Uccide moglie e figlio, poi si spara

Uccide moglie e figlio, poi si spara A FIRENZE LA FOLLIA DI UN EX ASSICURATORE. UN MISTERO IL MOVENTE Uccide moglie e figlio, poi si spara Francesco Matteini SIGMA (Firenze) Si è avvicinato alla moglie che stava dormendo e l'ha uccisa con un colpo di pistola alla testa. Poi è entrato nella stanza del figlio, che era seduto sul letto, forse svegliato dal rumore dello sparo, e ha ucciso anche lui con un colpo appena sopra la bocca: letale. Quindi è tornato in camera, si è disteso sul letto matrimoniale accanto al cadavere della moghe, si è tirato le coperte fin sopra il petto, ha appoggiato la canna della pistola alla tempia e ha fatto fuoco, per l'ultima volta. Un drammatico duplice omicidio con suicidio finale sulla cui dinamica ormai si sa tutto e sulle cause, invece, ancora nulla. La tragedia in una palazzina in via di Castello a Signa, comune della cintura introno a Firenze. L'omicida-suicida è Franco Grassi, 56 anni, pensionato, ex dipendente di una compagnia di assicurazioni. Le due vittime la moghe Patrizia Brunicardi, 51 anni, casalinga, e il figlio Giacomo, 27 anni, impiegato in una ditta privata. A chiamare i carabinieri è stato proprio il titolare della ditta che da tre giorni non vedeva il giovane sul posto di lavoro e non aveva avuto alcuna risposta al telefono. Anche alcuni conoscenti della famiglia .si erano insospettiti non vedendo i tre da domenica sera, ma tutti si erano fermati di fronte al cancello del giardino, chiuso, senza accollerei che invece, stranamente, la porta d'ingresso dell'abitazione era solo accostata. Inspigabile per ora il motivo che abbia portato Franco Grassi ad uccidere i suoi cari per poi togliersi la vita. Unica, labile, tracia i suoi problemi di salute. Da qualche tempo era malato di diabete e il fisico ne aveva risentito pesantemente: l'uomo si era rasato i capelli a zero e aveva perso 14 chili. Amici e conoscenti descrivono i Grassi come una normale famiglia, senza particolari problemi né economici, né di altro tipo. Franco Grassi, appassionato cacciatore e pescatore, aveva incontrato domenica un gruppo di amici vicino a un laghetto dove praticava la caccia agli uccelli acquatici. In quell'occasione aveva affidato il cane Sally, imo spinone, (questo è l'unico elemento che lascia intravedere una possibile premeditazione del gesto) ad una società sportiva che ha sede in quella zona. Sul parabrezza della sua auto, parcheggiata davanti a casa, è stato trovato un biglietto in cui il responsabile della società gli chiedeva dì venire a riprendersi l'animale. Grassi aveva in casa diversi fucili, ma per compier re il delitto-suicidio si è servito di una pistola 44 magnum, regolarmente denunciata, che è stata trovata dai carabinieri sul letto, accanto al suo cadavere. La famiglia Grassi si era trasferita a Signa nello scorso luglio dopo aver acquistato la nuova abitazione nella parte vecchia del paese.

Persone citate: Francesco Matteini, Franco Grassi, Patrizia Brunicardi

Luoghi citati: Firenze, Signa