Kiev, torna il giallo del veleno

Kiev, torna il giallo del veleno NUOVE RIVELAZIONI, SMENTITE E INSINUAZIONI Kiev, torna il giallo del veleno Il male misterioso che ha deturpato Yushenko AnnaZafesova MOSCA Era il più bel polìtico dell' Ucraina, ora non sì riesce a guardarlo senza rabbrividire. Un complotto per distruggere la sua immagine, un tentativo di omicidio nello stile del Kgb o qualcosa di ancora più misterioso? I foruncoli e le pustole sulla faccia dì Viktor Yushenko tornano ad essere l'argomento principale dell'interminabile campagna elettorale ucraina. Lo stesso candidato alla Presidenza è convinto dì essere stato avvelenato, e mentre sul suo volto gonfio e poroso appaiono inquietanti macchie nere promette dì rivelare chi e come l'ha trasformato da principe in mostro. E il suo medico Nikolaj Korpan della clinica privata austriaca Rudolfinerhaus alla domanda del «Times» se davvero qualcuno voleva uccidere Yushenko ha risposto: «Sì, certo». Il dottore è convinto che il suo paziente sia stato avvelenato da una tossina di origine biologica o chimica: «Oggi non abbiamo dubbi, è proprio questa sostanza la causa della malattia e gli è stata somministrata da qualcuno a scopi precisi». Secondo Korpan, per avere la certezza definitiva e rivelare il pome del veleno che è stato probabilmente introdotto nell'organismo del candidato alla Presidenza con un'iniezione, con il cibo o con l'acqua, con "qualche metodo molto semplice che permette di colpire intenzionalmente una persona precisa" - basterebbe che Yushenko si sottoponesse a un ultimo test. Ma il primario di Rudolfinerhaus Michael Zimpfer un paio d'ore dopo ha smentito il suo collega: «Non escludiamo l'avvelenamento, ma per ora non abbiamo prove, sarebbe come parlare di omicidio senza ave¬ re il cadavere». Un giallo che fa ricordare le più terribili pagine della storia del Kgb: il leader dell'opposizione ucraina è caduto vittima di una strana malattia il 6 settembre scorso, per sospetta coincidenza il giorno dopo essere stato a una cena confidenziale con uomini dei servizi segreti idi Kiev. Altri quattro giorni dopo Yushenko viene ricoverato a Vienna in condizioni gravi: accusa forti dolori al ventre, ha infiammazioni cutanee sul volto e sul torace. Gli esami mostrano gonfiori al pancreas, al fegato e all'intestino, ulcere in tutto l'apparato digerente. I medici rimangono perplessi, i sintomi sono strani, l'origine della malattia non è chiara. Nonostante i loro consigli, Yushenko abbandona la clinica per continuare la campagna elettorale, ma due settimane dopo viene di nuovo ricovera- to: è tormentato da atroci mal di schiena e il suo volto è orrendamente deturpato. E' costretto a portare avanti la maratona elettorale con un catetere attraverso il quale gli vengono somministrati in continuazione antidolorifici, la sua faccia semiparalizzata diventa sempre più mostruosa giorno,d9pogiomq,r,v,r, L'opposizione denuncia subito un avvelenamento a opera dei servizi segreti ucraini o addirittura russi. Del resto, Leonid Kuchma era già stato al centro di uno scandalo per omicidio politico, la decapitazione del giornalista indipendente Gheorghij Gongadze, che rimane uno dei più oscuri misteri di Kiev. Ma una commissione d'inchiesta parlamentare non trova conferma del complotto. Dalla squadra avversaria di Viktor Yanukovic arrivano velenose insinuazioni su un'indigestione di sushi e tipico lardo ucraino innaffiati con troppo cognac, mentre la versione ufficiale dei magistrati è un herpes particolarmente virulento. A Kiev circola anche la voce che Jushenko sia affetto da lebbra, e i media filogovemativi fanno capire ai suoi sostenitori che abbracciando e baciando il loro leader si corrono gravi rischi di diventare come lui,. Altre malalingue affermano invece che il candidato dell'opposizione avesse voluto farsi ancora più bello con il botulino o con un lifting, e che la sua vanità è stata punita da una reazione allergica che l'ha deturpato. Viktor Pinchuk, genero del presidente Kuchma e uno degli uomini più potenti del Paese, è ancora più perfido: sostiene che Yushenko è davvero convinto di essere stato avvelenato, ma a deturpare la sua faccia sono stati gli stessi uomini dell'opposizione per montare l'accusa di avvelenamento. Su alcuni siti Internet è circolata anche una registrazione di una telefonata del dottor Korpan con un certo Vitalik che gli promette soldi in cambio dell'avallo della tesi dell'attentato. Ma è difficile dimenticare i laboratori di veleni del Kgb e l'ombrello-siringa con il quale a Londra una capsula di ricino venne iniettata nella coscia dello scrittore bulgaro Markov. Il tossicologo britannico John Henry è convinto che Yushenko soffra di cloracne, un effetto collaterale di avvelenamento da diossina. Altri studiosi occidentali parlano di un veleno ancora sconosciuto. Korpan è convinto che Yushenko riuscirà a ristabilirsi completamente. Ma per Kiev girano voci secondo le quah l'effetto dellamisteriosa tossina non si è fermato alla faccia di Yushenko, che soffi^idi dolori così atrocijda non riuscire a reprimere le urla, e gli sono rimasti appena tre mesi di vita. Per i suoi avversari è un'indigestione di sushi, lardo e cognac o un intervento estetico mal riuscito. I magistrati parlano di un herpes Circola una voce: «E' lebbra, i sostenitori che lo abbracciano rischiano il contagio» Un medico della clinica austriaca in cui il leader dell'opposizione è stato ricoverato durante la campagna elettorale, il giorno dopo una cena con uomini dei servizi segreti: «Ne siamo certi, hanno tentato di assassinarlo con una tossina». Passano due ore e il suo primario lo contraddice: «Non abbiamo prove» Viktor Yushenko prima della misteriosa malattia che gli ha deturpato il volto e come è ora

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