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«E' divertente sparare contro gli afghani» "fc. «ABWal «•^■■■fc^M a^MMHVH^» ^«Vl I *a V «9" M I MI IMI II" PROTESTE DEGLI ISLAMICI: TRATTA LA GUERRA COME SE FOSSE UN AVVENIMENTO SPORTIVO «E' divertente sparare contro gli afghani» Polemiche per le dichiarazioni di un generale Usa. Il Pentagono: non lo puniremo corrispondente da NEW YORK «E' molto divertente combattere, è divertente sparare a certa gente». E' bufera sul generale James Mattis, stella di bronzo del corpo dei marines, per le parole in libertà pronunciate a San Diego durante una tavola rotonda organizzata dalle forze armate, e salutate da un boato di ilarità dei presenti. Invitato ad intervenire per esporre nuove tecniche di addestramento ed equipaggiamento dei marines impegnati nelle campagne della zuerra al terrorismo, il generale Mattis durante l'esposizione delle esperienze fatte al comando di reparti in Afghanistan ed Iraq ha detto: «Vai in Afghanistan, trovi gente che maltratta le donne per cinque anni di seguito perché non portano il velo e ti rendi conto che uomini come questi non hanno più neanche un po' di umanità, per questo è dannatamente divertente sparargli». Mattis conosciuto dai propri soldati e superiori per essere un duro ed avere la lingua tagliente. Quando in aprile dovette fermare l'assalto dei marines a Falluja su ordine di Washington non esitò a far conoscere il proprio scontento ai superiori e quando guidò i primi reparti aerotrasportati in Afghanistan fece infuriare il Pentagono per aver detto alla radio «adesso possediamo un po' di terra nel sud afghano». Ma se in passato le forze annate avevano evitato di rendere pubblici i rimproveri, do¬ pò le dichiarazioni di San Die- po le dichiarazioni di San Diego - registrate dalle tv locali e divenute di pubblico dominio lo hanno duramente redarguito. «Il generale Mattis è noto per parlare spesso con grande franchezza, ho discusso con lui su quando ha detto nella conferenza a San Diego e luì ha ammesso che avrebbe dovuto scegliere le parole in maniera più attenta» ha dichiarato Hike Hagee, comandante in capo del corpo dei marines. Anche Peter Pace, vice capo degli Stati Maggiori Congiunti ed egli stesso proveniente dal corpo dei marines, ha avuto parole di condanna per Mattis: «Tutti noi che ricopriamo compiti di comando siamo responsabili dì parole ed atti che devono essere sempre di esempio per coloro che guardano alla nostra leadership». Ma non vi saranno provvedimenti nei confronti del pluridecorato generale Mattis, considerato un eroe di guerra. Il Pentagono ha escluso punizioni disciplinari ed Hagee gli ha riconfermato la fiducia, spie¬ j, grnoo fitiqeo Ib óbv I gando che «quelleparoleriflet- gando che «quelle parole riflettono le sfortunate e dure realtà della guerra». A ritenere insufficiente la reazione dei comandi all'incidente sono i gruppi musulmani per la diresa delle libertà civili che invece si aspettavano l'annuncio di sanzioni disciplinari contro Mattis. «Non abbiamo bisogno di generali che trattano il triste business della guerra come se fosse un evento sportivo - ha lamentato Nihad Awad, direttore esecutivo del Consiglio per le relazioni islamico-americane - le affermazioni rivoltanti che sono state fatte rivelano un'apparente indifferenza al valore della libertà umana». Al personaggio militare del generale Mattis si sta ispirando l'attore Harrison Ford, al lavoro per la realizzazione di un film che racconterà la battaglia combattuta dai marines a Falluja la scorsa primavera dopo che un gruppo di fondamentalisti islamici aveva ucciso, mutilato e dato alle fiamme tre civili americani. DarrJ/a ir» likar+V Parole in libertà durante una tavola rotonda T organizzata a San Diego dalle forze armate «Quella è gente che maltratta le donne» E il pubblico scoppia in un boato d'ilarità f Il generale dei marines James Mattis