Il «mal sottile»

Il «mal sottile» Il «mal sottile» L'anoressia causa anche un danno ginecologico QUALCUNO, dotato di evidente inclinazione poetica, coniò nell'Ottocento la definizione di «mal sottile» per un morbo inesorabile (all'epoca) come la tubercolosi. Una beve pennellata di lirismo per imbellettare ima patologia terribile che conduceva alla morte. In tempi più recenti si è affacciato un fenomeno patologico che si è meritato a sua volta il nome di «nuovo mal sottile», cioè l'anoressia. E' ima sindrome di grande complessità poiché il suo estrinsecarsi nasce da un disequilibrio tra corpo e mente. Tra i clinici che affrontano questo problema c'è il professor Carlo Campagnoli, che da quasi quarant'armi si occupa di ginecologia endocrinologica all'Ospedale Sant'Arma di Torino, materia che ha insegnato fin dal 1971 alla scuola di specializzazione di ginecologia e ostetricia dell'Università. Per la sua profonda competenza - che gli vale anche l'appartenenza al consiglio ed al comitato scientifico della Fondazione per l'Osteoporosi Piemonte e dell'Associazione Prevenzione Anoressia Torino - è a lui che si rivolge l'iniziativa Giovedì Scienza per il prossimo appuntamento, giovedì 20 gennaio. L'incontro si tiene come sempre al Teatro Colosseo di via Madama Cristina 71, ma cambia l'orario: non alle 17,45 come di solito bensì la sera alle 21. E sicuramente il tema sarà seguito da molti. L'anoressia, si è detto, deriva da cause spesso subdole, non di rado con radici in rapporti familiari difficili. La giovane donna riversa il problema in un rifiuto del cibo, che la porta ad una serie di conseguenze di mano in mano sempre più preoccupanti. Una è la fragilità delle ossa, che oltre certi valori comporta un tasso di fratture fino al 40 per cento rispetto alla media quando si cronicizza. Ma altrettanto nefaste sono le conseguenze nella sfera ginecologica, poiché nella dorma in età fertile si blocca la funzione ovarica fino alla scomparsa del flusso mestruale. E chiaramente gh effetti si riverberano sui comportamenti sessuali e affettivi. Oltre a motivazioni di carattere psicologico, si registrano spesso cause legate ad alimentazione cattiva o insufficiente rispetto all'attività svolta (magari sportiva) o allo stress. In ogni caso si deve cercare di prevenire questo fenomeno patologico indagando appunto sulle relazioni e sui rapporti familiari, poiché in molti casi è proprio lì che si annida l'insidia dell'incomprensione. Leonardo Oseiia Il professor Carlo Campagnoli ai GiovedlScienza

Persone citate: Carlo Campagnoli, Leonardo Oseiia

Luoghi citati: Piemonte, Torino