Una soluzione elettrica per risolvere i problemi di Alessandro Barbera

Una soluzione elettrica per risolvere i problemi GIRA INTORNO ALL'ENEL IL VALZER TRANSALPINO Una soluzione elettrica per risolvere i problemi retroscena Alessandro Barbera ROMA CI E' chi - lo fa l'Udc Bruno Tabacci - invita a non «scambiare le mele con le pere» e non interpretare la battuta di Berlusconi su Alitàlia come una proposta di scambio per lo sblocco dei diritti di voto Edf in Edison, Il mercato, complice un titolo molto volatile, ci ha però creduto ^100Zo e sospensione al rialzo) nonostante le dichiarazioni caute sia del numero imo Cimoli che di Air France, Una fonte che ha partecipato ai colloqui spiega: «La verità sta in mezzo. Di partite in gioco ce ne sono di più e di più ghiotte» di ima compagnia aerea che, pur portando in dote ricche rotte, è ancora in bilico fra il risanamento e il tracollo. «A partire da quella dell'energia e dell'apertura del mercato francese». E' stato lo stesso Berlusconi a ricordare in conferenza stampa come la strada maestra sia quella della «reciprocità». Non è nemmeno un caso che fra i manager pubblici presenti al vertice, chi ieri è stato visto appartarsi con il corrispondente francese (il numero uno di Edf Gadonneix) è stato l'amministratore delegato dell'Enel Paolo Scaroni. Da più di un anno la compagnia elettrica italiana aspetta risposte da Parigi su almeno due fronti: l'ingresso nel mercato della distribuzione, permettendo ad Enel la vendita di elettricità prodotta Oltralpe a prezzi ragionevoli. Ma vista la fretta di chiudere la questione Edison, nella partita potrebbe rientrare anche la richiesta di apertura francese sul fronte della produzione. Già qualche mese fa il governo di Parigi aveva lasciato intendere la disponibilità a fare entrare Enel nel capitale di Snet, un importante produttore (carbone e idroelettrico) nel quale ha una partecipazione anche la spagnola Endesa: il risultato allora fu un nulla di fatto e il conferimento alla (pubblica) Gaz de France. Ieri Raffarin si è detto pronto ad «aprire a nuovi partner europei per la produzione di energia nucleare, qualora il governo di Roma lo desideri» e ha ricordato del progetto di quotazione in borsa del 7007o di Edf entro la fine di quest'anno, «I francesi sono dei dritti», dice Tabacci che invita il governo a valutare bene le offerte dei francesi. La fonte presente ai colloqui racconta: «Sanno difendere molto bene i loro interessi, a partire dal modo in cui si sono presentati a Roma, A tutti è sembrato che la richiesta fosse quella di fare in fretta, di risolvere entro un mese la questione del blocco dei diritti di voto di Edf in Edison, la verità è che sperano in un rinvio di ogni decisione per evitare di dover essere costretti dalla legge italiana ad una offerta pubblica che gli costerebbe a spanne dodici mihardi di euro». Una cifra non indifferente, soprattutto nell'anno in cui il governo vuole portare Edf in borsa e l'acquisizione dell'italiana appesantirebbe i conti della prima società energetica del Paese, Al vprtice di ieri i francesi non si sono presentati con offerte specifiche, se non con l'apertura ad una collaborazione (quella alla ricerca di nuovi reattori) che in prospettiva potrebbe essere buona per Enel ma che nel breve periodo gli costerebbe un importante investimento. Le diplomazie si sono lasciate con l'intenzione di proseguire nella trattativa, e a questo punto potrebbero diventare determinanti altre partite tuttora aperte: dal futuro delle abbozzate partnership Finmeccanica-Alcatel e Finmeccanka-Thales alla soluzione del rebus Wind, che ora sembra essere rientrata fra le , mire di France Telecom.

Persone citate: Berlusconi, Bruno Tabacci, France Telecom, Gadonneix, Paolo Scaroni, Tabacci

Luoghi citati: Gaz De France, Parigi, Roma