L'ABBRACCIO IMPOSSIBILE di Riccardo Barenghi

L'ABBRACCIO IMPOSSIBILE L'ABBRACCIO IMPOSSIBILE Riccardo Barenghi LA memoria sta stretta dentro una legge, non è un affare che ha bisogno di vestirsi. Vive, si aggiorna, si modifica, si airicchisce e si mette in discussione molto meglio quando è nuda, libera di muoversi senza confini. Tanto più sta stretta quando non è condivisa, non è cioè patrimonio comune della storia, le idee, l'opinione diffusa delle persone che quella memoria dovrebbero condividere. Coloro che scelsero la Repùbbhca sociale italiana e combatterono a fianco dei nazisti contro alleati e partigiani non sono un ricordo piacevole per la maggioranza degli italiani. Proprio per questo la proposta del partito di Fini di trasformare i repubblichini in militari belligeranti, se da una parte ha un suono patetico, dall'altra ha un gigantesco valore politico. Significa cancellare con un semplice atto burocratico la differenza storica tra la libertà e la dittatura. Ci si potrebbe chiedere, chi glielo fa fare ad Alleanza nazionale di rituffarsi dentro una storia dalla quale si sforza da anni di liberarsi. Evidentemente, per quanto Fini si sforzi di ripetere che il fascismo è il male del secolo, il richiamo della foresta è ancora irresistibile (tanto che ancora non ce la fa a rinunciare alla fiamma che nasce dalla bara di Mussolini, a proposito di simboli). Quel che tuttavia stona di più è l'atteggiamento dei dirigenti Ds. Furibondi, giustamente furibondi, contro l'ini. ziativa della destra. Ma immemori, ipocritamente immemori (a proposito di memoria) del fatto che la proposta post-fascista non è altro che l'evoluzione naturale di quel che Luciano Violante disse il 10 maggio del '96. Disse che si doveva «cominciare a riflettere sui vinti di ieri», e «cercare di capire perché migliaia di ragazzi e soprattutto di ragazze, quando tutto era perduto, si schierarono dalla parte di Salò...». Quei ragazzi e ragazze, i loro figli e nipoti politici, oggi presentano il conto delle loro ragioni, vogliono che abbiano pari dignità delle altre, moralmente, storicamente, pohticamente e già che ci sono pure legalmente. Violante e i suoi compagni li accusano di fare un'indegna operazione ideologica. E' un'autocritica?

Persone citate: Fini, Luciano Violante, Mussolini

Luoghi citati: Salò