Lccef tetto Proi in Puglia scuote il centrosinistra di Antonella Rampino

Lccef tetto Proi in Puglia scuote il centrosinistra SODDISFAZIONE DELL'ALA RADICALE, MENTRE PRODI TRANQUILLIZZA TUTTI: «E' STATA UNA GRANDE PROVA DI DEMOCRAZIA» Lccef tetto Proi in Puglia scuote il centrosinistra I Polo: dal voto la disfatta di Rutelli e Fassino Antonella Rampino ROMA Ottantamila pugbesi di centrosinistra al voto per scegbersi b candidato presidente abe prossime regionab: una prima assoluta per l'Itaba, che anticipa le primarie (insobte) di consacrazione della leadership deb'Ubvo neba persona di Romano Prodi. Ma la novità vera è stato b risultato: quel cinquantun per cento di voti andati al rifondarolo Nichi Vendola, barese di Terlizzi, contro b diebino di rito rutelbano Francesco Boccia. Ce n'è quanto basta perché il centrodestra gridi a un centrosinistra «ostaggio» dei comunisti bertinottiani, con Bendi che addirittura esorta Rutebi a «passare con noi, lui che è un moderato vero». E perché invece la Gad faccia quadrato attorno a Vendola, «adesso lo sosterremo perché batta Fitto», dichiara subito Fassino. E mentre a Massimo D'Alema non sfugge che, ovviamente, quel cinquantun per cento non è frutto solo dei voti di Rifondazione, mentre Bertinotti è raggiante e le sinistre tutte, dai Comunisti italiani, ai Verdi, a Cesare Salvi e Alfiere Grandi invitano «i partiti più grandi a trame una lezione», con Mussi che guardando al vicino congresso deba Quercia chiede addirittura a Fassino di «aggiustare b tiro», chi se la gode per davvero è Romano Prodi. «Sono serenissimo», risponde a chi ingenuamente gb chiede come ha preso la sconfitta di Boccia. E poi, naturalmente, «le primarie sono una grandissima prova di democrazia»: un apposito vertice deb'Ubvo s'incaricherà di fissarne forse già oggi la data. E se non manca chi, soprattut- to a destra, e specie se si tratta di un leghista del calibro di Calderob, ha buon gioco a sottolineare che di questo passo, quando si tratterà di primarie tra Prodi e Bertinotti la forza di quest'ultimo potrebbe essere aba fine tale da condizionare lo stesso Prodi, Prodi che di quel «condizionamento» è stato b primo artefice, adesso cogbe la vittoria. Basti dire che per sapere come la pensa Rutelli bisogna aspettare fino abe nove di sera: «Vendola ha vinto con merito e gb va b mio riconoscimento come va a Boccia che ha saputo trasformarsi, crescere. Ora siamo e saremo con Vendola». Prima, erano stati Castagnetti e Marini ad invitare a non ((buttare in pobtica» la vittoria di Vendola, che comunque «è adesso b candidato di tutti». Ma come sempre, quel che appare a Roma va interpretato anche inforcando b cannocchiale. In Pugba, a fare oggi b grande elettore di Boccia, è stato ovviamente Gero Grassi coordinatore regionale deba Margherita: peccato che nebe pobtiche del 1994, quando a scontrarsi neba circoscrizione Pugba c'erano uno schieramento progressista che candidava Vendola, b Polo che abora si chiamava «di buongoverno», e b Patto Segni che sosteneva Giovanni Procacci, Grassi facesse campagna proprio per Vendola. Per non dire dei diesse che si sono trovati in una curiosa, ma purtroppo per nuba medita condizione: «Io ho dovuto dare l'indicazione di votare per Boccia, che era b candidato deba Margherita, e dunque deba Fed. Ma b mio mibtante che s'è trovato sui gior- nab e in televisione la mattina debe primarie? Rutelb che bocciava la socialdemocrazia. Lo sa che m'ha detto uno dei nostri iscritti? Non andava bene quando eravamo comunisti, adesso non andiamo bene neppure se siamo socialdemocratici? E io dovrei votare U candidato loro?», dice, con le mani nei capebi e invocando l'anonimato, uno dei colonnebi deba Quercia in loco. Non solo e non tanto perché i Bondi e i Cicchitto hanno gioco faebe a dipingere la vittoria di Vendola come (da disfatta di Fassino e Rutelb», con «Prodi coperto di ridicolo» e ci si mette pure Follini a definire la coabzione «ostaggio di Rifondazione», che per b ministro dei Rapporti con b Parlamento Giovanardi «equivale a tuia Rifondazione nazista». Le violente reazioni deba maggioranza, segno quotidiano deba campagna elettorale permanente, e che durerà di certo sino abe pobtiche del 2006, non distolgono il centrosinistra dal problema pobtico che comunque la vittoria di Vendola pone. Riuscire a far vincere il candi¬ dato in Pugba contro un Raffaele Fitto che appare tranquilbssimo, superando pure le suppletive per b Parlamento del prossimo fine settimana: per b candidato di Bitonto, b dalemiano Nicola La Torre, scenderanno in Pugba i leader. D'Alema è già in loco, arriverà Fassino e forse pure Prodi. Soprattutto, adesso scalpitano tutte le sinistre. Poco consapevob che contro Boccia, con Vendola di certo votato dai mibtanti («b tre per cento dei pugbe,si», sogghignava ieri Fitto) ha sempbcemente vinto il candidato più forte, più noto, friendly e ben radicato in regióne, vorrebbero spostare a sinistra l'asse deba coabzione. Non a caso, D'Alema chiosava che «quando si tratterà di scegbere il candidato premier, le primarie saranno im po'diverse». Alle urne in ottantamila Il deputato Prc batte il rivale Boccia col 510Zo Follini: siete ostaggio di Bertinotti Bondi: i moderati dell'Ulivo vengano da noi Un'immagine d'archivio di Romano Prodi con Francesco Rutelli

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