La protesta dei forestali paralizza la Calabria

La protesta dei forestali paralizza la Calabria CONTRO I TAGLI DELLA FINANZIARIA La protesta dei forestali paralizza la Calabria Bloccati autostrada, aeroporto e stazioni. Mancano 160 milioni di euro Rocco Valenti CATANZARO Nel dibattito politico sulla Finanziaria si è inserita, come una spina, la vertenza degli 11 mila lavoratori forestali calabresi, che vedono a rischio la stabilizzazione del loro posto di lavoro frutto dell'accordo dei mesi scorsi tra Regione e organizzazioni sindacali. La vertenza è esplosa ieri, con blocchi stradali e ferroviari che hanno paralizzato tutta la regione, ma la clamorosa azione di protesta, sottolineano i sindacati, era nell'aria già da settimane, da quando, cioè, s'era capito'che in Finanziaria non erano ancora assicurati i 160 milioni necessari, assieme ai 77 milioni della Regione, per garantire gli stipendi ai forestali. È stata, bloccata in due punti l'autostrada SalernoReggio Calabria (a Cosenza e a Villa San Giovanni), poi liberata in serata ma da stamane nuovamente occupata. Paralizzata la stazione ferroviaria di Lamezia Terme, la più importante della regione. Bloccati per diverse ore lo scalo aereo lametino, i traghetti per la Sicilia, la statale 106, a Crotone. Una protesta diffusa, come lo è la presenza dei forestali in Calabria. Una presenza, la loro, fondamentale, come sostengono le organizzazioni sindacali e la stessa Regione, per via degli importanti compiti a loro affidati (sistemazione idrogeo¬ logica del territorio, servizio di prevenzione incendio, rimboschimento, sistemazione degli argini) o un baluardo di assistenzialismo puro, come ha detto, in buona sostanza, ieri Luigino Vascon, capogruppo della Lega in commissione Agricoltura alla Camera («La Lega Nord ha l'onore e l'onere di fermare l'assistenzialismo clientelare che a volte fa capolino anche in alcuni esponenti della maggioranza»). Dai vertici regionali e provinciali di Cgil, Cisl e Uil, da numerosissimi sindaci, dallo stesso assessore regionale alla Forestazione, Dionisio Gallo gli strali a chi pensi solo per un attimo all'assistenzialismo sono inequivocabili: «da tem- pò i forestali sono impiegati produttivamente per la regione e assicurano un'opera insostituibile per prevenire parte degli effetti deleteri che le calamità naturali hanno su un territorio come quello calabrese. E unanime è il coro contro l'irresponsabilità del Governo» nel non aver assicurato la copertura finanziaria necessaria per dare attuazione alla stabilizzazione di tutti' gli 11.000 forestali. Calabria paralizzata, dunque. Bloccate l'autostrada e la statale ionica, la regione è stata sostanzialmente isolata. Disagi inimmaginabili (per i quali i sindacati confederali hanno chiesto scusa ai cittadini insieme all'invito a com¬ prendere le ragioni della protesta contro una «manovra devastante per la Calabria») e qualche episodio isolato di tensione. Come quello vissuto a Crotone, dove un giovane ha forzato il blocco dei manifestanti e ha investito con la sua auto tre persone (uno è un poliziotto). I tre sono finiti in ospedale (per fortuna senza gravi conseguenze), lui è stato arrestato. Scintille anche alla stazione ferroviaria di Lamezia (una cinquantina i treni soppressi), tra viaggiatori in attesa da ore e i forestali che mantenevano uno dei presidi. Il presidente della Regione, Giuseppe Chiaravalloti, si è detto pronto a dimettersi se non verrà risolta la vertenza dei forestali (per la quale, peraltro, non ha nascosto ottimismo sulla scorta delle rassicurazioni avute da ambienti romani), augurandosi che prima di lui lo facciano i leader sindacali «che hanno creato tutto questo caos». Sostegno ai lavoratori, dunque, da tutti i partiti. Il ministro Maurizio Gasparri si è detto convinto che il Governo debba trovare una soluzione «per accogliere le legittime richieste degli 11.000 operai idraulicoforestali» e ha annunciato che chiederà un incontro ad hoc col ministro dell'Economia. Ieri sera, sotto una pioggia battente, molti dei blocchi stradali erano ancora in atto, in attesa dei «segnali positivi da Roma». A Crotone un giovane ha forzato il sit-in dei manifestanti investendo con la sua auto tre persone Il ragazzo.è stato subito arrestato Scontri anche a Lamezia Terme

Persone citate: Dionisio Gallo, Giuseppe Chiaravalloti, Luigino Vascon, Maurizio Gasparri, Rocco Valenti