Montezemolo: il rigore sui conti non si tocca di Roberto Giovannini
Montezemolo: il rigore sui conti non si tocca VERTICE CON GLI INDUSTRIALI FRANCESI. ALLO STUDIO UN'AGENZIA COMUNITARIA PER L'INNOVAZIONE Montezemolo: il rigore sui conti non si tocca «Nella riforma del Patto di Stabilità si deve puntare solo sulla crescita» Roberto Giovannini ROMA Molte sintonie e qualche differenze d'accento - ad esempio sul patto di stabilità europeo - tra le Confmdustrie di Italia e Francia. Ieri si è chiusa la due giorni di confronto tra le delegazioni di Confindustria, guidata dal presidente Luca Corderò di Montezemolo, e quella del Medef, con il leader degli industriali francesi Ernest Antoine Seilliere. Tra le conclusioni, la proposta di indicare l'innovazione e il sostegno alla ricerca come «priorità delle priorità» per lo sviluppo economico dei paesi dell'Unione Europea. Tema su cui industriali italiani e francesi concordano, e su cui lavoreranno per varare un documento con proposte operative che entro aprile sarà consegnato ai rispettivi governi. Come detto, qualche differenza chiaramente avvertibile c'è sul tema della riforma del patto di stabilità e crescita. Un patto che gli industriali italiani e francesi, pur con diverse sfumature, considerano invalicabile se non per aumentare il peso delle risorse da destinare a l'innovazione e alla ricerca. Uno sforzo, però, da ripartire, per gli industriali francesi, tra i partner Uè perché l'intervento sia comunitario e non dei singoli Stati. Solo a quel punto e per quei contributi potrebbe valere In scomputo dai criteri di Maastricht,. E questa infatti la base della proposta presentata oggi dal Medef, di un'Agenzia sull'innovazione, indipendente e finanziala dai Paesi europei. Una proposta su cui però Montezemolo non si sbilancia più di tanto. Ancora, il francese Seilliere critica duramente l'approccio Berlusconi-Raffarin sul patto di stabilità raggiunto nell' incontro dei giorni scorsi, perché «una maggiore elasticità del patto aprirebbe la porta ad incentivi che ci preoccupano, mentre è necessario frenare le propensioni dei paesi alla spesa pubblica». Montezemolo è d'accordo con la necessità di regole serie «per evitare il rischio di vanificare gli sforzi sulla riduzione del debito e sul controllo della spesa pubblica»: ma il patto, aggiunge però subito dopo, «si chiama "di stabilità e di crescita". Dunque, la stabilità non si tocca. Bisogna allora puntare sulla crescita». Per Montezemolo, uno dei nodi per favorire questa benedetta crescita è il varo sollecito del pacchetto competitività promes- so dal governo. «Siamo ancora in attesa», dice il leader di Confindustria, facendo capire che la pazienza è tanta, ma non inesauribile: «Purtroppo - insiste - in questo paese, maggioranza, governo e opposizioni non parlano più di politica industriale, di impresa, di competitività. Noi abbiamo presentato al governo poche ma chiare priorità. Speriamo che vengano accolte. Anche se - ha aggiunto - sappiamo che è difficile che quello che non è stato fatto fino ad oggi si possa fare in 83 giorni, alla vigilia di periodi elettorali importanti». E in un documento di Confindustria utilizzato per il vertice italo-francese, non casualmente si afffirma che «ricerca e innovazione sono a rischio», e che per questo «è indispensabile prevedere nel collegato misure concrete». «Dal 2003 sono bloccati i principali strumenti di ricerca e innovazione delle imprese - si legge finanziate dai due fondi: il Fondo per la ricerca applicata e il Fondo per l'innovazione tecnologica». Fondi che per il 2005 non sono stati né riformati né rifinanziati. Tra le proposte, «un credito d'imposta generalizzato pari al 100Zo delle spese totali di ricerca per un periodo almeno di cinque anni»; un credito d'imposta automatico del 500Zo per tutti i trasferimenti dalle imprese alle università, enti pubblici di ricerca e ai centri di ricerca privati non a scopo di lucro; l'esenzione fiscale e dagli oneri sociali per le imprese high tech con meno di cinque anni di vita che iscrivono in Bilancio investimenti e costi di ricerca e sviluppo per un ammontare superiore al 150Zo delle entrate nette. il presidente di Confindustria «Siamo ancora in attesa che il governo ci presenti il pacchetto competitività» Luca Montezemolo
Persone citate: Berlusconi, Ernest Antoine Seilliere, Luca Corderò, Luca Montezemolo, Montezemolo, Seilliere
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