NON E' ORA DI LASCIARE BAGHDAD di Lucia Annunziata
NON E' ORA DI LASCIARE BAGHDAD NON E' ORA DI LASCIARE BAGHDAD Henry Kissinger Ceorge SchuTtz IL dibattito sull'Iraq sta prendendo una piega nuova. Qualcuno dice che le elezioni del 30 gennaio, fino a poco tempo fa viste come il culmine di un processo, saranno in realtà l'inizio di una guerra civile. Tempi e modi del voto sono diventati controversi. Si chiede una strategia di uscita, espressione con cui alcuni intendono un esplicito limite di tempo all'intervento degli Stati Uniti. Noi respingiamo questa richiesta. Le implicazioni dell'espressione «strategia di uscita» debbono essere chiaramente comprese, non ci possono essere infingimenti sulle conseguenze. Il prerequisito per una strategia di uscita accettabile è un risultato sostenibile, non una scadenza arbitraria. Perché da quello che sarà dell'Iraq dipenderanno i prossimi dieci anni di politica estera americana. Una débàcle darebbe l'avvio a una serie di convulsioni nella regione, radicali e fondamentalisti arriverebbero al potere con il vento apparentemente in poppa. Ovunque vivano popolazioni significative di musulmani, ci saranno sempre elementi radicali. Ma se gli americani si mostrassero confusi in Iraq, il senso di marcia del resto del mondo cambierebbe. Un ritiro precipitoso quasi certamente scatenerebbe una guerra civile, e i Paesi vicini trasformerebbero il loro attuale coinvolgimento in tm intervento vero e proprio. Esiti desiderabili non si raggiungono soltanto evitando le conseguenze di un fallimento. Essi richiedono una strategia praticabile, e l'applicazione delle risorse a uh obiettivo raggiungibile. Con l'elezione del 30 gennaio le questioni irachene diventano sempre più pohtiche. Dobbiamo a noi stessi chiarezza su quale risultato sia compatibile con i nostri valori e con la sicurezza globale. E dobbiamo agli iracheni un risultato che aumenti le loro capacità di dare forma al loro futuro. CONTINUA A PAGINA 5 PRIMA COLONNA IL MURO INVISIBILE Viaggio nella capitale irachena, chi arriva in aereo è un nemico da rapire 0 uccidere Lucia Annunziata A PAGINA 5
Persone citate: Henry Kissinger
Luoghi citati: Baghdad, Iraq, Stati Uniti
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- Carne la "nave-sputnik,, ritornò a terra dallo spazio
- Torna la guerra Rai-Fininvest fino all'ultimo sceneggiato
- PULLMAN TAMPONA CAMION SEI MORTI, QUINDICI FERITI SULLA «A 14» NELLE MARCHE
- Siniscalco: con la Finanziaria non toccheremo il Welfare
- PLACIDO CONTRO FERRERI
- Il cabaret fa tappa a Rapallo
- Scarcerato il finanziere
- «Tonino», uomo di fiducia dei catanesi ha parlalo: ora teme di essere ucciso
- in taxi con DALLA
- La maledizione di «Mr Psycho»
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Tragica morte di Belinda Lee in un incidente d'auto in California
- La Germania inserita nel fronte occidentale
- Dopo il discorso di Mussolini
- Irriconoscibili i corpi delle vittime: sono
- Diktat alle società sul limite di spesa
- Rubatto presidente del Torino
- Forse i «diabolici» di Alleghe hanno commesso un quinto delitto
- Giovani missini sparano 3 colpi in testa a un padre di otto figli
- S'uccide con l'auto contro un rimorchio l'industriale del tessile Zegna Baruffa
- "Varsavia deve arrendersi"
- L'orrenda visione nella sala della Banca
- Ad un favoloso Pulici risponde una volta sola Chinaglia
- Grace Kelly ha pagalo
- Il suo spettacolo sospeso nel più noto locale della Versilia
- Stroncato a 44 anni da overdose a Bra
- Uccisa con ventidue coltellate
- La parola d'orline di Hitler ai giovani: lotta senza quartiere al bolscevismo
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy