Trafugata la salma di un bimbo

Trafugata la salma di un bimbo LA BARA NON E' STATA MANOMESSA Trafugata la salma di un bimbo Subito ritrovata ad Ascoli. «I riti satanici non c'entrano» ASCOLI PICENO «Siamo contenti e sollevati per aver restituito ai genitori il piccolo feretro del loro bimbo, ma non daremo pace all'autore di questo gesto inqualificabile e vile che ha scosso tutta la città come testimoniano le telefonate di cittadini indignati giunte al 113 in queste ultime 24 ore». Con queste parole il capo della Squadra Mobile di Ascoli Fausto Lamparelli, ha stigmatizzato il ritrovamento della piccola cassa contenente i resti di A. N., un bimbo nato e morto nello stesso giorno nel '98, trafugata sabato da ignoti nel cimitero civico di Borgo Solestà. Lamparelli ha affermato che prosegue l'inchiesta per arrivare all'identificazione dell'autore della profanazione. Il feretro è stato ritrovato ieri intorno alle 8, davanti all'ingresso del piccolo cimitero di Piagge, frazione a pochi chilo¬ metri da Ascoli, lungo la strada che porta dal capoluogo a Colle San Marco. Un uomo che si stava recando al camposanto per una visita ai propri cari ha notato la piccola bara bianca ed ha immediatamente chiamato il 113. In quel momento in Questura c'erano anche i genitori del piccolo che insieme al personale della Mobile si sono subito recati sul posto. Sono stati momenti di grande commozione, dopo lo choc e la disperazione vissuti sabato, per i giovani coniugi ascolani che hanno dovuto attendere i rilievi sul feretro prima di poterlo accarezzare. La piccola cassa era integra, sigilli compresi, e non presentava altri segni di manomissione, a testimonianza del fatto che chi Iha portata via dal loculo del cimitero di Borgo Solestà ne ha avuto cura. Non viene neanche sottovalutato il fatto che sia stata fatta ritrovare in un cimitero, seppur diverso da quello da cui era stata trafugata. «Escludiamo categoricamente che si tratti di un episodio legato a riti satanici e a sette di qualsiasi genere», ha detto Lamparelli, che ipotizza piuttosto «un gesto dimostrativo». «Chi Iha rubata - ha aggiunto - è stato costretto a disfarsene per via della grande pressione che abbiamo esercitato setacciando la città». Alle ricerche hanno partecipato, oltre ai poliziotti, carabinieri, vigili urbani e i vigili del fuoco che hanno setacciato le sponde del fiume Tronto. Sul fronte delle indagini, non viene sottovalutato l'incendio «di origine dolosa», hanno precisato gli investigatori, che poco Riempo fa ha interessato l'auto del padre del piccolo. Non viene invece dato eccessivo peso all'inchiesta giudiziaria sulla morte nel '98 del piccolo, avvenuta a poche ore dalla nascita, e per la quale venne indagato e poi prosciolto il primario dell'ospedale Mazzoni di Ascoli. Sempre meno peso sembrerebbe infine assumere nell'inchiesta la posizione dell'uomo sentito sabato in quanto avrebbe avuto motivi di risentimento verso la famiglia della coppia, in particolare verso la sorella della mamma del piccolo. [r. cri.] La lapide divelta

Persone citate: Ascoli, Fausto Lamparelli, Lamparelli

Luoghi citati: Ascoli, Ascoli Piceno, Borgo Solestà, Piagge