A Baghdad tutti fanno incetta di viveri

A Baghdad tutti fanno incetta di viveri I PREPARATIVI NELLA CAPITALE SOTTO ASSEDIO A Baghdad tutti fanno incetta di viveri Prezzi alle stelle ma si compra lo stesso: «Accadrà qualcosa di grave» BAGHDAD A tre giorni dalla domenica che dovrebbe segnare l'ingresso dell'Iraq nella comunità democratica, la macchina del voto procede faticosamente fra attentati, minacce e imponenti misure di sicurezza. Sono già arrivati, grazie a 130 voli effettuati da enormi aerei da trasporto, tutti i materiali necessari per le consultazioni: 60 milioni di schede e 90 mila urne. Immagazzinate nei depositi regionaU, sono pronte a essere distribuite ai seggi entro sabato. Domenica sera, a operazioni concluse, le schede saranno inviate sotto scorta a un centro dì conteggio dove avverrà lo spoglio, affidato a 200 scrutatori affiancati da altrettanti esperti intemazionali. Il ministro delllntemo, Falah al Naqib, e il presidente della commissione elettorale, Abdel Hussein al Hindawi, ieri hanno cercato di offrire dati rassicuranti, stimando nell'80 per cento la percentuale dei votanti che, nelle quattro provìnce sunnìte, dovrebbero sfidare gli appelli al boicottaggio. Ma il Convention center che un tempo ospitava le celebrazioni per ì compleanni di Saddam Hussein e ora è il centro stampa della coalizione, con i controlli ossessivi che possono durare ore e le vetrate sostituite da grandi e opachi teli di plastica, rende la misura del clima di assedio. Usciti dalla superblindata Zona verde che protegge la sede del governo, l'ambasciata americana e quella britannica e gli uffici della joalizione, è anche peggio: i giornalisti accreditati per seguire l'evento, raccontano una Baghdad irriconoscibile: sparito il solito traffico convulso, deserti i mercati all'aperto e ì locali. La gente affolla solo ì negozi che vendono generi di prima necessità per fame incetta. I prezzi sono saliti alle stelle ma sì compra lo stesso. Tutti sono convìnti che qualcosa di grave accadrà nei giorni delle elezioni. Non cessa intanto l'offensiva contro ì «collaborazionisti»: quattro solda¬ ti delle forze govemative appena usciti dalla base militare americana dove prestavano servizio sono stati sequestrati ieri a Ramadi, uno dei centri più caldi del Triangolo sunnita. Sempre nel Nord gli insorti hanno diffuso un vìdeo dove si vedono tre funzionari elettorali presi in ostaggio e continua lo stillicidio di attacchi ai seggi elettorali e alle sedi dei partiti, [ere.]

Persone citate: Abdel Hussein, Falah, Hindawi, Naqib, Saddam Hussein

Luoghi citati: Baghdad, Iraq