Tra amori e duelli, che tango

Tra amori e duelli, che tango Tra amori e duelli, che tango Paolo Colio ANCORA un libro sul tango? direte voi. Ebbene sì. E mai come in questi ultimi anni editori grandi e piccoli e autori grandi e piccoh... hanno piazzato sugli scaffali delle librerie volumi e volumi riguardanti questa danza che, come scrisse il vecchio Borges, «una volta era un'orgiastica diavoleria, oggi è un modo di camminare». Libri di storia del tango, e libri di storie di tango, libri di letras (di testi), di personaggi, di musiche, di autori, di fotografie del tango: a cura di studiosi, di scrittori, critici, giornalisti o anche solo di appassionati. E accanto e insieme a questa nueva ola tanghera sono nate - e Torino ne è un evidente esempio - innumerevob scuole di ballo, ritrovi, club, barrios, locali e siti web (a questo proposito vedi l'utile pagina 283, intitolata TANGO WEB, del presente libro). Ancora un libro di tango? dicevo io. Ebbene sì. Ma solo se questo - Todo Tango, Cronache di una lunga convivenza ( Bompiani, pp. 288, G9) - ci viene da un personaggio come l'ormai mitica Meri Lao che credo fin dalla nascita (classe 1928, complimenti) ha succhiato latte direttamente da un bandoneón e ha dedicato nei modi più diversi la propria vita a questo strano, unico e irripetibile connubio di musica, danza, poesia, erotismo, costume, ecc. Ma Meri Lao è più modesta, e infatti a pagina 7 ci dice di aver ballato il suo primo tango solo alla tarda età di quindici anni... E poi racconta: racconta un po' di storia del tango e tante storie di tango e di personaggi legati al tango, racconta Buenos Aires, i suoi quartieri, i conventillos, i gauchos, gh immigrati, gb strumenti, gli autori delle musiche e quelli dei testi, ma soprattutto racconta se stessa, i suoi incontri, le sue esperienze. E quasi senza un ordine -preciso, in un fluire di paróle.,e di ricordi. Secondo una sortàsdi ordinato disordine in cui si accumulano amori malandati e duelli al coltello, citazioni letterarie e gossip, Carlos Gardel e i desaparecidos, Homero Exposito e Dizzy Gillespie, Astor Piazzolla e Perón, il «Gordo» Osvaldo Soriano e Homero Manzi, il «Polaco» Goyeneche e Joi^e Luis Borges, il baherino Jufio Bocca e Paolo Conte (che disse, memorabile, e non mi stancherò mai di ricordarlo, che «così come una lucertola è il riassunto di un coccodrillo, un tango è il riassunto di una vita»). Il tutto infarcito di riproduzioni di spartiti, di foto, di fotomontaggi, di vecchi disegni e vignette di, tra gb altri, Rieser, Pratt, Topor, Crepax, Pazienza, Jacovitti, Fellini, Staino, Manara. E pure di frecciate divertenti, maliziose, critiche e buffe sul nostrano e non solo nostrano mondo tanghero. In conclusione: un divertito «libro per accumulo» forse più per gh appassionati di Meri Lao che per gli appassionati dell'«orgiastica diavoleria». Una sorta di autobiografìa della Grande Vecchia del tango a cui tutto si perdona e a cuimoltosideve. Meri Lao ha scritto le sue «cronache di una lunga convivenza» con la danza che, come affermò Borges, «una volta era un'orgiastica diavoleria, oggi è un modo di camminare»

Luoghi citati: Buenos Aires, Torino