Tre minuti di silenzio L'Europa abbraccia e vittime dell'Asia

Tre minuti di silenzio L'Europa abbraccia e vittime dell'Asia LA SOLIDARIETÀ Ciampi: un lutto senza confine che investe i cinque continenti, ma è anche un segno di speranza Il Papa si è raccolto in preghiera con un gruppo di pellegrini. Casini: evenuta fuori l'Italia migliore Tre minuti di silenzio L'Europa abbraccia e vittime dell'Asia Milioni di persone in raccoglimento per commemorare la tragedia In tutte le capitali sono state esposte bandiere abbrunate Dagli uffici alle stazioni un unico messaggio: non dimentichiamo Carla Reschia Come ha sottolineato il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, è un lutto senza confini, che «investe i cinque continenti». E ieri tutto il mondo ha partecipato all'iniziativa voluta dall'Unione europea: tre minuti di silenzio per ricordare la catastrofe del Sud Est asiatico. Un dolore, ha detto ancora Ciampi, che è però anche un segno di speranza perché mai «nella storia modema i popoli si sono trovati così uniti» e da questa tragedia può nascere un impulso potente alla cooperazione. Se ne è avuta una prova al Consigho di Sicurezza delle Nazioni TJnìte dove dopo il silenzio e il ricordo si è parlato fattivamente di incontri e riunioni per prevenire in futuro che i disastri naturali abbiano conseguenze tanto gravi. E in tutto il mondo barriere e divisioni sono cadute, almeno per alcuni brevi istanti. IN ITALIA A mezzogiorno il Paese si è fermato e le campane hanno suonato rintocchi a morto per una cerimonia che ha accomunato autorità e gente comune. Il presidente della Repubblica ha osservato i tre minuti di raccoglimento a Napoli, nella sala «Luca Giordano» del museo di Capodìmonte, dove si trovava in visita. Randiere a mezz'asta alla Camera, al Senato e a palazzo Chigi, a Roma, dove nella Sala dei Galeoni, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, ha commemorato le vittime con un breve discorso. In Vaticano, nell'aula Paolo VI, il Papa si è raccolto in una silenziosa preghiera insieme ai pellegrini al termine dell'udienza generale. In Campidoglio il sindaco Walter Veltroni si è presentato in piazza con Marco Tartaglia, il bagnino romano scampato alla catastrofe. Il ricordo della catastrofe ha coinvolto tutte le città dove le attività quotidiane sì sono fermate e, spesso, negli uffici. dipendenti e pubblico hanno recitato insieme una breve preghiera. Autobus e tram listati e mesti cortei senza slogan hanno portato il lutto nelle strade mentre nelle sale della politica maggioranza e opposizione hanno proposto misure di solidarietà, dalla cancellazione del debito pubblico per i Paesi colpiti a un intervento straordinario dell'Unione, all'adozione a distanza degli orfani. Anche il mondo dello sport ha partecipato esponendo bandiere a mezz'asta sui campi sportivi e interrompendo conferenze stampa e anche gare (sulle nevi di Santa Caterina Valfurva, dove era in programma l'unica prova cronometrata in vista di due discese di Coppa del mondo di sci). «È venuta fuori l'Italia migliore, l'Italia della solidarietà», ha commentato il presidente della Camera Pier Ferdinando Casini. IN EUROPA Anche l'intera Europa si è fermata e ha esposto bandiere abbrunate ma fi Regno Unito ha obbedito all'invito con disciplina britannica: nei centri commerciali, nelle stazioni fer¬ roviarie, negli aeroporti, nelle industrie e negli uffici pubblici e privati tutti si sono fermati per tre minuti. Canali televisivi e radiofonici hanno interrotto le trasmissioni, gli autobus sì sono fermati ai lati delle strade e il London Eye, la ruota panoramica londinese, ha smesso di girare, mentre nella cattedrale di Canterbury e in altre chiese britanniche molti si sono raccolti in preghiera. NEL MONDO Le lanterne, «che sono V anima dei morti», sono state protagoniste della cerimonia organizzata dalla fondazione del tèmpio buddista di Wat Pbra Dhammakaya allo stadio di Phuket, l'isola forse più bersagliata dalla Thailandia dove al termine di una preghiera collettiva i lumini portati da aquiloni bianchi si sono levati nell'aria a centinaia accompagnati da un lungo applauso. Una riunione interconfessionale senza precedenti alla quale hanno preso parte oltre diecimila fedeli buddisti, cristiani e musulmani tutti vestiti di bianco che in Asia è il comune colore del lutto ma anche della purificazione. Persino nella parrocchia Cristi Re di Kibera, una delle più povera della povera periferia di Nairobi,in Kenia, la giornata è stata l'occasione per organizzare una colletta durante la messa a cui tutti, vedove, ragazze madri, giovani e bambini hanno contributo. Anche l'Italia si èfermata per ricordare le vittime dello tsunami. Momenti di raccoglimento in Campidoglio Bruxelles: la bandiera dell'Ue a mezz'asta in segno di lutto