Tiribocchi allontana il Chievo dalla crisi

Tiribocchi allontana il Chievo dalla crisi CONTRO IL MESSINA 3 PUNTI D'ORO PER LA SALVEZZA Tiribocchi allontana il Chievo dalla crisi Antonio Paloschi VERONA Il Chievo non poteva permettersi ulteriori passi falsi dopo la sconfitta rimediata a Udine. Con questo spirito, e con questa consapevolezza, la squadra di Beretta ha affrontato sul brutto terreno del Bentegodi il Messina, riuscendo a capitahzzare al meglio l'unico tiro in porta della partita: il gol di Tiribocchi al 15' del primo tempo. I sicUiani, dal canto loro, non hanno offerto una valida prestazione, mancando anche nel tentativo di rimettere in piedi un match che, per stessa ammissione del suo tecnico Bortolo Mutti, «si poteva pareggiare». Il Chievo è sceso in campo con un accorto 5-4-1, Tiribocchi unica punta, gli estemi Semioli e Luciano pronti a supportare la manovra offensiva. In mezzo al campo c'è Zanchetta, con Baronio in panchina. Nel Messina è assente Rezai per squalifica, ma è soprattutto la febbre che ha bloccato Zampagna a farsi sentire. Di Napoli, infatti, è troppo solo nelle maghe della difesa scaligera e, nonostante l'impegno, ben poco riesce a costruire. Al 15' la svolta dell'incontro: Semioli si propone bene sulla sinistra, supera in dribbling un avversario e centra, Tiribocchi, lasciato solo dai difensori peloritani, di testa non ha difficoltà a superare l'incolpevole Storari. Per l'ex granata si tratta del quinto centro stagionale, un gol pesante: vale tre punti d'oro nella corsa alla salvezza. Passato in vantaggio il Chievo gestisce la gara con accortezza, senza mai scoprirsi e puntando piuttosto sulle ripartenze. Il gioco latita, ma è l'importanza della posta in palio a determinare il comportamento degli scaligeri. Il Messina ha un sussulto al 43', quando su punizione di Di Napoli Luciano tocca con il braccio in barriera. L'impressione è che il fallo sia volontario, ma l'arbitro Cassarà lascia correre. Mutti, a fine gara, affonda il colpo: «Il movimento del braccio di Luciano sul tiro di Di Napoli è eloquente. Si tratta di fallo volontario, doveva essere assegnata la massima punizione». Recriminazioni a parte, il Messina deve però recitare il mea culpa per la pochezza delle azioni che è riuscito a costruire. Solo allo scadere distante ha avuto sui piedi il pallone del possibile pareggio ma la sua conclusione non ha impensierito Marchegiani. Perii Chievo sarebbe stata una beffa. Nonostante la partita non sia stata eccezionale, la vittoria è meritata. «Dovevamo fare punti - chiosa Beretta -. Ora continuiamo a lavorare con serenità». (5-4-1) 4| Marchegiani 6; Malagò 6, Moro 6, Mandelli 6, D'Anna 6,5, tanna 6; Luciano 6 (17' st Franceschini 6), Zanchetta 6,5 (38' st Baronio sv). Brighi 6(12'stFusani 6), Semioli 6,5; Tiribocchi 7. Alt.: Beretta 6. MESSINA (4-4-2) g* Storari 6; Cristante 5,5, Zanchi 6, Zpro 5,5, Aronica 5,5; Donati 6, D'Agostino 5,5, Coppola 5 (1- st Amoruso 5,5), Sullo 5,5 (24' st Rafael sv); lliev 6 (24' stYanagisawasv), Di Napoli 6. AH.: Mutti 5,5. Arbitro: Cassare 5,5 Rete: pt 15' Tiribocchi. Ammoniti: Semioli, D'Agostino, Marchegiani, Zanchi, D'Agostino. Espulso: 35'st D'Agostino. Spettatori: paganti 1.020 per un incasso di 21.082 euro; abbonati 6.051 per una quota di 44.757,69 euro.

Luoghi citati: Messina, Udine, Verona