Liberati i quattro egiziani

Liberati i quattro egiziani PRESI I SEQUESTRATORI Liberati i quattro egiziani BAGHDAD Diplomatici del Cairo hanno annunciato la liberazione dei quattro ingegneri egiziani sequestrati ieri a Baghdad. Il capo della missione diplomatica egiziana in Iraq, Farooq Mabrouk, ha confermato che la liberazione degli ostaggi si deve alle truppe statunitensi. «Mohammed al-Saadi, Hussein Ashour, Waleed Ismail and Sayed Shaaban, sono stati liberati dagli americani», ha detto Farooq Mabrouk. «Sono ora diretti alla nostra ambasciata». I militari hanno anche effettuato «alcuni arresti», ha aggiunto l'ambasciatore, senza citare altri particolari. Si ritiene che il sequestro sia stato opera di una banda della criminalità comune, assai diffusa e aggressiva nella capitale. A fermare i sequestratori sarebbero stati i militari di sorvegbanza a un posto di blocco. I quattro ingegneri egiziani erano stati rapiti ieri in un quartiere occidentale di Baghdad, mentre tornavano dal lavoro. Nessun gruppo aveva rivendicato finora il rapimento, secondo quanto ha comunicato un portavoce ^della «Orascom»...Jn.-settemvbrè una decinS^di'olpèndenti dell'Orascom, tra i quali alcuni iracheni, erano stati aequof strati a Baghdad, ma erano stati rilasciati dopo alcuni gionji. In quell'occasione si parlò del pagamento di riscatti imprecisati. Gli^giziani erano stati rapiti sabato scorso, nel quartiere di Mansour, nella zona occidentale di Baghdad. I quattro lavorano per la «Iraqna», una sussidiaria della egiziana «Orascom Telecommunications» che si occupa di telefonia mobile a Baghdad e nell'Iraq centrale. La creazione di una rete di telefonia mobile in Baghdad, a meno di un anno dalla caduta del regime di Saddam Hussein, è considerato uno dei progetti più ambiziosi dalla fine dell'ultima guerra, tuttavia i lavori hanno incontrato una serie di problemi crescenti negli ultimi mesi. Sei altri lavoratori dell'« Iraqna» era stati rapiti a settembre, nel corso di due diversi episodi. Tutti sono stati liberati, sebbene r«Orascom» abbia dichiarato di voler continuare il suo lavoro nel Paese. Il rapimento di tecnici stranieri che lavorano per le multinazionali che operano in Iraq, anche provenienti da Paesi musulmani, sono uno dei bersagli preferiti delle guerriglie e delle bande criminali. Due micidiali attentati suicidi ieri mattina hanno causato la morte di almeno 27 persone e il ferimento di molte altre. Ieri il premier portoghese Fedro Santana Lopes ha comunicato che il contingente di polizia portoghese, forte di 120 agenti, di stanza in Iraq sotto comando italiano, verrà ritirato entro la fine di questa settimana.

Persone citate: Farooq Mabrouk, Hussein Ashour, Saddam Hussein, Santana Lopes, Sayed Shaaban, Waleed Ismail

Luoghi citati: Baghdad, Iraq