«Mezzo milione di feriti, aesce il rischio epidemie»

«Mezzo milione di feriti, aesce il rischio epidemie» Gara di solidarietà, la Germania batte Stati Uniti e Giappone con 500 milioni di euro Medici senza frontiere: non inviate più denaro, in questo momento non siamo in grado di gestirlo L'EMERGENZA «Mezzo milione di feriti, aesce il rischio epidemie» Appello dell'Organizzazione mondiale della Sanità: occorrono medici e medicine. Il Pentagono ha aperto centri di soccorso in quattro Paesi. In viaggio una nave ospedale della Marina Usa Maurizio Molinari corrispondente da NEW YORK L'Onu chiede di portare soccorso ad almeno mezzo milioni di feriti nella zona colpita dallo tsunami e la task force dell'US Navy risponde creando ospedali da campo che vengono sommersi da migliaia di persone, mentre il Segretario di Stato, Colin Powell, arriva in Indonesia auspicando che l'intervento umanitario «aiuti a combattere il terrorismo». A lanciare il grido d'allarme sui feriti è stata l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) che da Ginevra ha stimato in almeno mezzo milione il numero delle persone che hanno bisogno immediato di cure mediche e ricovero. Indonesia, Sri Lanka, India e Thailandia hanno creato ospedali di emergenza - anche con il soccorso di diversi Paesi, inclusa l'Italia - e si sta avvicinando all'Oceano Indiano la nave ospedale americana «Uss Mercy». Il numero di posti letto e di medici disponibili, però, però, è ancora di gran lunga inferiorealle necessità. Negli ultimi due giorni le forze americane nella-regione hanno aperto ospedali da campo sull'isola di Sumatra e nello Sri Lanka ma le difficoltà sono enormi. A Banda Aceh non appena due strutture sanitarie sono state aperte sono arrivati migliaia di feriti, molti dei quali sono stati rimandati indietro dal personale medico, per l'impossibilità di curarli. A complicare le operazioni di soccorso c'è poi il fatto che i feriti in Indonesia e Sri Lanka «si trovano spesso - ha spiegato la portavoce dell'Oms, Fadela Chaib - in zone isolate, dove l'assenza di acqua potabile favorisce le epidemie». Jan Egeland, coordinatore degli aiuti Onu, descrive così le difficoltà che sta incontrando: «E' un incubo logistico». Il Segretario di Stato americar no, Colin Powell, è arrivato ieri sera a Giakarta assicurando che l'impegno umanitario degli Stati Uniti, in termini di fondi e di forze militari, «è solo nella fase iniziale». Una possibilità allo studio del Pentagono è il ricòrso ad aerei da ricognizione per individuare - e quindi consentire di recuperare - i corpi di migliaia persone disseminati nelle insenature lungo le coste di Indonesia e Thailandia. «Speriamo che, grazie-a questi sforzi, la gente veda l'impegno degli Stati Uniti contro la povertà, le malattie e a favore dello sviluppo - ha detto Powell - perché se ciò avverrà indietreggeranno i sentimenti di odio e scontento che alimentano il terrorismo». L'Indonesia, il Paese più colpito dallo tsunami, è la nazione musulmana-più popolosa.doveAi Qaeda opera attraverso le cellule della Jemaa Islamiya, responsabili fra l'altro della strage di Bah che nel 2002 causò 202 vittime. «In questa operazione umanitaria è in gioco anche la sicurezza nazionale degli Stati Uniti», ha aggiunto il Segretario di Stato, che domani parteciperà al summit dei Paesi del Sudest asiatico durante il quale il Segretario generale dell' Onu Kofi Annan lancerà l'appello per i fondi della ricostruzione. Finora, ha annunciato,sono stati promessi, sotto ogni forma, aiuti per due miliardi e mezzo di dollari. In prima fila la Germania che, secondo fonti vicine al governo, ha deciso di stanziare 500 milioni di euro (668 milioni di dòllari). In questo modo Berlino diventa il primodoaatore mondiale, supe.-rando Giappone, Australia è Usa. Gli aiuti in arrivo sono talmente tanti che l'associazione intemazionale «Medici senza frontiere» ha chiesto uno stop. Ha già avuto 40 milioni di euro e non è in grado di spenderne altri. Anche la Croce rossa intemazionale comincia a porsi il problema: ci sono troppi aiuti per le capacità di accoghenza delle infrastrutture locali. Negli Stati Uniti i due ex presidenti che guidano la raccolta di fondi privati - George Bush padre e Bill Clinton - hanno definito «meravigliosa» la risposta che gli americani stanno dando alfappello. A muoversi sono anche le stelle di Hollywo¬ od come l'attrice Sandra Bullock - che ha donato un milione di dollari, ripetendo il gesto fatto dopo l'attacco terroristico dell'I 1 settembre 2001 - e l'attore Leonardo DiCaprio, che non ha voluto rendere nota la cifra versata ma ha tenuto a ricorda¬ re che girò il thriller «The Beach» proprio su una delle spiagge della Thailandia colpite dall'arrivo delle onde-killer. Un milione di dollari sono stati donati anche dall'editore Rupert Murdoch, che in una email ai suoi dipendenti, Murdoch ha chiesto loro di unirsi alla raccolta di denaro: «Il mondo ha già risposto con grande compassione ma possiamo fare di più». Se «Walt Disney» e •«Time Warner» sono state le prime a- muoversi, ieri il network tv Nbc ha stanziato 1,1 milioni di dollari, preannunciando per il 15 gennaio ima maratona tv per raccogliere le donazioni dei telespettatori. A oondurre la serata sarà l'attrice Sarah Jessica Parker, protagonista del fortunato serial tv «Sex and the City». Le strutture appena allestite sono prese d'assalto da migliaia di persone A Banda Aceh i malati j^g^orespjn^DC^ ci sono più posti Aerei da ricognizione mandati dal Pentagono per individuare e recuperare migliaia di corpi disseminati nelle jpsenaturgdglle^Qne ancora irraggiungibili LE CONDIZIONI SANITARIE ^INDIAV Lai situazione sanitaria è piuttosto buona. Le vaccinazioni di massa e la sterilizzazione dell'acqua hanno bloccato possibili epidemie. E' in corso la distribuzione di tre milioni di pasticche di cloro per disinfettare l'acqua vmtmm, x THAILANDIA Problemi di salute censiti dall'Oms: 167 casi di diarrea, 163 infezioni per ferite non curate, 33 casi di avvelenaménto alimentare, 20 casi di polmonite, 8 di malaria, 7 di Dengue. Allarme colera a Phuket per la presenza di centinaia di cadaveri ancora insepolti. L'Oms ha predisposto misure di intervento e profilassi MALDIVE l Problemi di salute censiti * jr dall'Oms: 225 casi di diarrea, 124 dì febbre virale, 552 feriti, 152 sop/awissuti sotto chóferf ì \ " I 4 i*: SRI LANKA Prìmlcasì di diarrea, | ma nessun segno di \ epidetnia. Timori di v, colera\ Sono state : V arese àitte \ e possibili \ precauzioni :, \ {MYANMAR Dall'ex Birmania non |iltrano notizie. Oms \ Unicef stanno \ pteparando'un programma comune per. ridurre il ri^hio epidemie M^ ^, mmmm \i. yfò ^ INDONESIA Situazioni a rischio: contaminazione dell'acqua e malattie connesse; salute delle donne e dei bambini; salute mentale. Oms e Unicef stanno allestendo a Banda Aceh un grande magazzino per la distribuzione dei Wfarmaci. La pioggia battente che fs imperversa da giorni sulla regione aumenta i rischi di un'epidemia di colera O di dissenteria