Pressing su Gemina «Venda anche Rcs»

Pressing su Gemina «Venda anche Rcs» I SOCI: CEDERE LE PARTECIPAZIONI PRIMA DELL'AUMENTO Pressing su Gemina «Venda anche Rcs» MILANO Le banche che premono su Gemina, i soci Gemina che premono sul management guidato da Piergiorgio Romiti. La complessa vicenda del salvataggio di Impregilo, si muove lentamente, ma si muove. Anche perché i tempi stringono: prima della fine della prossima settimana proprio i soci dì Gemina chiedono che sia data loro una panoramica precisa ed aggiornata della situazione finanziaria di Impregilo e delle manifestazioni dì interesse arrivate da potenziali nuovi soci. Già domani, con un consiglio Impregilo che esaminerà il consuntivo 2004 e le proiezioni finanziarie per il prossimo triennio, dovrebbero arrivare le prime indicazioni mentre nel fine settimana d potrebbero essere altri appuntamenti e contatti, anche informali. Nel consiglio Gemina che si è tenuto ieri attorno all'ora di pranzo alcuni azionisti di peso della finanziaria in primis ci sarebbe Mediobanca - hanno ribadito in modo molto chiaro la propria posizione riguardo al salvataggio di Impregilo. Una posizione che si può sintetizzare così: non è il caso che Gemina aumenti il proprio capitale per far fronte all'impegno finanziario richiesto per una ricapitalizzazione di Impregilo, dunque prima di mettere mano al portafoglio sarà meglio che i soci cerchino in casa tutto quello che si può dismettere. E la lista è presto fatta: comincia con l'P/o di RcsMediagroup conferito al patto di sindacato, che ai prezzi di Borsa attuali vale circa 33 milioni di euro, continua con la piccola quota in H3G e con il 750Zo della società eUcotteristica Elilario. Il calcolo è che la vendita di queste quote, assieme a quella di un altro paio di partecipazioni meno importanti, potrebbe portare circa 70-80 milioni in cassa, eliminando o riducendo così la prospettiva che i soci debbano impegnarsi in prima persona nella ricerca di denaro fresco. Anche Gemina, che si è affidata Piergiorgio Rom iti all'advisor Lazard, è del resto sottoposta in queste ore al pressing delle banche creditrici dì Impregilo. Il piano presentato dalle banche prevede un rapporto tra debito e azioni di uno a uno. In sostanza - secondo gli istituti - l'operazione sul capitale di Impregilo si avvicinerà agli 800 milioni: 400 dovrebbero venire da nuovo debito - soprattutto sotto forma di emissioni obbligazionarie e 400 da un aumento di capitale vero e proprio sottoscritto dagli azionisti, vecchi o nuovi che siano. Per Gemina, quindi, la soluzione più indolore dal punto di vista finanziario, comprenderebbe anche l'arrivo di un nuovo azionista disposto a entrare nel capitale e allo stesso tempo a portare una competenza di tipo industriale in Impregilo. D nome che circola da mesi è quello di MarceUino Gavio, confermato anche ieri come il più probabile: ma Gavio si presenta come capocordata, dietro di lui ci saranno probabilmente altri soggetti che i soci di Gemina vorrebbero identificare chiaramente prima di dare il via libera all'operazione. L'arrivo di un socio industriale riproporrà poi il tema della guida di Impregilo, che oggi vede Paolo Savona come presidente e Piergiorgio Romiti come amministratore delegato. Una soluzione «soft» prevede die a Romiti sia affiancato un altro ad ma anche ieri alcuni azionisti di Gemina hanno ribadilo la necessità di una guida operativa della sodetà diversa da quella attuale. Solo dopo che si sarà sbloccata la situazione a monte si potrà mettere sul tavolo anche il possibile passaggio della maggioranza di Fisia come vorrebbero le banche - alla Equìnox di Salvatore Mancuso, che oggi ha il 490Zo e che dovrebbe passare al 51IX). Se ne parlerà probabilmente da lunedì, ma intanto sulla Ksia, sodetà che produce impianti di dissalazione, sarebbero già arrivate alcune manifestazioni d'interesse da parte di sodetà italiane ed estere. [f.man.] Piergiorgio Romiti

Persone citate: Gavio, Paolo Savona, Piergiorgio Rom, Piergiorgio Romiti, Salvatore Mancuso