Buttiglione: un pedofilo mi ha cacciato dalla Uè di Giacomo Galeazzi

Buttiglione: un pedofilo mi ha cacciato dalla Uè L'ESPONENTE CENTRISTA TORNA SULLA VICENDA, DURE LE REAZIONI DELL'OPPOSIZIONE IN ITALIA: SI DIMETTA Buttiglione: un pedofilo mi ha cacciato dalla Uè «E' Cohn-Bendit dei Verdi. Le sue confessioni in un libro di memorie» Giacomo Galeazzi ROMA «La mia mancata nomina a commissario Uè è colpa di un pedofilo». Parla Rocco Buttigbone e subito si scatena una nuova bufera sul ministro delle Politicbe comunitarie, cbe accusa di pedofilia Daniel Cobn-Bendit, co-presidente del gruppo dei Verdi all'Europarlamento e, secondo il professore, artefice della sua «cacciata» da Bruxelles. Un atto bollato come «ima vergogna per la sinistra europea e itabana». Parole di fuoco che scatenano la ricbiesta di dimissioni da ministro da parte dei Verdi e le proteste del centrosinistra. L'attacco di Buttigbone - «un pedofilo ba cacciato dalla Commissione europea un cristiano», è stato fatto ieri in un convegno a Bari sulle radici cristiane della nuova Europa, con un preciso ricbiamo a quando fu costretto alle dimissioni per aver detto in audizione cbe l'omosessuabtà è peccato. Il ministro ricorda cbe in un suo libro di memorie Daniel Cobn-Bendit, leader del «Maggio francese» del 1968, racconta le sue prime esperienze come maestro in una scuola infantile alternativa di Francoforte. «Esperien- ze di cui si vanta e di cui fa parte un approccio pedofilo ai suoi albevi», sostiene Buttigbone. Il presidente dell'Udc cita il testo Le Grand Bazar del 1975, dove CobnBendit descrive il proprio imbarazzo quando i bambini di cui era istitutore cercavano il contatto fisico. «Il loro desiderio - scriveva - mi creava problemi, ma se insistevano ìi accarezzavo lo stesso». Agb inizi del 2001, in occasione delle elezioni municipab francesi, l'europarlamentare Verde ba fatto abiura di quelle affermazioni presentando pure una lettera fir¬ mata da tutti i genitori degb alunni della scuola tedesca cbe lo scagionavano dalle accuse di pedofilia. Ma quella buferà'non è stata dimenticata da Buttigbone, cbe considera Cobn-Bendit l'ispiratore del suo «siluramento» a Bruxelles. ((A differenza di Cobn- Bendit e di altri della sinistra sottolinea il ministro dell'Udc - io non dico falsità, ma parlo di cose documentate». Furiose le reazioni. Il presidente dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio definisce Buttigbone «un volgare calunniatore» e ne chiede le dimissioni. «E questo sarebbe un ministro? Ci sono stati tanti casi di "shock da trombatura" - prosegue Pecoraro Scanio -: Buttigbone, però, ba perso il bene dell'intelletto e non è più in grado di fare il ministro della Repubbhca. Dopo Kapò, Forcolandia e tantissimi altri episodi, questo governo continua a screditare l'Italia in Europa. Buttigbone ha parlato evidentemente senza aver messo in moto il cervello». Il leader radicale Daniele Capezzone reclama che «qualcuno fermi Buttigbone perché non si ferma da se e quando si lancia fango, chi lo riceve si pubsce, prima o poi, ma chi lo scaglia resta sporco dentro». La replica di Maurizio Eufemi dell'Udc non si fa attendere: «Se sapeva di quel libro, si vergogni Pecoraro Scanio, che ha votato Cobn-Bendit capogruppo dei Verdi a Strasburgo». E, mentre Lapo PistelM della Margherita giudica «penoso» l'attacco di Buttigbone, Enrico Letta sottobnea die l'esponente dell'Udc «ha fatto fare una figuraccia all'Itaba, è entrato in un cono d'ombra e ora sta cercando disperatamente di uscirne». Per i Verdi, in difesa di Cobn-Bendit interviene pure Monica Frassoni, co-presidente del dei Verdi a Strasburgo, definendo «vergognose» le parole di Butti¬ gbone che, annuncia, citerà in giudizio. «Daniel non è un pedofilo, ha solo scritto sul suo libro che i bambini, anche piccob, hanno una loro sessuabtà - evidenzia Frassoni - il fatto che Buttigbone la tiri fuori adesso, in un modo indegno per un ministro dimostra che lui è un cattobeo estremista e cbe abbiamo fatto bene a cacciarlo, in accordo con la maggioranza del parlamento, dalla commissione europea». A giudizio della delegazione Ds a Strasburgo «chi insulta con argomentazioni speciose le istituzioni europee lancia accuse gravi ad un componente dell'europarlamento non poteva fare il commissario Uè». Per il segretario nazionale Arcigay, Aurebo Mancuso lo «pseudo-martire» Buttigbone ogni giorno «le spara sempre più grosse per farsi compatire» dall'opinione pubbhca europea e l'accusa di pedofiha è anche un «subdolo e maldestro tentativo» di evocare una patologia sessuale per equipararla aU'omosessuabtà. «Ecco il commissario che ci saremmo ritrovati - osserva Mancuso - se la commissione Libertà e Giustizia non lo avesse fermato: un integrabsta e un omofobo, che non si ferma davanti a nulla pur di far emeigere le sue posizioni». CHI E IL MINISTRO ALLE