In Toscana primo sì Porte aperte ai saperi dell'Islam

In Toscana primo sì Porte aperte ai saperi dell'Islam A COLLE VAL D'ELSA UN CENTRO CULTURALE RICONOSCIUTO DAL COMUNE In Toscana primo sì Porte aperte ai saperi dell'Islam La decisione dopo tre anni di polemiche e le proteste della Lega Il sindaco: «Sarà una grande occasione di scambio multiculturale» L'imam: «Così dimostriamo la nostra volontà di integrarci in Italia» COLLE DI VAL D'ELSA (Siena) «Sarà una grande occasione di crescita», ha detto il sindaco, Paolo Brogioni. «Sarà l'ulteriore dimostrazione della nostra volontà di integrarci con questa società», ha detto l'imam Feras Jabareen. E poi le firme, sotto un protocollo d'intesa che vede due comunità in cerca di fusione: quella italiana e quella islamica, contro ogni spaccatura, terrorismo, violenza, incomprensione. È il primo accordo tra un'amministrazione comunale italiana e una comunità musulmana: consentirà la nascita e la gestione condivisa di un nuovo centro culturale islamico nella cittadina toscana, destinato ad attività culturali e religiose. Il caso di Colle di Val d'Elsa, in provincia idi: Siena, ha già occupato le pagine dei giornali, fin dall'ottobre 2001, quando al Comune fu richiesta, da parte della comunità islamica, un'area dove creare un centro culturale. Subito si parlò di intervento economico, di finanziamento da parte delle casse pubbliche italiane al progetto. Divampò una polemica forte, violenta, con l'opposizione di centrodestra all'attacco della giunta dell'Ulivo. Poi, nel 2004, si arriva ai passi per perfezionare l'accordo e lo scontro cresce, tanto che per le amministrative compare una lista civica che basa tutta la campagna sull'opposizione al progetto, mentre ancora in novembre - la Lega Nord organizza manifestazioni di protesta. A dare eco nazionale interviene anche la firma di Oriana Fallaci, giornalista e scrittrice (tra i suoi titoli più noti «La Rabbia e l'Orgoglio») che si esprime con durezza. La risposta del sindaco fu semplice : «Ho personalmente invitato la signora a visitare la nostra città per qconfrontarci su questa specifica realtà di integrazione». Ieri, le firme. Con il sindaco Brogione e l'imam Jabareen c'erano il presidente della Regione Toscana, Claudio Martini, quello della Provincia di Siena, Fabio Ceccherini, i parlamentari Rosy Bindi e Fabrizio Vigni. Il documento predispone la nascita di un comitato scientifico di garanzie, composto da otto persone (per metà indicate dall'amministrazione comunale e per metà dall'associazione musulmana) con il compito di concordare il programma delle attività del centro. Con uno scopo preponderante: il dialogo multiculturale e multietnico. Ha detto ieri il sindaco: «Sarà una grande palestra di scambio multiculturale per la comunità nel rispetto di quei valori di solidarietà e tolleranza verso il diverso, che da sempre ci contraddistinguono». E Jabareen (che già aveva accettato l'obbligo della lingua italiana al di fuori dei luoghi di culto) aggiun¬ ge : «Noi voghamo unirci e condividere la vita con tutte le etnie presenti a Colle che sono unite dalla stessa religione, quella musulmana, ma anche dalla lingua italiana, quale strumento comune di unità, dialogo e confronto». E ancora: «Noi oggi rappresentiamo un esempio di come la tolleranza e l'integrazione pacifica possano nel nostro Paese essere non solo possibili, ma in corso d'opera: la nostra comunità di circa 1500 persone vive, lavora e si intreccia alla compagine sociale con estrema serenità. Tante sono le coppie miste». E Paolo Brogioni: «La convivenza pacifica fra popoli e culture diverse può esistere solo attraverso il dialogo, non con la violenza o la repressione». Il presidente della Regione, Claudio Martini, ha riflettuto sui nove articoli del protocollo: «Tutte le volte che si sceglie la via del dialogo multiculturale, multireligioso, si fanno passi avanti: il meglio della cultura di ognuno può aiutare la convivenza pacifica e far fare un passo avanti a tutti». Passo avanti che, nelle intenzioni dei firmatari, dev'essere concreto e non soltanto una dichiarazione d'intenti. Sono previste attività di volontariato e promozione sociale. Il segretario deU'Ucoii, Hamza Roberto Piccardo, vede in ernesta firma l'arrivo di un «cammino iniziato nel 19990». Ma è il clima che si respira, a due passi dal banchetto della Lega, a raccontarla lunga, come il presepe all'ingresso del Palazzo Comunale. E l'imam, uscendo, ribadisce: «E' una giornata storica per noi che da molti anni siamo orgogliosi di dirci italiani d'adozione. E' un patto che stipuliamo per dimostrare come è possibile arrivare a un mondo migliore, di serena convivenza», [r.cri.] A Colle Val d'Elsa aprirà un centro per la cultura e la religione islamica ufficialmente riconosciuto dal Comune

Luoghi citati: Colle Val D'elsa, Italia, Siena, Toscana