Mps, lo scontro sull'ad frena il «dossier Bnl» di Federico Monga

Mps, lo scontro sull'ad frena il «dossier Bnl» RICUCCI SI CANDIDA PER UNA POLTRONA NEL CDA Mps, lo scontro sull'ad frena il «dossier Bnl» soci privati chiedono il posto, Siena dice no Perissinotto: patto più ampio ma con le regole Federico Monga Nuove tensioni al Monte dei Paschi di Siena tra i soci privati e la maggioranza in mano alla Fondazione. Al centro dello scontro, questa volta, la nomina dell'amministratore delegato della banca di Rocca Salimbeni. Caltagrione S- C spingono per una nomina estema espressione del fronte privato. I diessini senesi invece non vedono di buon occhio una simile eventualità e facendosi forza del pacchetto di maggioranza tendono a tirare per le lunghe la scelta. Nel comitato esecutivo di ieri non si è affrontato l'argomento e altrettanto succederà nel cda della prossima settimana. Il sindaco di Siena Maurizio Cenni, con un'intervista al Sole 24 ieri aveva detto che la nuova figura, con poteri ancora tutti da decifrare e da affiancare al direttore generale e in im certo senso anche al presidente, non è cosa gradita. I soci privati continuano ad insistere e anche ieri i messaggi arrivati a Siena sono stati chiari. Nel capoluogo toscano, gelosi dell'autonomia della banca, però sembra proprio che non ne vogliano sapere. L'arrivo di un manager di nomina privata sarebbe visto come un controllore dall'esterno. E tra le piazze e vicoli medioevali della città del pPalio sono già rimasti scottati una volta con l'arrivo di Vincenzo De Bustis che aveva creato qualche problema soprattutto con l'affare della Banca 121. La diversità di vedute ha avuto un efetto imeddiato rallentando il percorso che potrebbe portare ad un accordo industriale con la Bnl. Uno stato di empasse che ha anche messo in discussione il patto che sarebbe stato siglato un paio di settimane fa a Chianciano tra i vertici locali e nazionali della Quercia. L'attenzione attorno alla banca romana resta comunque alta. Il manager«La banca deve divenpiù redditi Il manager di Generali «La banca romana deve diventare più redditizia» di Generali omana are a» Giovanni Perissinotto, amministratore delegato di Generali socio forte del patto con Bbva e Diego Della Valle ha aperto uno spiraglio: «Ogni possibUità di allargare gli accordi parasociali va considerata nel rispetto delle regole. Ma a noi interessa che quell'investimento prosegua nella sua strada di una accresciuta redditività, che paghi un buon dividendo, che faccia buoni utili». Nessun contatto invece con l'Unipol: «A me non risulta che ci sia. Se c'è, se si mette in contatto, sentiremo cosa hanno da dire». Perissinotto ha poi spiegato come la partecipazione, che il gruppo ha ereditato dopo la scalata all'Ina, sia diventata un investimento strategico. In passato Generali, sotto la presidenza di Alfonso Desiata, aveva manifestato l'intenzione di uscire dall'azionariato della banca: «Non siamo usciti a certi prezzi anche per garantire una stabilità nella società. Adesso siamo interessati a rivedere quei prezzi e a una banca che diventi più redditizia di quello che è al momento». Chi si fa ancora più avanti è invece Stefano Ricucci, ultimo entrato nel contropatto con il suo 41990z4: «Non vedo perché non posso entrare nel cda - dice non ci sarebbe niente di male. Potrei dare un contributo alla creazione di valore per gli azionisti». L'immobiharista romano non si lascia scappare l'occasione di lancia- una frecciata agh attuali vertici: «Abete è simpatico. Come presidente va bene. Come amministratore delegato no». Ricucci esclude invece l'ipotesi che Caltagirone possa abbandonare gli alleati del contropatto per mettersi d'accordo con Mps e Bilbao: «Abbiamo finnato un patto. Caltagirone èlanostrabandiera, il nostro portavoce. Però il patto, che vale tre anni e prevede pesanti penali in caso di rottura, prevede che le decisioni si prendano all'unanimità».

Persone citate: Alfonso Desiata, Diego Della Valle, Giovanni Perissinotto, Maurizio Cenni, Perissinotto, Ricucci, Stefano Ricucci, Vincenzo De Bustis

Luoghi citati: Bilbao, Caltagirone, Chianciano, Siena