«Ci faremo multare per poter ricorrere al Tar» di Flavia Amabile

«Ci faremo multare per poter ricorrere al Tar» LARIVOLTADI POLITICI E ATTORI ITALIANI: I LORO LOCALI PREFERITI NON SONO ATTREZZATI «Ci faremo multare per poter ricorrere al Tar» Flavia Amabile ROMA Arrabbiati lo sono e anche in tanti, i fumatori, pohtici e vip di vario tipo che da oggi si vedranno relegare vicino ai bagni in stanzini tra la cucina e un ripostiglio, oppure all'aperto riscaldati al massimo da una stufa. Accadrà alla «Rosetta», raffinato ristorante di pesce a due passi dal Pantheon e dunque dal Senato e dalla Camera dei Deputati, meta di tanti pohtici. Il presidente della Camera Pierferdinando Casini, ad esempio, se vorrà fumare il suo sigaro dovrà farlo o al bar del ristorante (il Riccioli Cafè), oppure fuori «dove abbiamo sistemato tre panchine e due stufe» spiega Massimo Riccioli, il titolare dei due locali. Casini farà buon viso a cattivo fumo, anche perchè è un convinto sostenitore della legge. Ai suoi oltre seicento deputati ha inviato nei giorni scorsi altrettante lettere per ricordargli il divieto. Oliviero Diliberto, ex ministro della Giustizia e oggi segretario dei Comunisti Italiani, ha confessato di «averla rollata per farci un buon sigaro...» e di essere disposto a praticare «la disobbedienza civile come Gandhi, se la multa sarà veramente di 27 euro, trasgredirò e pagherò», o meglio «confiderò nell'omertà tipica degli italiani», anche perchè le simpatie gastronomiche di Diliberto vanno a una trattoria un po' fuori dai soliti giri del centro. Il «Ragno D'Oro», una pizzeria popolare in via Siila, nel quartiere Prati, dove lo spazio e la sistemazione delle sale difficilmente renderà possìbile un adeguamento alle nuove norme. Dovranno fare attenzione ristoratori, caffè e bar che vedranno apparire all'orizzonte la nota pelata di Sandro Curzi, storico direttore del Tg 3 oggi direttore del quotidiano «Liberazione», Curzi ha annunciato di aver aderito all'iniziativa del giomahsta e storico Giordano Bruno Guerri e di alcuni famosi di accendersi una sigaretta nel locale per poi far avere una contravvenzione al titolare del locale da impugnare prima davanti al Tar e poi davanti alla Corte Costituzionale. Staranno attenti allora, ad esempio, a «La Caffetteria», locale di caffè e pasticceria napoletana di piazza di Pietra spesso frequentato da Curzi, dove da oggi il fumo sarà del tutto bandito. «Non avevamo scelta - spiegano - le nostre sale sono tutte comunicanti. Chi vorrà fumare potrà farlo ai tavolini all'aperto. Si vedrà coprire di multe «Il Bolognese» di piazza del Popolo, ristorante ritrovo della mondanità, meta di gran parte di coloro che hanno annunciato di voler aderire all'iniziativa di protesta, dal giornalista Pierluigi Dia- co al regista Pasquale Squitieri. Anche perché al Bolognese ancora non si sono adeguati «Ci stiamo organizzando», assicurano, ma intanto il locale noto anche per i suoi tavolini quasi affiancati e per la coltre spessa di nicotina che aleggiava nelle sale si annunciano tempi duri. Tempi duri anche per Gigi Proietti, attore, fumatore accanito. Uno dei suoi ristoranti preferiti, «Il Passetto», alle spalle di piazza Navone, si organizzerà solo nei prossimi mesi. «Proverò a fare una cosa, mangio di corsa, esco e fumo. Sennò non ci vado». E tempi duri per l'attrice Sabrina Ferilli e per la produttrice Matilde Bemabei. Uno dei loro ristoranti preferiti, «Celestina», a viale Parìoli ha affisso dei grandi cartelli alle pareti e da oggi niente più sigarette. «Vedremo la risposta della chentela, e ci adegueremo», spiegano. Sarà interessante vedere come risponderanno la Ferilli e la Berna- bei che due anni fa alla conferenza stampa di presentazione del film televisivo «Cuore di donna» ispirato alla storia di Maria Grazia Cutuli, infischiandosene di tutti i divieti e degli espliciti gesti di un addetto alla sicurezza, chiesero una sigaretta a una giornalista in sala e la accesero aspirando a grandi boccate. li direttore di «Liberazione» Sandro Curzi

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