Vota Totti e Cassano e fai vincere la lista Marrazzo

Vota Totti e Cassano e fai vincere la lista Marrazzo «FORZA ROMA» DELL'EX CALCIATORE DI CARLO, E «AVANTI LAZIO» DEL FIGLIO DI PAPARELLI, IL LAZIALE UCCISO NEL 'TS-STORACE CI HA DELUSO Vota Totti e Cassano e fai vincere la lista Marrazzo Jacopo lacoboni LA figura di Riccardo Schicchi si stadia dietro le prossime regionali nel Lazio. Due liste per tifosi, chiamate «Forza Roma» e «Avanti Lazio», appoggeranno ìl candidato del centrosinistra Piero Marrazzo: colui che le ha inventate e presentate per primo, nel 2001, è l'indimenticato manager di Cicdolina e Eva Henger. Dopo aver avuto l'idea, ha passato però ìl testimone al commerciante di articoli sportivi Dario Di Francesco. Il quale oggi ci riprova, e pazienza se alle scorse provinciah «Forza Roma» e «Avanti Lazio» stavano con Silvano Moffa, di An: stavolta si cambia. Il calcio non ha colore, figurarsi la pohtica. Ora Schicchi dice: «Stavolta non c'entro direttamente, anche se quelli sono miei amici, simpaticissimi; certo sono loro vicino, ma per un mio coinvolgimento in prima perso¬ na occorrerà aspettare le politiche». Chi ci sperava si rassegni. «Ciò non toglie che "Forza Roma" e "Avanti Lazio" sono delle mie creature, sì, può scrivere che ne sono il padre nobile». Non è, per la verità, l'unica singolarità di questi due partiti. Anzi. «Forza Roma» e «Avanti Lazìo» sono guidate rispettivamente dall'ex calciatore romanista Antonio Di Carlo e da Gabriele Paparelh, figlio di Vincenzo, 11 tifoso laziale centrato da un razzo e morto in curva nord in un terrìbile derby del '79. Se in questo caleidoscopio postmoderno, che mescola caldo, pohtica, imprenditoria del soft-core e la nostra stessa memoria collettiva più tragica e popolare, mancasse qualcosa, nella lista «Forza Roma» compaiono poi omonimie che potrebbero indurre uno sfegatato tifoso a votare per tah «Totti», «Montella», persino per un «Antonio Cassano»... Di Francesco, ìl leader di «Forza Roma» e ((Avanti Lazio», spiega che «Storacedha deluso, non ha mantenuto alcun impegno e nel suo progranima non c'è nessuno spazio per lo sport e la cultura. Abbiamo avuto colloqui con Alessandra Mussolini, mentre Storace non d ha neanche voluto ricevere: abbiamo scelto di appoggiare Piero Marrazzo proprio per quello che il suo programma propone per i temi a noi cari». E in effetti ìl governatore di An è sarcastico, «è legittimo che ìl centrosmistra faccia questo tipo di alleanze con queste forze politicamente rilevanti. Ho letto che il capolista di ima delle due liste si chiama Di Carlo, non mi sembra un favore a quello vero»... È il segno, tuttavia, che ((Forza Roma» e «Avanti Lazio» hanno addirittura una possibilità di ìnddere davvero. Piero Marrazzo spiega eoa l'apparentamento: «Troppo spesso ormai i tifosi di caldo vengono considerati come dei semplici figuranti televisivi, quando invece sono loro a portare avanti la cultura e le tradizioni deUe squadre di caldo». E aggiunge di essere anche lui un gran tifoso: (do amo ìl caldo e lo sport e in quella domenica del 79 mi stavo recando allo stadio a vedere ìl derby quando incontrai amici in lacrime die tornavano a casa perché un razzo aveva appena ucciso Vincenzo Paparelh». Una giornata che chi era piccolo e appassionatìssimo di pallone ricorda amara, ìl razzo che centra in pieno volto ìl tifoso trentatreenne della curva nord, i cori insultanti, le reti di Zucchini e Prezzo che passano praticamente inosservate. Poi, negh anni successivi, la difficoltà di individuare ìl colpevole, Giovanni Fiorillo, un diciottenne di piazza Vittorio che solo nell'87 fu condannato in Cassazione a sei anni e dieci mesi... Oggi tutto quello che s'era sedimentato toma a galla, frullato nel caleidoscopio adatto ai tempi. E potrebbe persino decidere ìl futuro governatore del Lazio. Già perché «Forza Roma» e «Forza Lazio», insieme, nel 2003 presero 1*1,5 per cento dei voti: in una elezione, pardon, partita tesissima fino al novantesimo potrebbero essere determinanti. Due formazioni (politiche) coni nomi delle squadre sosterranno il centrosinistra Le lanciò nel 2001 il manager porno Riccardo Schicchij «Ne sono il padre nobile»