Tre libri tra acqua e terra per capire il mondo di Pi. Bla.

Tre libri tra acqua e terra per capire il mondo | SCAFFALE Tre libri tra acqua e terra per capire il mondo L'AFFARE DELLE BOLLICINE VISTO DA GIUSEPPE ALTAMORE, LA GEOLOGIA DI TOZZI, LE COSTE DEL MEDITERRANEO L 2003 è stato, per decisione delle Nazioni Unite, l'Anno Intemazionale dell'Acqua. Ottima cosa. Se non altro il groviglio di drammi e di interessi intorno a questa risorsa fondamentale oggi è più conosciuto. Ma i problemi sono tutti lì, come prima. A cominciare da quelli del nostro paese, che acqua ne ha tanta ma non abbastanza. Giuseppe Altamore ce ne parla con estrema chiarezza nel suo ultimo libro «I predoni dell'acqua» (ed. San Paolo, 189 pagine, 12 euro), che segue di un anno «Qualcuno vuol darcela a bere», dove già si parlava di acque minerali e della insana passione che per esse manifesta la maggioranza degh itahani. L'acqua, ci ricorda Altamore fin dalle prime righe, è un affare che nel mondo vale 400 miliardi di dollari, cifra paragonabile al mercato del petroho é da leggere ricordando che quasi due miliardi di persone (una su tre) non dispongono di acqua pulita in quantità sufficiente e che le risorse esistenti sono minacciate dalla desertificazione, dalla salinizzazione, dagh inquinamenti, dagli sprechi e da potenti multinazionali degh acquedotti e delle acque da tavola. Quanto all'Italia, l'acqua dei nostri rubinetti mediamente è buona e ad un prezzo equo, ma gh itahani sembrano fidarsi soltanto di quella in bottigha: ne beviamo 182 litri prò capite all'anno con ima spesa annua di 260 euro per famiglia; non contenti, sprechiamo quella del rubinetto, consumandone 980 metri cubi all'anno, ciò che ci mette al primo posto in Europa e al terzo nel mondo. Dall'acqua alla terra (e alla Terra). Mario Tozzi ha appena pubblicato da Rizzoli/Rai-Eri «Gaia. Viaggio nel cuore del¬ l'Italia» (316 pagine, 17,50 euro). Il libro nasce solo in parte dal programma che Tozzi, dirigente di ricerca al CNR-Igag, cura per Raitre. In realtà è una lettura del nostro territorio fatta con l'occhio del geologo, dalle saline pughesi alle grotte carsiche, dal petroho scoperto nel sottosuolo lucano ai megaliti di Vibo Valentia, per approdare poi ai mah storici della penisola, in buona parte propiziati dall'imprevidenza umana: alluvioni, frane, eruzioni vulcaniche, terremoti. Senza dimenticare un primato: grazie al conte Ginori, a Larderello, nel 1904, siamo stati pionieri nel ricavare energia elettrica dal vapore del sottosuolo. Dopo due libri utili, chiudiamo segnalando un libro bello. «Coste del Mediterraneo nel- Mario Tozzi, collaboratore di «Tuttoscienze» e autore di «Gaia» su Raitre, ha appena pubblicato un libro dedicato ad aspètti e problemi geologici del suolo italiano la cartografia europea» di Paola Presciuttini, edito da Friuli SVerlucca » (180 pagine in grande formato, 300 illustrazioni, 90 euro). Riproduce in splendide tavole le mappe delle coste tra Europa ed Africa dal 1500 al 1900. La Presciuttini, in servizio alla biblioteca dell'Istituto Idrografico della Marina a Genova, ha corredato le tavole di minuziose informazioni storiche. Un'opera forse non da leggere ma da guardare e consultare, ricordando che proprio su queste còste sono fiorite tutte le civiltà di cui siamo figli. [pi. bla.]

Persone citate: Altamore, Dall', Giuseppe Altamore, Mario Tozzi, Paola Presciuttini, Presciuttini, Tozzi

Luoghi citati: Africa, Europa, Friuli, Genova, Italia, San Paolo, Vibo Valentia