«Neppure in guerra ho visto questo orrore»

«Neppure in guerra ho visto questo orrore» LA MISSIONE DEL SEGRETARIO DI STATO STATUNITENSE «Neppure in guerra ho visto questo orrore» Colin Powell visibilmente scosso nelle zone più devastate di Sumatra NEW YORK Io sono stato in guerra, e ho attraversato diversi uragani, tornado e altre operazioni di soccorso. Ma non ho mai visto nulla del genere». Se il segretario di Stato Usa Colin Powell parla eoa, dopo decenni trascorsi con la divìsa addosso, significa che la devastazione vista ieri sorvolando per trenta minuti la regione indonesiana di Randa Acehnonha davvero precedenti L'ex generale sta compiendo una delle ultime missioni come capo della diplomazìa americana, assieme al fratello del presidente Jeh Bush, governatore della Florida e possibile candidato alla Casa Bianca nel 2008. E'stato in Thailandia e Sri Lanka, prima di arrivare a Jakarta dove oggi parteciperà al vertice per la ricostruzione dei Paesi colpiti dallo tsunami. Ieri un elicottero lo ha portato sopra le zone più devastate dell'isola di Sumatra, e quando è sceso Powell non aveva parole per descrivere l'impressione: «Nonposso nemmeno cominciare ad. immaginarmi l'orrore che deve essere passato tra le famiglie e tutte le persone, che hanno sentito quel rumore avvicinarsi e poi hanno visto le loro vite spazzate vìa dall'onda. La forza dell'acqua nel distruggere ponti. fabbriche, case, piantagioni, e qualcunque cosa lungo il suo cammino, è semplicemente sorprendente». «Sembra come se una piccola bomba atomica abbia colpito il Paese», ha aggiunto Andrew Na tsios, dir e ttore della U.S. Agency for International Development. Nelle stesse ore il presidente Rush. parlando in Illinois, tornava a sollecitare la generosità degli americani: «La nostra simpatìa va alle vittime. Il segretario Powell e il governatore Rush ci hanno raccontato una devastazione che va oltre la comprensione. I nostri militari stanno compiendo un'opera eroica, lavorando ventiquattro ore al giorno per portare aiuti». La Casa Bianca ha rivelato che il pre sident e ha do nato diecimila dollari a varie agenzie di assistenza, e quindi Rush ha lanciato un nuovo appello al «grande cuore degli americani. Da quello che mi dicono, servono soprattutto soldi in contanti. Bisogna darH alle agenzie spedalizzate, che sanno come usarli sul terreno». Nei primi giorni dopo lo tsunami, diverse voci avevano criticato la Casa Rianca per la lentezza con cui aveva reagito, con un'offerta iniziale di soU 15 milioni di dollari. Da allora in poi i soldi donati da Washington sono diventati 350 milioni, e forse saliranno ancora ' dopo la visita di PowelL II Pentagono ha mobilitato 13.000 soldati nell'intera regione dell'Oceano Indiano, per distribuire aiuti, e ha appena deciso di raddoppiare gli elicotteri impiegati da 45 a 90, perché sono l'unico mezzo capace di raggiungere le zone colpite più remote. La portaerei Lincoln, con un supporto di cinque navi e 6.500 maTìTiai. incrocia a 10 immiti di volo da Sumatra, mentre dalla base giapponese di Okìnawa sono salpate altre sette unità dirette nello Sri Lanka. Il Wall Street Journal, sulla prima pagina di ieri, ha riassunto la mobilitazione eoa: «In Iraq, i Marines americani sp arano ai ribelli arabi. Lungo le coste devastate della provìncia dì Aceh, i marinai degli Stati Uniti portano sacchi di riso ai musulmani. Il cibo americano può battere le anni americane nel mondo islamico?». Secondo Powell. la risposta è sicuramente positiva: «Dare aiuti asciuga le pozze di insoddisfazione dove possono nascere le attività terroristiche. Il mondo musulmano, ma non solo, ha un'opportunità di vedere la generosità americana e i nostri valori all'opera. Gli Usa non sono una nazione anti islamica. Siamo una società varia e rispettiamo tutte le religioni». Sul piano politi¬ co, interno ed intemazionale, la situazione è chiara. L'Indonesia, con 230 milioni di abitanti, è il Paese islamico più popolato al mondo, e l'attentato di Redi Iha trasformata in un fronte centrale della guerra al terrorismo. Lo tsunami offre a Rush l'occasione dì sostituire l'immagine del guerriero con quella del leader compassionevole, migliorando i rapporti con i musulmani, mentre in America fa dimenticare per qualche giorno l'Iraq e riunifica il Paese appellandosi ai suoi sentimenti migliori. L'interrogativo che resta è quanto profondo e duraturo sarà l'effetto, in casa e all'estero. [p.masl «Il mondo musulmano ha la possibilità di vedere la prova della nostra generosità» Co''n Powell si avvia verso l'elicottero per il sopralluogo su Aceh