Treves, l'editore di D'Annunzio riapre con la Banca d'Italia di Mirella Appiotti

Treves, l'editore di D'Annunzio riapre con la Banca d'Italia •PROSSIMAMENTE Treves, l'editore di D'Annunzio riapre con la Banca d'Italia TREVES Editore. Quattro collane annunciate: laprima, «Polis, Biblioteca di scienze economiche», già varata; «Imago Mundi, Biblioteca di Cultura storica», imminente; poi «Fhilosophia naturalis. Biblioteca di cultura filosofica ed epistemologica»; «Ars gratia Artis, Biblioteca di Arte e Architettura». Inoltre un'operazione che risulterà forse la più impegnativa e sotto molti aspetti la più originale: i cinque volumi delle Considerazioni finali che ogni Governatore della Banca d'Italia, da Luigi Einaudi a Ciampi, doè dal 1946 ali 993 passando per Menichella, Carli, Baffi, ha pronunciato durante la propria canea ogni anno al termine delle famose relazioni, «considerazioni» che vengono raccolte per la prima volta con il commento di autorevoli esperti. «Quasi 3000 pagine complessivamente in cui si potrà leggere la storia del nostro Paese dal dopoguerra (quasi) a oggi», sono d'accordo nel dirlo il direttore editoriale Pier Paolo Benedetto (ex editore, tra l'altro, del molto rimpianto Studio Tesi), Nicolò Sella di Monteluce, discendente di quel Quintino Sella cui l'Italia deve parecchio, e che con Benedetto e altri ha costituito la srl, nonché Piero Barucci, l'ex ministro del Tesoro che per questa opera, cooptato nel comitato scientifico, cura e introduce i volumi dedicati a Einaudi e a Carli. Così, a un livello che non è esagerato definire alto, risorge in questi giorni, anche se sotto altra veste e con una decisa virata su temi a largo raggio specialistici, la «casa)) dei Fratelli Treves, fondata da Emilio nel 1861, il più grande editore italiano (con Hoepli) tra gli ultimi decenni dell'800 e i primissimi del secolo passato, l'ebreo triestino che ha scoperto De Amicis e lanciato Verga e Pirandello, inserito nella sua «Biblioteca amena» da Tolstoi a Maupassant, dalle Brònte a Flaubert e Zola, che ha inventato l'Illustrazione italiana e ili! Corriere di Milano da cui nascerà TI Corriere della Sera, in etema lotta con il Vate, un d'Annunzio inseguito dai creditori al pari che dalla gloria. Sarebbe soddisfatto... Il geniale Emilio. A «rivedere» la sua creatura dopo quasi sessant'anni di letargo. Era stata espulsa dalla cultura italiana con le leggi razziala ma dopo una decadenza che, morto il fondatore nel 1916, era continuata passando di mano e dopo una breve ritrovata autonomia tra il'33 e il '38). Più d'uno ha cercato in questo frattempo, ma senza riu po, ma senza riuscirci, di rimettere in circolazione un nome così importante e impegnativo nella vicenda della nostra industria del libro: industria perché, come ogni fuoriclasse del «mestiere», Treves aveva capito subito che «i libri di autentica qualità devono essere affiancati ai libri di consumo», essendo lui stato, come ricordava Valentino Bompiani, (d'anello di passaggio tra l'editore a spreco e l'editore istruito avanti lettera dalla tecnologìa...I best seller non li ha inventati, ma ci ha preso gusto...». Ilgusto è nel rigore Premessa e promessa. Mantenute nei 3 titoli finora usciti, tutti sul tema Europa, per la Biblioteca di scienze economiche già diretta per Emilio Treves da Luigi Einaudi del quale ritroviamo Iproblemi economia della Federazione Europea scritto nell'esilio svizzero nel '44-'45 con un profilo e un ricordo dell'autore da parte di Ciampi e di Raffaele Mattioli; la lungimiranza del senatore AgneUi nel testo del 1918 con Attilio Cablati sn Federazione europea o Lega delle nazioni? intro- dotto da Castronovo con l'ideale collegamento al nipote nel saggio dell'Avvocato «L'Europa e la globalizzazione» e le «Prospettive d'Europa» di Mario Monti in calce; infine .Dan'Eurqpo all'Euro, dall' Euro all'Europa di Ciampi a cura di Fabrizio Galimberti. Adesso sono in arrivo il Manuale di economia politica, testo principe di Pareto a cura di P.P.Benedetto con le introduzioni d'epoca di Simiand e Wicksteed; in contemporanea con il debutto della seconda collana, «Imago mundi», la storia come «specerdo del mondo, matrice del presente, profezia del futuro» ovvero le Gesto Regum del monaco del XII secolo Gujglielmo di Malmesbury e La storia del Mago Merlino di Dorothea e Friedrich Schlegel. Primi assaggi, con una grafica molto curata dove anche la carta (problema grave, se ne parlerà) ha un ruolo determinante: qualità «di pregio,"acid free"» sottolinea Benedetto. Perché sono libri che «voghono» durare. Se il dissennato mercato del Duemila glielo permetterà. Risorge la casa fondata nel 1861 da Emilio: quattro collane, l'operazione più impegnativa i cinque volumi delle «Considerazioni finali» dei Governatori, dal 1946 al 1993, da Luigi Einaudi a Carli di . Mirella Appiotti suo saggio sull'Europa da Treves

Luoghi citati: Europa, Italia, Milano, Pareto