SE IL SANGUE DEI VIP NON E' BLU di Gianluca NicolettiFlavia AmabileDaniela Daniele

SE IL SANGUE DEI VIP NON E' BLU UNA RICERCA DEL WWF SE IL SANGUE DEI VIP NON E' BLU Gianluca Nicoletti IL Wwf vuole metterci paura e ci dice che il sangue dei vip è avvelenato. Lo stabilisce un test su diciotto cavie umane, mediamente note. C'è qualche attore, un paio di giornalisti della tv non troppo conosciuti e per il resto tutti politici. Questi ultimi non si sono sottratti a un gesto così esemplare, dovevano mostrare alla cittadinanza indifferente che tutti respiriamo, mangiamo, tocchiamo qualcosa che ci avvelena il sangue. Tutti siamo inquinati se risulteranno esserlo loro che sono grandi e celebri! Magari si poteva fare di più. Per più di qualcuno il criterio a cui si è ispirato il casting della campagna è stato un po' quello dell'Isola dei famosi, cioè famosi per modo di dire, ma quelli che contano veramente avranno forse preferito evitare l'esame antidoping del Wwf. Importante è comunque partecipare e poco prima di farsi prendere il campioncino di sangue per la campagna i prescelti facevano gh sciolti, scherzavano e lanciavano facezie. Circondati dai camici bianchi dei medici esperimentatori, si son tutti prodotti nella posa stoica del trapassato dall'endovena. Paolo Russo (presidente della commissione parlamentare sul ciclo dei rifiuti) si era pure lasciato andare a una triste battutina: se trovate diossina nel mio sangue è colpa della mozzarella! Sono di origine napoletana». Sgarbi si era detto disposto a cambiare la sua casa nei pressi di Piazza Navona, se tra i suoi globuli ci fosse stata traccia di inquinamento. «Mi affido alla serietà del Wwf» diceva la Melandri, immortalata anche lei nella fotina ambulatoriale di rito, mentre collabora con la dottoressa che armeggia attorno al suo niveo avambraccio. E adesso? C'è poco da ridere. Il loro sangue contiene mediamente 47 sostanze chimiche contaminanti, addirittura imo di loro se ne porta in circolo tranquillamente 59. Tutta robaccia che fa venire il cancro, o che alla men peggio rende sterili. Pesticidi, idrocarburi, diossine, piombo e altre impronunciabili schifezze viaggiano anche negh organismi di coloro che credevamo appartenenti a un genere di umanità inossidabile. Sono uomini e donne abituati a muoversi agilmente in tutte le stagioni, indjfferenti alle variazioni di clima e con enormi capacità di adattamento alle condizioni ambientali più varie, eppure risultano tutti irrimediabilmente corrotti. Un monito per ogni uomo comune sottoposto al logorio del progresso, ma anche Io spettro della prossima estinzione per una specie che viveva illusa di essere protetta dalla nascita, senza che il Wwf se ne dovesse far carico. IL MASCHIO E' PIÙ' INQUINATO Niente fumo, sport e cibo biologico non bastano per evitare i veleni Flavia Amabile e Daniela Daniele A PAG. 12

Persone citate: Melandri, Paolo Russo, Sgarbi