Iraq, rapito l'arcivescovo antiamericano

Iraq, rapito l'arcivescovo antiamericano IL VATICANO DENUNCIA L'«IGNOBILE ATTO TERRORISTICO». NESSUNA RIVENDICAZIONE Iraq, rapito l'arcivescovo antiamericano Monsignor Casmoussa, siro-cattolico, prelevato a Mossul da un commando Marco Tosarti CITTÀ DEL VATICANO Un «commando» che non ha per ora dichiarato la sua identità politica o religiosa ha rapito ieri il vescovo siro-cattolico di Mossili, George Basii Casmoussa. La notizia è stata data in serata dal Direttore della Sala Stampa vaticana, Joaquin Navarro Valls, che ha aggiunto: «La Santa Sede deplora nel modo più fermo tale ignobile atto terroristico e chiede che quel degno pastore sia prontamente restituito, incolume al suo ministero». Secondo quanto ,ci ha raccontato telefonicamente il segretario della nunziatura apostolica di Baghdad, padre Thomas, il vescovo si era recato accompagnato dall'autista a fare una visita di condoglianza nel quartiere di Muhandeseen, lo stesso in cui si trova la sua chiesa. Uscendo dalla casa un gruppo di uomini armati su tre automobili gli si sono avvicinati e dopo averlo malmenato lo hanno caricato a forza nel bagagliaio di una delle auto¬ vetture. «Lo hanno maltrattato veramente - ci ha detto padre Thomas - L'autista non è stato molestato. Finora non abbiamo ricevuto alcuna rivendicazione, o richiesta di riscatto». «Stiamo aspettando che qualcuno si faccia vivo, o che ci venga detto qualche cosa di più. Per quanto ne sappiamo non aveva ricevuto minacce. Ci sono voci secondo cui all'origine del fatto potrebbero esserci delle ragioni politiche locali, ma potrebbero essere soltanto delle voci; non sonò in grado di garantirne l'autenticità. La zona comunque è calda. Naturalmente abbiamo comunicato il fatto alla Sicurezza nazionale». «Lo hanno preso e non sappiamo dove lo hanno portato. Non sappiamo nemmeno chi è stato a rapirlo», ha detto invéce sua Beatitudine, Emmanuel Delly, patriarca caldeo di Baghdad. La gerarchia cattolica da subito si è impegnata ad attivare tutti i rapporti con le diverse comunità per contattare i rapitori. «Stiamo facendo l'impossibile per liberarlo - dice il patriarca - ma non è chiaro nemmeno il movente del rapimento. Non ci sono soltanto i cristiani nel mirino. I terroristi hanno rapito in questi mesi molte autorità sunnite, sciite e anche. mazdaiche (zoroastriani). Credo che quello che vogliono sia destabilizzare la situazione prima delle elezioni. Miran¬ do sempre più in alto fanno crescere di più la tensione. Vi chiedo di pregare perché gli salvino la vita». Monsignor Casmoussa ha sessantasei anni; è nato a Karakoche, nel nord dell'Irak, il 15 ottobre 1938. È stato ordinato sacerdote nel 1962, e consacrato vescovo nel dicembre 1999. L'arcivescovo è stato a lungo radattore-capo aggiunto della rivista «Al fìkr al masihii», «il Pensiero cristiano», fondata oltre quarant'anni fa, e che è uno degh organi di stampa cristiani principali nel paese. L'arcivescovo non era avaro di critiche nei riguardi della guerra scatenata dagli america¬ ni in Irak. «Le truppe entrano senza preallarme neUe case della gente comune - ha dichiarato qualche settimana fa -. Un giovane della mia diocesi è stato ucciso dai soldati americani, per errore». Il vescovo si è lamentato in un'intervista recente a «Our Sunday Visitor» del fatto che il pubblico statuni¬ tense non fosse informato sui reali costi umani della guerra in Irak. L'altro grande motivo di preoccupazione del vescovo è l'esodo dei cristiani: «Sì, ha detto, i cristiani stanno lasciando il paese come effetto della guerra, e specialmente come risultato della situazione di insicurezza, della pressione del fondamentahsmo islamico, dei rapimenti, degli attentati ai negozi cristiani, e della pressione a convertirsi all'Islam». Il rito siro cattolico deriva da Antiochia dei Siri, sede di Pietro prima di venire a Roma, madre delle più antiche tradizioni liturgiche e teologiche della cristianità. Ancora oggi, portano il titolo di Antiochia i patriarchi cattolici siro, melchita e maronita. Le prime notizie della spiritualità e della liturgia sira risalgono al vescovo Ignazio del secondo secolo dopo Cristo. I cristiani iracheni sono circa ottocentomila; di loro cinquecentomila sono caldei, mentre i siro-cattolici ammontano a circa cinquantamila. In occasione dei lungo assedio dei marines a Falluja, i caldei furono i primi a mandare due camion di aiuti alla popolazione civile Da allora le comunità si sono notevolmente impoverite e ora non sono più in grado di praticare forme di solidarietà nelle quali un tempo erano molto forti Monsignor George Basii Casmoussa Soldati americani trattengono a Mossul un iracheno che ha cercato di fuggire a un posto di blocco

Persone citate: Antiochia, Emmanuel Delly, George Basii Casmoussa, Joaquin Navarro Valls, Monsignor George Basii, Soldati

Luoghi citati: Baghdad, Falluja, Iraq, Mossul, Roma