Rai, opere nuove di zecca di Leonardo Osella

Rai, opere nuove di zecca Rai, opere nuove di zecca La rassegna di contemporanea schiera Caires, Neuwirth, Corigliano, Ellington SOLTANTO i sordi (intellettualmente parlando) possono pensare che la musica si fenni; o peggio, pur sapendo che la musica va avanti, fingono di ignorarlo e non avvertono la curiosità di recenti scoperte, di sensazioni diverse. Nonostante ciò, la rassegna Rai NuovaMusica ha ottenuto l'anno scorso un successo inatteso. Così ecco la seconda edizione dell'iniziativa la quale, oltre a visitare autori che nella loro contemporaneità sono ormai del classici, propone un cospicuo numero di opere nuove di zecca, commissionate spesso dalla Rai stessa. Quest'anno il direttore artistico Damele Spini ha voluto anche premiare con l'ascolto (è avvenuto giovedì 13) il lavoro che ha vinto il concorso lanciato dal torinese Giornale della Musica per i suoi vent'anni: «Rosario, per orchestra» del cagliaritano Christian Cassinellì, venticinquenne del quale sentiremo sicuramente parlare. Ma ecco che cosa ci riserva il Festival per le prossime 6 giornate che rimangono. Martedì 18 alle 20,30 al Lingotto l'Orchestra Sinfonica Nazionale Rai schiera il Gruppo di percussioni e il Complesso da camera sotto la direzione di Pierre-André Valade; e ci sarà ancora, come nella passata edizione, l'apporto prezioso di Centro Tempo Reale di Firenze, ima «creatura» di Luciano Berio che - promuovendo ricerca, sviluppo e pratica delle nuove tecnologie appheate alla musica - è dal 1987 al centro di tanti eventi. Tale è anche questo di Torino: e così al concerto del 18 intervengono, per regia del suono e live elctronics, Francesco Giorni, Kilian Schwoon e Damiano Meacci (in collaborazione con BK-Au- dio). Ecco la scaletta: «Tempus ex machina» e «Jour» di Gerard Grisey, «Quattro» del portoghese Carlos Caires (prima assoluta, commissione Rai), «Lonicera caprifolium» della tedesca Olga Neuwirth (prima italiana). Giovedì 20 gennaio, sempre alle 20,30, arriva al Lingotto un giovane direttore che è già stato favorevolmente accolto in repertori tradizionali: è Kristjan Jarvi, accanto al quale ci sarà il pianista Barry Douglas. E' una ricognizione nell'America contemporanea: da Daugherty (con «Route 66») a Corigliano («Concerto per piano e orchestra»), da Aaron Jay Kemis («Color Wheel») al Duke Ellington di «Karlem» nell'orchestrazione di Luther Kenderson e Maurice Peress; a completare il programma si ascolta anche «Exodus» di Erkki-Sven Tuur. Lo sguardo a 360 gradi comprende anche, il 25 gennaio, un omaggio a Giuseppe Sinopoli, il cui rimpianto resta immutato in tutto il pubblico. L'attività di grande direttore aveva un po' oscurato quella di compositore, che verrà riproposta in quella serata tramite «Tre pezzi» dal «Souvenir à la mémoire», nella esecuzione del Complesso da camera della Rai diretto da Tito Ceccherini; alla serata parteciperà pure il soprano Lorna Windsor, cosicché si ascolteranno altre ispirate pagine di autori italiani in ricordo di Sinopoh: «Pavane pour G. S.» di Marcello Panni, «Vento d'ombra» di Salvatore Sciarrino, «Arborescence» di Lucia Ronchetti, «Notturno G(e)S in memoriam» di Francesco Antonioni. Successivamente (il 27) ecco l'accoppiata tra il direttore Gianandrea Noseda ed il pianista Aleksandr Toradze. Si ascolteranno anche pagine di Solbiati e Kaija Sahariaho (con i cantanti Pia Freund e Brett Polegato). Il calendario si completa con gli appuntamenti di martedì 1 e giovedì 3 febbraio. Tutti i concerti sono ad ingresso gratuito e vengono trasmessi da Radio3. Leonardo Osella Pierre-André Valade dirige II 18 Kristjan larvi sarà sul podio giovedì 20

Luoghi citati: America, Firenze, Torino