La Storia raccontata dal sale
La Storia raccontata dal sale SCAFFALE La Storia raccontata dal sale Piero Bianucci SI può raccontare la storia dell'umanità attraverso i metodi escogitati per conservare gh alimenti. I salumi risalgono al medioevo, le conserve a Nicolas Appert (1795), il latte condensa-: to a Gail Borden (1856), la carne in scatola ad Arthur Libby (1875). Ma in principio c'era la salatura, e questo spiega anche perché il sale, bene strategico, abbia dato il nome a strade e a guerre. Ma a dare importanza al sale (cloruro di sodio, NaCl, c'è un motivo ancora più profondo. Sono ioni di sodio a mediare la trasmissione degh impulsi nervosi, a creare quella differenza di potenziale elettrico che ci fa agire e ci fa pensare. Di queste curiosità tutt'altro che frivole è intessuto il bel libro do Pierre Laszlo, chimico di fama, professore emerito all'Ecole Polytechnique di Parigi e brillante divulgatore. Una lettura piena di notizie e di intelligenza, un libro che si scrive solo dopo una vita di studi nehe discipline più diverse. Pierre Laszlo: «Storia del sale. Miti, cammini, saperi». Donzelli, 182 pagine, 24,50 euro Arthur Koestler in quel suo straordinario libro intitolato «I sonnambuli: storia dehe concezioni dlel'universo» (Jaca Book) definì il «De Revolutionibus» di Copernico «il libro che nessuno ha letto». Ma è proprio così? Owen Gingerich, professore di, astronomìa e dì storia deha scienza all'Università di Harvard ora dimostra che non è affatto vero. E lo fa dopo aver letto le annotazioni a margine di tutte copie deha prima e della seconda edizione (più dì 600) che passarono tra le mani dei maggiori studiosi vìssuti neh'epoca in cui, con il passaggio daha teoria geocentrica a quella eliocentrica, nasceva la scienza moderna. Un saggio che è anche un giallo letterario e un tuffo neha cultura del Rinascimento. Owen Gingerich: «Alla ricerca del libro perduto», Rizzoli, 414 pagine, 17 euro I luoghi eh partenza sono gh alpeggi verdi e silenziosi deha Valsusa, dove la cultura pastorale e contadina resiste ormai a fatica. Il punto dì arrivo è una visione globale che cerca dì mettere al centro il valore dell'ambiente e che prende le mosse addirittura da considerazioni ispnati aha termodinamica e al fatto che l'uomo non potrà all'infinite tenere in scacco la legge dell'entropia. Gh autori. Luca Mercalh, climatologo presidente deha Società meteorologica italiana, e Chiara Sasso, studiosa di problemi sociah, hanno raccolto vari altri contributi, da Carlo Getterò deha Coldirettì. a Claudio Cancelli del Pohtecnìco di Torino, da Beppe Corti (Università dehe Marche) a Giovanni Badino (università di Torino e Mario Cavargna (Pro Natura). Luca Mercalli e Chiara Sasso: «Le mucche non mangiano cemento», SMS, 304 pagine, 29 euro Sergio Hutter (1926-1999) è stato un architetto insieme molto concreto (trecento lavori piccoli e grandi, fino al torinese Stadio dehe Alpi) e utopico. Questo libro ne riassume l'opera, le idee, la solitudine creativa, la libertà intellettuale. Guido Montanari: «Architettura tra ricostruzione e transizione». Edizioni Lybra, 306 pagine, 34 euro Una storia dì ominidi, un racconto antropologico ricco di sapienza e di poesia. Con un messaggio di vita: «Domani. E' tutto h, almeno credo. Domani, la parola che ci fa uomini.». Architetto, Brandajs è tra ì rari cultori del pensiero divergente. Tanto che, con Enzo Maolucci, ha progettato per Torino un Parco Antropologico. Luigi Brandajs: «Il sesto giorno», Ananke, 92 pagine, 10 euro Due libri di referenza per chiunque sia interessato alle specie di uccelli che, più e meno minacciate, popolano i cieh d'Italia. Il terzo è una singolare fusione di notizie ornitologiche, racconto, poesia, emozioni. P. Brichetti, G. Fracasso: «Ornitologia italiana», 400 pagine, 40 euro; A. Gariboldi, A. Andreotti, G. Bogliani: «La conservazione degli uccelli in Italia», 590 pagine, 25 euro; A.Gariboldi, L. Ruggieri: «Le aquile non hanno orologi», 164 pagine, 24 euro, Alberto Per disa Editore
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