Nell' arcipelago del Regno Unito di Ruggero Bianchi

Nell' arcipelago del Regno Unito Nell' arcipelago del Regno Unito Ruggero Bianchi QUANTI sanno che Regno Unito, Gran Bretagna e Inghilterra non sono affatto sinonimi, giacché l'Inghilterra (come il Galles e là Scozia) è solo una parte deha Gran Bretagna, la (piale, assieme all'Irlanda del Nord, costituisce il Regno Unito? Teoricamente tutti, visto che sono cose che si studiano a scuola. Eppure tutti tendono a dimenticarlo, al punto che anche storici prestigiosi fanno coincidere (sia pure soltanto neha scelta e nell'uso dei vocaboli) la storia dello United Kingdom con quella deha Gran Bretagna o addirittura dell'Inghilterra, con buona o cattiva pace degh abitanti dell'Irlanda Settentrionale, «britannici» a tutti gh effetti fin almeno dal 1800. E idee altrettanto confuse sembrano avere gli estensori deh'Qx/fard English Dictìonary e 1 bibliotecari e gh archivisti deha Oxford University e deha Library of Congress di Washin¬ gton, che stentano a orientarsi tra Gran Bretagna e Britannia e a classificare correttamente un mondo che, se non è proprio uno e trino come Dio, è almeno imo e bino. Isole dunque, ha scelto di titolare la sua Storia dell'Inghilterra, della Scozia, del Galles e dell'Irlanda Norman Davies, docente di Storia a Oxford, noto in Itaha grazie soprattutto aha sua monumentale Storia d'Europa. Prima di anglicizzarsi, d'altronde, le Isole hanno vissuto un'affascinante storia quasi bimillenaria: Isole di Mezzanotte in epoca protostorica e poi, di volta in volta. Isole Dipinte, isole di frontiera, isole germanico-celtiche, isole a Occidente, isole d'Oltremare, alle prese con Vichinghi e Normanni, Romani e Franchi e così via. Altro che la Sicilia o la Sardegna! Davies ne segue le alterne e complesse vicende con rigoroso tagho storico ma anche con divertite concessioni all'aneddotico e al pittoresco, divagando sovente nei territori deha mitologia e deha letteratura, deha poesia e dell'arte e soffermandosi sull'insolito e 0 bizzar¬ ro, alla maniera di «Lo sapevate che...?». Di straordinario interesse, da questo punto di vista, sono le appendici che corredano la sua minuziosissima ricerca, quasi fossero una variante scientifica deh'Onginale miscellanea di Schott. Un'ottantina di schede che, integrate da tavole e cartine, illustrazioni e alberi genealogici, cronologie e addirittura partiture musicali, spaziano in ogni direzione, dall'araldica aha numismatica, dai canti popolari aha topografìa, offrendo tutto di tutto: i primi venti proprietari terrieri in Scozia, i redditi in milioni di sterline deh'aristocrazia, l'ultima coorte di Pari a vita, i nomi dehe navi da guerra, le consorti e i consorti di re e regine (lo sapevate che se Carlo fosse salito al trono avendo ancora Diana per consorte, l'infelice principessa sarebbe stata la prima donna inglese a sposare un sovrano di Gran Bretagna?), i toponimi gaehci dehe Isole, l'elenco dehe legioni di stanza nehe province europee dell'Impero Romano, l'alfabeto ogham, il numero di immigrati angloirlan¬ desi negli Stati Uniti, il Pil prò capite tra il 1995 e h 1998, i siti dei monasteri soppressi, gh Stati del Commonwealth, la planimetria del Vallo Adriano e deha Londra Romana e avanti così. Un ciclopico ipertesto che, in linea con le tendenze e i metodi deha nuova storiografia, riscopre e riscrive in maniera organica, ma con un numero impressionante di portah che danno accesso a una miriade vorticosa di informazioni, il percorso di una civiltà complessa e stratificata, non certo riconducibile aha formula abusata ma inadeguata, anche se molto BritishZAmerican, del WASP. Ma anche, per certi versi, un'opus magnum inevitabilmente eterodosso, ai limiti deh'accademicamente scandaloso. Norman Davies ne è consapevole e nell'introduzione se ne scusa, con umiltà e con fierezza: «Vorrei soltanto che qualcuno mostrasse comprensione nei confronti delle capacità e del lavoro di chi divulga e semplifica. Non è nell'interesse di nessuno che si perpetui la fittizia suddivisione tra storia "divulgativa" e storia "accademica"». Norman Davies Isole Bruno Mondadori pp. 1032,662 SAGGIO

Persone citate: Bruno Mondadori, Davies, Norman Davies, Pari, Schott, Vallo Adriano