Sharon e Abu Mazen si telefonano Hamas lancia razzi
Sharon e Abu Mazen si telefonano Hamas lancia razzi GLI ESTREMISTI: LA LOTTA ARMATA PER ORA CONTINUA Sharon e Abu Mazen si telefonano Hamas lancia razzi Il neo presidente dell'Anp prepara la riforma dei servizi di sicurezza considerata essenziale da Israele. Per il premier di Gerusalemme oggi prova del fuoco: la fronda del Likud potrebbe bocciare la Finanziaria Aldo Baquis TEL AVIV Fra l'ufficio del premier israeliano a Gerusalemme e la Muqata di Ramallah, distante 20 chilometri, la linea telefonica è stata riattivata dopo un ostinato silerKsio di armi. Ieri, dopo aver presieduto la prima seduta del governo congiunto con i laburisti di Shimon Peres, il premier Ariel Sharon ha sentito la necessità di chiamare il nuovo presidente palestinese, Abu Mazen. La conversazione, hanno confermato i loro rispettivi consiglieri, è durata pochi minuti durante i quali il premier israeliano si è congratulato con il Raìss per la netta vittoria elettorale, ha offerto la sua cooperazione e ha suggerito un incontro in un prossimo futuro. Abu Mazen, che nel suo primo discorso dopo le elezioni aveva già «teso la mano ai vicini israeliani», ha risposto con eguale cordialità. Me l'agenda di Sharon differisce molto da quella di Abu Mazen. Per il primo è necessario concentrarsi sulle questioni di sicurezza, sulla prevenzione degli attentati e degli attacchi con razzi e mortai dalla striscia di Gaza verso Israele. Nel contesto di una cooperazione di sicurezza Gerusalemme è disposta a cedere gradualmente ai palestinesi il controllo delle arterie e delle città cisgiordane. Abu Mazen ha altre urgenze. La prima è la liberazione dei detenuti dell'Intifada, Marwan Barghuti in testa. Poi dovrà insistere per il congelamen¬ to delle colonie e per la rimozione della barriera di separazione. «La preparazione di un incontro fra i due dirìgenti richiederà almeno due settimane - ha detto Nabil Shaath, responsabile dell'Anp per le questioni estere - anche la visita di Abu Mazen a Washington dovrà attendere che a Ramallah sia stato formato un nuovo governo». Oggi per Abu Mazen ci sarà l'investitura solenne, nel Parlamento di Ramallah. Un'occasione in cui, secondo i suoi collaboratori, pronuncerà un discorso alla nazione. Subito dopo dovrà mettersi al lavoro : non solo per la costituzione del nuovo governo (che dovrebbe essere nuovamente presieduto da Abu Ala) ma anche per la riforma dei servizi di sicurezza. L'eredità di Yasser Arafat in materia è scoraggiante: la sicurezza palestinese è affidata a una decina di servizi spesso in lotta fra loro e certamente privi del necessario coordina- mento. Ieri il Consigliere per la sicurezza nazionale Jìbril Rajub ha rassegnato le dimissioni, per consentire al Presidente di sceghere una persona di fiducia. Per la carica di ministro degli Interni Abu Mazen potrebbe scegliere il generale Nasser Yussef, che in passato ha già dato prova di determinazione nella striscia di Gaza. Da Abu Mazen Israele si attende che sappia mettere a tacere l'Intifada annata. Ieri Hamas respingendo gli appelli del Presidente - ha lanciato razzi Qassam e colpi di mortaio contro insediamenti ebraici a Gaza e contro la cittadina di Sderot. Un israeliano, colpito nei giomi scorsi in uno di questi attacchi, è morto ieri in ospedale. Secondo Abu Mazen questo genere di attacchi è dannoso alla causa palestinese. Ma un esponente del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, ha replicato che solo Tinsi- stanza di quegli attacchi ha indotto Sharon a ordinare il ritiro da Gaza. «Nel 2004 - ha precisato - i palestinesihanno avuto 912 morti, fra cui 161 bambini e ragazzi e 36 donne, mentre il nemico sionista ha subito 118 perdite». A Gaza, secondo le statistiche di Hamas, Israele ha compiuto 66 incursioni mentre i guerriglieri islamici hanno sparato 232 razzi e 1139 colpi di mortaio. Nella fase attuale Hamas proseguirà la lotta armata, ha proseguito l'esponente del Braccio armato. Un cessate-il-fuoco potrà essere rispettato da Hamas «solo se ci saranno garanzie convincenti che Israele non tornerà ad assassinare i palestinesi». A Gerusalemme, Sharon e Peres hanno fretta di avviare i preparativi del ritiro da Gaza, anche perché sta montando la protesta della destra eversiva, del movimento dei coloni e dei rabbini nazionalisti, al punto che anche nelle forze annate si avvertono primi sintomi di disobbedienza. Per Sharon il problema è anche nel Likud, dove 13 deputati contrari al ritiro da Gaza fanno tutto il possibile per abbattere il governo varato solo lunedì. Quella di oggi sarà per il premier una giornata campale, perché non ha la certezza di ottenere un voto positivo quando si recherà in Parlamento per presentare la Finanziaria. H movimento dei coloni soffia sui venti di fronda del Likud, un partito dove secondo la stampa c'è ormai una scissione di fatto. Anche fra i laburisti alcuni deputati promettono di votare contro la finanziaria perché contrari alla pohtica economica conservatrice del ministro delle Finanze. La Knesset sembra più ingovernabile che mai. In serata si saprà se Sharon avrà superato l'insidioso ostacolo. In caso negativo, prevedono i suoi consiglieri, si rassegnerà ad andare a elezioni anticipate. A PICCOLI PASSI VERSO LA TRATTATIVA ABU MAZEN ^^j. Tendiamo ^V la mano ai nostri vicini. Siamo pronti per la pace. Una pace basata sulla giustizia. Speriamo che la risposta sia positiva 99 SHIMON PERES éibéiE'awenLrt0 un "" cambiamento importante e spero che la nuova leadership palestinese rifletterà questo cambiamento ^A del popolo ^7^7 ABU MAZEN Hk&L Sono Pronto ^" a incontrare il primo ministro israeliano in qualsiasi momento. E' nostro dovere trovare una soluzione al conflitto 99 ARIEL SHARON ÉLifa E'unuomo "" saggio esperto e moderato ma sarà giudicato dal suo operato dal modo in cui lotterà contro ^^ i terroristi 7^
A causa delle condizioni e della qualità di conservazione delle pagine originali, il testo di questo articolo processato con OCR automatico può contenere degli errori.
© La Stampa - Tutti i diritti riservati
- La Juventus prova
- La centrale di Montalto sarà chiusa per due mesi
- Come sarà organizzato il pronto soccorso (con i fondi della Regione e dello Stato)
- Stamane di scena la Juventus
- Il colpo di freno della crisi
- Le nozze di Maria Adelaide col Principe Massimo
- La rabbia del Gico: proteggono qualcuno
- Dopo i sì le nuove leggi
- Verso un Goria-bis che convinca il pli
- Alla ricerca di un' identità
- Il Governo inizia la propaganda per il prestito
- Bimbo avvolto dal fuoco è salvato dalla nonna
- Roma/A 24 ore dalla sparatoria in cui Ú morto il neofascista
- La propaganda pel Prestito Nazionale
- Ma Ciano non ascoltò il suo ambasciatore
- Mlnghellq, il primo serial killer
- Signora accusata di truffa alla società d'assicurazioni
- Provino mundial (21,IVI ) a Wembley per l'Italia
- Due arresti a Roma scoperto l'arsenale Nar
- La Juventus prova
- 4 TERRORISTI MORTI UNO FUGGE TUTTI GLI OSTAGGI SONO VIVI ?
- La tragedia della transessuale Richards
- Ci sono 130 mila siciliani, 100 mila calabresi, 80 mila campani e abruzzesi
- Forse altri quattro ufficiali coinvolti nella "trama nera,,
- I rigori sono fatali alla Juve decimata
- Polonghera, Sommariva, Montafia e Cuneo piangono quattro giovani coppie di sposi morti nell'incendio
- Iniziato il processo per i «balletti verdi»
- Due gocce di sangue possono fare piena luce sull'omicidio
- Carabiniere tenta di disarmare una guardia: entrambi feriti
- Alberto Talegalli e due amici uccisi nell'auto che si schianta contro la spalletta d'un ponte
In collaborazione con Accessibilità | Note legali e privacy | Cookie policy