Per fermare la Roma basta metà Bologna

Per fermare la Roma basta metà Bologna AL NOVANTESIMO UN GOL ANNULLATO Al PADRONI DI CASA Per fermare la Roma basta metà Bologna La squadra di Mazzone è arrivata all'Olimpico decimata dall'influenza Diciottesimo gol per l'Aeroplanino in testa alla classifica marcatori Con questo pareggio i giallorossi vanno a - 3 dalla zona Champions Guglielmo Buccheri ROMA Carletto Mazzone se la cava con una battuta («Essere amico non significa essere sleale»), ma, di questo passo, l'Olimpico potrebbe decidere di riservargli, in futuro, accoglienze meno festose. Sbarcato nella Capitale ferito da otto assenze, il decano dei tecnici itahani si è concesso il lusso di lasciare Roma con un punto in dote e Totti e Cassano a quota 35 in classifica, tre gradini sotto al treno Champions League. Il danni di questo 1-1, in casa giahorossa, verranno quantificati a fine maggio, ma è ormai innegabile come gh incontri ravvicinati fra la Roma e Mazzone portino grandine a Trigoria: dopo il ko dell'andata si dimise Rudi Voeller e, l'anno scorso, fu fatale il 2-1 dei rossoblu per la volata scudetto di Totti e soci. Il pomeriggio dell'Olimpico ha messo ancora una volta in evidenza come la Roma sia una squadra spaccata a metà. Totti, Cassano, Montella (35 dei 42 gol totali sono loro), ma anche, a turno, Mancini, De Rossi o Dacourt, possono pur steccare partita, ma fanno pendere la bilancia sempre dalla loro parte. Sono loro ad arricchire le trame giaUorosse, dai loro piedi partono le freccie che fanno male come quella di ieri a firma Montella, l'ennesima. L'Aereoplanino, al 9' del primo tempo, si è regalato il diciottesimo gol stagionale (130" in carriera su 223 candeline in A) grazie ad un doppio passo di danza: una finta su Paghuca in uscita e una finta su Gamberini in disperato recupero prima di accompagnare il pallone in rete con il sinistro. Ma, l'Aeroplanino, insieme ai compagni di reparto, ha dovuto anche assistere alla nuova amnesia difensiva della stagione di una retroguardia dove il solo Dellas dimostra di essere senza peccati e Mexes il grande colpevole come, del resto, capita spesso di questi tempi. Il Bologna si presentava all'Olimpico con un'infermeria da tutto esaurito. A far compagnia ai degenti di lunga data - Cipriani, Meghni, Petruzzi, Tare e Nervo si erano aggiunti proprio neUe ore della vigilia anche Tonisi, Bellucci e Locatelh, questi ultimi due per un virus influenzale. Risultato: attacco bolognese da ridisegnare con il giovane Della Rocca gettato nella mischia quando solo due settimane fa era ancora alle dipendenze del Pisa nel girone A della serie C1. Del Neri rispondeva con una Roma mai vista: fuori Mancini, dentro il baby Scurto. Panucci a metà campo, Cufrè estemo a sinitra, Dacourt-De Rossi centrah. Il pronostico non lasciava spazio alle fortune rossoblu con, formazioni alla mano, una Roma strafavorita. L'avvio di gara sembrava confermare le sensazioni della vigilia, ma le certezze del popolo giallorosso si scioghevano pochi minuti dopo l'acuto di Montella. Il Bologna trovava in Colucci e Giunti i suoi direttori d'orchestra in mezzo al campo, in Zagorakis l'uomo d'ordine e in Della Rocca l'attaccante che non ti aspetti.Così, capita che un lancio di Colucci (23') tagh la retroguardia giahorossa, . Zotti si conceda una libera uscita e il pahonetto di Della Rocca rimbalzi sulla linea di porta -vuota - prima di finire a sbattere contro i cartelloni pubblicitari. Il campanello d'allarme non scuote la Roma che si perde nel traffico del centrocampo di Mazzone. La ripresa comincia cosi come il primo tempo con Totti che centra il palo su punizione (Paghuca avrebbe potuto solo raccogliere il pahone in rete) e Montella che sfugge al controllo di Juarez e Nastase, ma senza risultato. La Roma si spegne, il Bologna prende coraggio e confeziona la seconda vera azione di tutta la partita: Colucci innesca Ferrante che sbagha la mira, ma il suo tiro si trasforma in un assist al veleno per Della Rocca: Mexes fa il turista e Della Rocca non crede ai suoi occhi quando non deve far altro che spingere in rete l'invito del compagno. Il finale è pirotecnico. De Rossi sfiora il gol del nuovo vantaggio con una saetta che finisce pochi centimetri dal palo di Paghuca. Poi, a 30 secondi dal fischio di chiusura, Loviso beffa il suo portiere. Autogol e Roma in paradiso? L'arbitro annulla per un fallo di De Rossi su Nastase, la curva si ribella così come Cassano, trattenuto a stento dai compagni. ICM3BB IMHaZZS (3-4-3) jB (4-4-2) ^| Zotti 5,5; Scurto 6, Pagliuca 6; Daino Delias 6, Mexes 5; 6, Nastase 6,5, Panucci 6 (23' st Juarez6,5,GambeMancinl 5,5), Da- rini6;Zagorakis6, court 5,5 (30' st Gluntl 6 (32' st Aquilanl sv), De Loviso sv), Colucd Rossi 6, CuW 5 6,5, Sussi 6; Fer(29' st Perrotta sv); rante 6 (27' st CaTotti6,5, Montella puano sv), Delia 7, Cassano 5,5. Rocca 6,5 (38' St Binotto 6). AII.:DelNeri5 All.: Mazzone 7 Arbitro: Dattilo 6. Reti: pt 9' Montella; st 17' Delia Rocca, Ammoniti: Dacourt, Mexes, Zagorakis, Giunti, Oe Rossi, Juarez. Spettatori: paganti 8.671, incasso 131.123 euro; abbonati 34.500. L'arbitro Dattilo circondato dai giocatori della Roma. Montella protesta per il tempo di recupero: voleva sei minuti

Luoghi citati: Bologna, Montella, Roma