Autobomba a Madrid, l'Eta sfida Zapatero di Gian Antonio Orighi

Autobomba a Madrid, l'Eta sfida Zapatero IL PREMIER: «NELLA NOSTRA SOCIETÀ NON CE POSTO PER IL TERRORISMO», MA BATASUNA ASSICURA CHE SONO IN CORSO NEGOZIATI SEGRETI Autobomba a Madrid, l'Eta sfida Zapatero Telefonata preannuncia l'esplosione dove è atteso il re, 43 feriti Gian Antonio Orighi MADRID Ferita a morte, sfiancata dai continui arresti, con 717 assassini dietro le sbarre, l'organizzazione terrorista basca Età si è rifatta viva alle 9,35 di ieri a Madrid con una auto-bomba «dimostrativa» nel quartiere fieristico Campo de la Naciones, 5 chilometri a Sud della capitale. Una «ekinza», una azione, bilancio 43 feriti lievi, con cui gli etarras volevano dimostrare che possono colpire ancora. «Non c'è posto nella società per i terroristi», ha detto durante una conferenza stampa, durante la sua visita a Varsavia, il primo ministro José Luis Rodriguez Za¬ patero: «Dico ai terroristi dell'Età e a quelli che li sostengono che non c'è spazio per loro nella società» e che «l'avvenire del Paese Basco sarà costruito malgrado loro e contro di loro». L'attentato è praticamente coinciso con l'arresto di 14 presunti terroristi nelle province basche e in altre regioni. L'auto-bomba, quasi certamente opera della ricostituita Colonna Madrid (l'ultima, la Egoitz età Hodei, venne smantellata nel dicembre del 2002) era stata piazzata, tra le 7 e le 8,30, all'interno di una Renault 21 bianca, parcheggiata in calle Ribera del Sena, a fianco della rotonda in cui svetta una statua di Juan de Borbón, il defunto padre del mo¬ narca Juan Carlos. La zona era stata scelta con cura per ottenere il massimo effetto propagandistico. A 500 metri dalla Renault, infatti, in un quartiere fieristico vicino all'aeroporto di Barajas, c'è l'immenso edificio Ifema ove alle 19 il re ha inaugurato, insieme al presidente messicano Vicente Fox, «Arco 2005», una delle più importanti fiere artistiche del mondo. I terroristi avevano rubato il loro modello preferito di auto l'altra notte verso le 22, a Guadajara, a 50 chilometri dalla capitale e l'hanno parcheggiata a fianco dell' edificio «Esferas Gemelas» che ospita anche l'impresa americana Bull. Dopo aver azionato il timer, il gruppo di fuoco etarra si è dileguato. Alle 8,55, una telefonata a nome dell'Età ha notificato al quotidiano di San Sebastian «Gara», che si sarebbe verificata un'esplosione alle 9,35 nel Palazzo dei Congressi di Madrid, senza specificare quale, se quello del Campo de las Naciones o l'altro di fronte al Bemabeu. L'allarme, in una metropoh che, come ricordava Zapatero, soffre da più di 30 anni gli attentati dei terroristi baschi, è scattato subito in ambedue i luoghi. Gara, che ha stabilito un codice per verificare l'autenticità dei telefonisti dell'Età, ha subito informato la polizia basca e quest'ultima il ministero degli Interni di Madrid. Mentre il traffico sul raccordo anulare che porta alllfema veniva bloccato, le sirene di artificieri, polizia e pompieri squarciavano Madrid, la metropolitana veniva bloccata, le forze dell'ordine facevano sgomberare la zona, piena di alberghi e di aziende multinazionali. I molti reporter e giornalisti stranieri che si stavano accreditando per «Arco 2005» non hanno capito subito quanto stava accadendo. I madrileni si. Poi il boato, tremendo. Ed un'immensa nuvola bianca, a forma di colonna, sì è subito innalzata sulla città. Che si trattasse di un'azione dimostrativa lo conferma il fatto che all'ordigno (30 chilogrammi di esplosivo) non era stata aggiunto la micidiale ferraglia per aumentarne la capacità distruttiva. Gh effetti dell'ordigno sono stati soprattutto i tagli provocati dalla rottura dei vetri e danni all'udito. Nessuno, per fortuna, è grave e solo 18 sono stati trasportati in ospedale per accertamenti.- L'ultima auto-bomba dei terroristi baschi era scoppiata nel maggio del 2002 davanti allo stadio Bemabeu e poco prima del match Real Madrid-Barcellona. Nei giorni scorsi Batasuna ha assicurato che esistono (ma il ministro degli Interni Antonio Alonso Iha smentito) negoziati segrete tra l'Età e il partito di Zapatero. Ecco la possibile ragione dell'attacco di ieri: dimostrare che Età è ancora forte.

Persone citate: Antonio Alonso, Colonna Madrid, José Luis Rodriguez Za, Juan Carlos, Vicente Fox, Zapatero

Luoghi citati: Madrid, Ribera, Varsavia