dimostrato competenza e professionalità» ROMA Si profila un rinvio per le nomine in scadenza, a partire dall'Autorità per le comunicazioni e della Privacy? Dopo la scelta di Antonio Catricalà alla guida dell'Antitrust, c'è chi scommette su un rinvio delle decisioni sugli altri incarichi: fra questi il presidente e tutto il consiglio delle Autorità perle Telecomunicazioni e la Privacy, i tre consigheri dell'Energia e uno della Consob. Incombono le elezioni regionali e il risultato che ne uscirà, dopo il quale ci sarà comunque da ridefinire i vertici Rai da mesi senza un vero presidente. Ma il giorno dopo la nomina di Catricalà, attuale segretario generale del Consiglio dei ministri - un «gran commis» con una lunga carriera nei palazzi romani come capogabinetto di ministeri sia ulivisti sia di centrodestra -, sono molti i commenti a sostegno del nuovo presidente dell'Antitrust. Se qualcuno, come il deputato Ds Giuseppe Giulietti e un editoriale del «Sole 24 Ore», aveva sollevato qualche dubbio sulla sua possibilità di mantenere un atteggiamento indipendente nei confronti di Berlusconi per quanto riguarda il conflitto di interessi, le dichiarazioni di ieri danno invece atto a Catricalà (sposato, due fighe, cinquantatre anni) di una sua grande imparzialità, maturata negli incarichi avuti finora. Il presidente di Confindustria, Luca Corderò di Montezemolo commenta: «Personalmente, nei confronti di Antonio Catricalà non posso che esprimere apprezzamento e stima. E' una persona perbene, che, nei vari incarichi ricoperti, ha sempre dimostrato grande competenza e professionalità». Anche l'ex ministro della Funzione pubblica del governo D'Alema, Angelo Piazza (Sdi) plaude alla sua nomina, che definisce «bipartisan», trattandosi della «persona giusta al posto giusto». Scommette sulla sua imparzialità anche Sabina Gassose, attuale presidente del Banco di Sicilia, essendo egli «in primo luogo un giudice» ed avendo «un curriculum di prim'ordine». Quanto alle altre nomine, spunta l'ipotesi di un rinvio della trattativa a giugno, quando gh equilibri ali intemo della maggioranza saranno più decisi. Non è ancora chiaro però se, nel caso, sarà scelta la strada di un decreto ad hoc o se la proroga sarà di fatto. Discorso diverso per quanto riguarda i due posti vacanti alla Corte Costituzionale: i presidenti delle Camere spingono per un rapido accordo che però ancora manca. Dal toto-candidati spuntano i nomi di Carlo Federico Grosso o Massimo Luciani per il centrosinistra e del costituzionalista Giorgio Lombardi per il centrodestra. A complicare la partita ci sono i rinnovi dei consigli di amministrazione di alcune delle maggiori aziende nazionali. Oltre alla Red, in scadenza sono infatti i vertici di Sviluppo Italia e delle Poste e dei colossi dell'energia, Enel ed Eni. Oggi alla guida dei colossi energetici siedono due manager che hanno fatto il pieno di utili: Paolo Scaroni e Vittorio Mincato. [r. i] Si»» I presidenti di Camera e Senato premono per un rapido accordo in vista della scelta dei due nuovi membri della Consulta Ma l'intesa è lontana Il presidente dell'Antitrust Antonio Catricalà

Luoghi citati: Roma, Sviluppo Italia