«lntese locali con la Cdl», e i radicali si dividono

«lntese locali con la Cdl», e i radicali si dividono LA PRESA DI POSIZIONE DEL PREMIER RISCHIA DI COMPROMETTERE L'INTESA CON GHIGO IN PIEMONTE «lntese locali con la Cdl», e i radicali si dividono Dura replica della Bonino al Cavaliere, ma nel partito c'è chi si dice «fiducioso» ROMA Accordi fra Casa delle libertà e radicali ((regione per regione»? ((Nella mia lingua la dichiarazione di Berluscom è semplicemente un no», commenta Emma Bonino. Gelida, and, «esterrefatta)) come sottolinea lei stessa. E aggiunge: ((Abbiamo posto un problema di legalità, abbiamo parlato di grand temi, d possibile adone comune, d un percorso dalle regionah alle politiche, e d queste cose dovrei discutere col ConsigUo comunale d Bra, con l'assessore d non so dove...?». E ora anche l'intesa con Enzo Ghigo in Piemonte potrebbe essere rimessa in forse. Mentre Benedetto Della Vedova continua a dirsi ((fiducioso» e il lider màdmo Marco Pennella annuncia: «Noi tedamo la barra dritta». Sono delusi, i radcali. Dopo la proposta d intesa politico-elettorale d due Poh - ma prioritariamente alla Cd - fatta da Pannella d comitato nadonde, si aspettavano qualcosa, o forse molto, d più. Invece, dd centrosinistra sono arrivate «solo porte sbattute in faccia», come rileva il segretario Damele Capezzone. Dalla Cd «dei segnah sono arrivati, deboli per qudcuno, forti per qudcun altro, ma sempre segnah sono». Apprezzamenti, prese d posidone a favore come quelle d pezzi d An, dei repubblicani e socialisti, del tandem Bond-Ciccdtto, soprattutto, d quali si è aggiunto ieri Gaetano Pecorella. Poi però è arrivata la doccia fredda del premier sulle intese locali. E forse Berluscod, che d guai ne ha già abbastanza su dtri fronti, in questo momento non poteva dire d più, dopo che l'Udc ha fatto muro contro una eventude alleanza con Pannella, e il centrista Carlo Giovanard ha addirittura minacciato d uscire dalla maggioranza. «Se loro entrassero noi ce ne andremmo», ha detto edaro e tondo a La 7 il ministro per i Rapporti col Parlamento. E, escludendo «categoricamente» ogni intesa, ha parlato d «incompatibilità assoluta coi radcali)) da parte dell'Udo, «almeno fino a quando continueranno ad esprimersi con virdenza verbale e tom anticlericali e offensivi nei confronti d chi ha una fede». Del Pennino si è risentito e ha assicurato che «Tincompatibdtà dei repubblicad con le posiziod d Giovanard è assd superiore». Capezzone invece ha ironizzato sd «mimstro dei Rapporti con (o contro?) il Parlamento», proponendo un premio a Id intitolato, una «coppa Giovanardi» da assegnare alla dchiarazione più intollerante. Al d là degli scambi verbali, resta la sostanza. Restano i consigheri regionah piemontesi Mellano e Palma che ora affermano d «non essere interessati ad accord locali)). Resta Capezzone che ribadisce (d problema della legalità» posto dd radcali per le regiondi (((per evitare i brogli dell'dtra volta») e «il percorso in vista dehe pohtiche». Resta l'iroma d Pannella: ((Mi ededo : e per la "signora Mussohm" e l'Udeur cosa hanno deciso?». Ma non è detta Mtima parola. E se Bonino, scettica e fredda fin dall'idzio, conclude che «forse dobbiamo avere pazienza, dobbiamo insistere e spiegare meglio a Berluscom ciò d ed stiamo parlando», Della Vedova che auspicava da tempo questo passaggio assicura che «c'è una seria base discussione»: «Sono fiducioso che quella d oggi è solo una falsa partenza)). [m. g. b.] Il segretario Capezzone «Da sinistra solo porte sbattute in faccia. Qui ci sono segnali, anche se deboli per qualcuno»

Luoghi citati: Bra, Piemonte, Roma