Sala giochi Iragazzi e l'Olimpiade

Sala giochi Iragazzi e l'Olimpiade CHE COSA SI ASPETTANO GLI STUDENTI DALL'APPUNTAMENTO DEL 2006 Sala giochi Iragazzi e l'Oylimpiade Un'occasione da non perdere Quasi tutti i miei compagni partecipano ai corsi organizzati dalla Provincia in vista delle Olimpiadi, molti fanno parte della squadra dei volontari e io sono iscritto ai Ragazzi del 2006. Nella nostra scuola l'evento è molto atteso e sentito: sarà entusiasmante partecipare alla realizzazione di un evento così complesso, capirne i meccanismi. Credo sia ima delle poche occasioni in cui avremmo la possibilità di conoscere un mondo completamente diverso, un'altra vita e un'altra dimensione. Spero che l'idea di chiudere le scuole per il periodo dei Giochi - e anticipare l'inizio ai primi di settembre - diventi realtà, così cbe tutti abbiano la possibilità di partecipare, anche se potrebbe essere un problema per obi, come noi studenti dell'alberghiero, facciamo le stagioni (cbe finiscono a metà settembre). Samuel Acccmo, 17 anni Istituto Alberghiero Federico Albert, Lanzo Ma non interrompiamo le lezioni Sono molto ernioso di vedere se Torino riuscirà a cogliere la possibilità di un evento di questa portata, se sarà in grado si approfittare della forte risonanza mediatica e della spinta turistica cbe le Olimpiadi porteranno. Siamo una città in trasformazione, i Giochi Invernali potrebbero essere un spinta e un trampolino di lancio per ima riconversione positiva, un impulso alla valorizzazione delle sue innumerevoli risorse, forse ancora poco sfruttate. Per non parlare delle infrastrutture che si stanno costruendo: penso valga la pena pazientare un po' per i disagi e i cantieri e valutare anche a Olimpiadi finite - quello che rimane. Intanto avremmo la metropolitana e vari spazi polifunzionali per concerti e eventi culturali. Chiudere le scuole? Forse alcuni istituti daranno permessi speciali per i volontari coinvolti, ma credo che sarebbe meglio che le scuole continuassero con la normale didattica, altrimenti dovremmo chiùdere le scuole anche per le partite di Champicns League... Amedeo Della Croce Di Loyola 18 anni. San Giuseppe Un grande progetto deve coinvolgere tutti La città si muove verso le Olimpiadi, non c'è dubbio, e non solo per i quasi seicento cantieri che lo sottolineano: i Giochi saranno un vero trampolino di lancio per una riconversione reale, magari Torino potrebbe essere finalmente pensata come città d'arte e di turismo. Per quindici giorni saremo sotto gli occhi del mondo: turisti, sportivi, giornalisti vedranno chi siamo e che cosa possiamo offrire, dobbiamo solo essere in grado di gestire bene questa occasione. L'idea di chiudere le scuole mi sembra buona per due motivi: innanzitutto credo sia importante dare un segnale, fare capire die le Olimpiadi toccano tutta la città, studenti compresi, che tutti si stanno impegnando nella riuscita di un progetto; inoltre credo che la chiusura delle scuole potrebbe decongestionare la viabilità e rendere più fluidi gli spostamenti. Poi, come non rendersi conto che t partecipare ad un evento del genere e didatticamente impor¬ tantissimo? E' un'occasione unica per conoscere realmente lo spirito olimpico, la serietà sportiva fine a se sessa. Giacomo Donadio 18 anni, Galileo Ferraris, Torino Un volontariato di sapore diverso Mi piace molto questa idea dei ragazzi impegnati per la riuscita delle Olimpiadi: è bella questa dimensione inedita e un po' diversa dal solito del volontariato. La cosa che mi attira di più è proprio quello di partecipare a gruppi che servono a qualcosa, che danno una mano alla realizzazione di un. progetto. A me delle gare e degli sport invernali non interessa niente, sono incuriosita, piuttosto, l'aspetto che riguarda il turismo, la ricettività degli atleti, la dimensione intemazionale. Le Olimpiadi sono un'esperienza davvero importante: la città e la provincia si metteranno in gioco, saremo messi alla prova e sotto gh occhi di tutto il mondo. Non credo sia ima buona idea, invece, chiudere la scuola in quel periodo, mi sembra un'imposizione. Magari non interessano a tutti... Elena Esposito 16 anni Istituto Alberghiero Federico Albert, Lanzo E se fosse soltanto una bolla di sapone? Tutti i miei amici sono super sportivi: per loro le Olimpiadi sono un evento straordinario e atteso con ansia. Io non vado pazza per gh sport invernali, quindi dalle Olimpiadi non mi aspetto granché, se non uno scossone a questa città, che mi sembra tendere all'immobilità e alla poca iniziativa. Speriamo che essere sotto i riflettori stimoli gli amministratori, e non solo, a cambiare e a rinnovarsi. Penso che la chiusura per i giochi sia un po' una fregatura: verrà anticipato il rientro, proprio quando di solito io vado al mare... Cristina Marini, 17 anni Istituto Tecnico Biologico Santorre di Santarosa, Torino A me della montagna non importa nulla Gh sport mi piacciono molto, tranne quelli invernali, dal momento che odio la montagna e la neve... Va da sé che quest'idea di anticipare l'apertura delle scuole ai primi di settembre per permettere di seguire le Olimpiadi non é che mi faccia impazzire. Non riesco a prevedere se l'evento sarà un vero trampolino per la città: potrebbe essere soltanto una gran bolla di sapone che ci lascia come prima, soltanto con un sacco di infrastrutture inutili. Bianca Scavino, 17 anni Liceo Scientifico Volta Torino Il vero assurdo è il prezzo dei biglietti Volevo andare a comprare i bighetti per le dodici gare di pattinaggio artistico di figura: costano più di mille euro. Come se non bastasse sul modulo di prenotazione devi indicare ima seconda preferenza: se non ci sono posti nelle gare che hai prenotato ti tocca seguire qualcos'altro. Mi sembra assurdo... Uno studente di Torino sarà costretto a guardarsi in tv le gare che si svolgono a pochi metri da casa sua. Suvvia, ci siamo sopportati cantieri e disagi per anni e non meritiamo neanche uno sconto? Quindi, chiusura anticipata o no delle scuole, a meno di non fare il volontario nel gruppo dei Ragazzi del 2006, le Olimpiadi non potremmo guardarle lo stesso. Clarissa Camusso, 17 anni Istituto Tecnico Biologico Santorre di Santarosa, Torino

Persone citate: Amedeo Della Croce, Bianca Scavino, Clarissa Camusso, Elena Esposito, Galileo Ferraris, Giacomo Donadio, Santarosa

Luoghi citati: Lanzo, Torino