Morlotti-Biamonti dialogo fra poeti di Guido Curto

Morlotti-Biamonti dialogo fra poeti ALESSANDRIA Morlotti-Biamonti dialogo fra poeti Guido Curto DAL sodabzio tra b pittore Ennio Morlotti (1910-1992) e b poeta Francesco Biamonti (1928-2001) nasce la mostra in corso a Palazzo Guasco a cura di Fortunato Massucco e Aurebo Repetto. Morlotti, già molto affermato come esponente prima del movimento Corrente, poi del Fronte Nuovo debe Arti e infine del Gruppo degb Otto, incontra Biamonti a Bordighera arrivando da Milano in Liguria insieme aba figba per una breve vibeggiatura. Tra i due nasce una forte amicizia, fatta più di sbenzi che di parole, e Biamonti fa scoprire a Morlotti b fascino del paesaggio bgure, dove b cielo azzurro fa da sfondo al verde intenso di ubvi e cactus. La mostra s'intitola, non a caso, «Il sbenzio del blu e del verde - Il luogo dipinto e b luogo narrato» e presenta 47 oh su te a, eseguiti tra 1960 e b '90, abbinati a folgoranti scritti di Biamonti utib come viatico per comprendere la pittura che sta loro accanto. Il percorso prende l'avvio con gb Ulivi e i Paesaggi dipinti da Morlotti nel 1960-'61, adottando una stesura così materica, densa (aba Van Gogh) e astraente, da annullare quasi del tutto la figuratività, a favore di un'astrazione spinta ormai al limite deb'informale. Ma qui troviamo in mostra a ricordarci sempre lo spunto naturabstico, un testo di Biamonti che nel suo primo romanzo. L'angelo di Avrigue (Einaudi, 1983), scrive: «L'uliveto soprano sta aggrappato a un pendio ripidissimo, come una grande farfalla dabe ab polverose. Più in basso altri uliveti e altri massi scendevano giù neb'ombra del crepuscolo». Infatti Nico Orengo, nel saggio pubbbeato nel bel catalogo deba mostra (Mazzetta), annota: «Biamonti era un critico raffinato, indagava sul lirismo asciutto deba pittura, ragionava per immagini dipinte, dipingeva a sua volta con le parole». Dopo gb Ulivi, Morlotti rivolge la sua attenzione ai Cactus, dai fiori giabi e dai frutti violacei, ai Cachi selvatici, alle Foglie di limone, abe Rocce calcaree debe alture sovrastanti Finale Ligure, e b percorso espositivo si conclude con le Bagnanti (del 1989-90), raffigurate distese ad abbronzarsi al sole, e dipinte dando sempre le spalle al mare. Un Mar Ligure che non compare mai come soggetto nei quadri di Morlotti, ma del quale s'intuisce la presenza neba luce purissima che ibumina b cielo azzurro e terso, senza nuvole. Cactus di Ennio Merlotti, un olio su tela dell 970 Il silenzio del blu e del verde. Merlotti e Biamonti. Alessandria. Palazzo Guasco orario: 10.30-19.30 Fino al 20 febbraio 2005

Luoghi citati: Alessandria, Bordighera, Finale Ligure, Liguria, Milano