Ivrea, le tre battaglie decisive di Mauro Saroglia

Ivrea, le tre battaglie decisive CARNEVALE Ivrea, le tre battaglie decisive Sabato 5 la Vezzosa Mugnaia dà il via alla festa Da domenica 6 a martedì 8 gli arancieri in campo D; (IFFICILE capire il Carnevale di Ivrea, se non lo si vive. E chi volesse viverlo appieno dovrebbe iniziare con l'infilarsi nella calca di piazza di Città, la sera di sabato 5, in attesa che, allo scoccare delle 21, si affacci al balcone la Vezzosa Mugnaia. Poi seguire la corrente, l'enorme corteo che trascina verso il Lungodora ad ammirare i fuochi, quindi a cantare, mangiare, bere e ballare nelle feste delle squadre degli arancieri. Si dorme qualche ora, e per le 9,45 di domenica 6 si è chiamati a presenziare, in piazza Castello, al giuramento di fedeltà del Podestà, per recarsi poi alla fagiolata di piazza Maretta. Altra cerimonia, alle 10,30 al Ponte Vecchio: la «preda in Dora», una delle pietre del castello del tiranno gettata nel fiume. In piazza di Città ha inizio, alle 14, la marcia dei carri che dà avvio alla prima battagha delle arance, con centinaia di baldi giovani (e meno giovani) impegnati a bersagliarsi di agrumi - che non sono sampietrini, ma bene non fanno -, chi da terra, chi sui carri trainati dai cavalli. Lunedi 7 si apre, alle 9,30, con un rito antico, foriero di prosperità e dagli echi vagamente licenziosi: la zappata per piantare gli scarli (i pali ricoperti d'erica che saranno arsi a fine carnevale) da parte delle ultime spose dell'anno. Alle 14 inizia la seconda battaglia; e a sera c'è la grande parata di bande e gruppi folcloristici italiani e stranieri. Il primo pomeriggio di martedì 8 saluta la terza e aecisiva battaglia delle arance, al cui termine si stila la classifica delle squadre di arancieri e dei carri da getto. Alle 20 iniziano i roghi degli scarli, nei rioni di città: quello in piazza del Municipio, alle 21,30, è salutate della Mugnaia con la spada levata. Dal Borghetto si avvia la marcia funebre: in un'atmosfera surreale, in cui risuonano le note lamentose dei pifferi, la gente del carnevale si porta in piazza Ottinetti, dove esplode nell'ultime saluto: «Arvedze a giobia 'n hot». Mercoledì 9, le Ceneri: alle 13, in piazza Lamarmora, polenta e merluzzo. Ci sono anche Mugnaia, Generale e Stato Mag- fiore, ormai in abiti borghesi. LI ARANCIERI. Nove sono le squadre degli arancieri, che presidiano le piazze eporediesi: i Picche (colori della divisa rosse e blu, tirano in piazza di Città), la Morte (rosso e nero, piazza di Città), i Tuchini (verde e rosso, piazza del Borghetto), gli Scacchi (scacchi bianchi e neri e pantaloni arancione, piazza Ottinetti), le Pantere (nero e giallo, piazza del Rondolino), gli Arduini (giallo e verde, piazza Ottinetti), i Diavoli (rosso e giallo, piazza del Rondolino), i Mercenari (bordeaux e oro,piazza del Rondolino), i Credendari (blu e giallo, piazza Freguglia). CURIOSITÀ*. Il Consorzio organizzatore, in collaborazione con Poste Italiane, edita un annullo speciale figurato: domenica, dalle 9,30 alle 15,30, funziona un ufficio postale distaccato in piazza Balla, dove si può acquistare la cartolina ufficiale, con il manifesto dell'edizione 2004, e numerose altre cartoline a soggetto carnevalesco. Anche quest' anno viene proposto il compact disc con le musiche di Pifferi e Tamburi, colonna sonora della manifestazione. Il disco raccoglie tutte le musiche tradizionali, con le marce delle parrocchie dei vari rioni, quelle dedicate ai personaggi, le «diane», per un totale di trenta tracce. Per l'acquisto ci si può rivolgere all'Atl in corso Vercelli 1, o agli info Eoint del Consorzio. OME ARRIVARE. Da Torino imboccare l'autostra- da A5 per Aosta, uscendo al casello di Ivrea. Il 6 febbraio servizio speciale di autobus Gtt da Torino con partenza alle 12 da corso Stati Uniti angolo corso Re Umberto e ritomo con partenza da Ivrea alle 18,30, prenotare al numero 011/5764733 in orario 9-12 e 14-16. Da Milano prendere l'autostrada A4 per Torino, immettersi, a Santhià, sul raccordo per Ivrea e uscire al casello deirA5. Da Aosta percorrere rA5 in direzione Torino, sempre uscendo al casello di Ivrea. Da Genova: imboccare la A26 in direzione Gravellona Toce, ad Alessandria deviare per Santhià e proseguire per Ivrea. Il casello di Ivrea dista poco più di un chilometro dall'ingresso della città, dove conviene cercare parcheggio (ampi spazi sono offerti dall'area di Palazzo Uffici Olivetti). I BIGLIETTI. Per la prima volta il Consorzio organizzatore ha deciso - scatenando inevitabili polemiche e malumori - di far pagare un biglietto d'ingresso, domenica 6, ai non residenti, che dalle 9 alle 17 dovranno pagare 5 euro. La periferia della città è dotata di 16 porte di accesso : i residenti a Ivrea potranno entrare esibendo un documento di identità. Sono esclusi dal pagamento del ticket i minori di 14 anni. Mauro Saroglia Una delle fasi più «cruente» del Carnevale, l'assalto al carro a colpi di arancia Il Generale 2005, Gianfranco Calabrese

Persone citate: Arduini, Carnevale Ivrea, Da Milano, Gianfranco Calabrese, Morte, Pifferi, Scacchi