Scontro fra i giudici e Pisanu

Scontro fra i giudici e Pisanu FIRMATO IL DECRETO, MA IL GUP FORLEO E LA PROCURA SI OPPONGONO: «E' ANCORA IMPUTATO, VA PROCESSATO» Scontro fra i giudici e Pisanu Il ministro: «L'estremista islamico va espulso» ROMA. Braccio di ferro tra il ministro dell'Interno e i giudici milanesi sulla sorte del marocchino Mohamed Daki, coinvolto nelle inchieste sul terrorismo islamico. Pisanu ha firmato ieri il decreto di espulsione, ma la procura e il tribunale di Milano non hanno concesso il nulla osta al provvedimento. Secondo il ministro, Daki deve tornare in Marocco perché pericoloso «per l'ordine pubbhco e la sicurezza dello Stato». Il giudice Clementina Forleo, accogliendo la richiesta dell'accusa, si oppone perché Daki è stato giudicato solo in primo grado e la legge Bossi-Fini vieta l'espulsione di chi è sotto processo per terrorismo. Nel frattempo il marocchino resta nel centro di prima accoghenza di via Gorelli, a Milano. Daki era stato condannato a un anno e dieci mesi di reclusione il 24 maggio scorso dal gup Forleo per reati minori, ma assolto dall'accusa di terrorismo intemazionale: avendo già scontato la pena avrebbe potuto tornare in libertà ieri. Oggi un giudice di pace deciderà se Daki (clandestino) deve restare in via Gorelli o può circolare libero in attesa del processo. Proprio ciò che Pisanu vuole evitare. Giovara e Ruotolo A pag. 7

Luoghi citati: Marocco, Milano, Roma