« A Guantanamo si tortura» di Paolo Mastrolilli
« A Guantanamo si tortura» GLI USA: i DETENUTI TRATTATI IN MANIERA UMANA « A Guantanamo si tortura» Rapporto choc della Croce Rossa sui prigionieri Paolo Mastrolilli NEW YORK Coercizione psicologica e fisica «equivalente alla tortura». E' pesante l'accusa contenuta nel rapporto della Croce Rossa Internazionale sul trattamento dei prigionieri I a Guantanamo, pubblicato ieri dal New York Times. La Casa Bianca e il Pentagono hanno smentito abusi contro i detenuti, ma hanno indirettamente confermato le critiche dell'organizzazione umanitaria di Ginevra, dicendo che non concordano con le sue conclusioni. Guantanamo è la base americana sull'isola di Cuba, dove dall'inizio del 2002 gli americani hanno rinchiuso i nemici catturati in Afghanistan. Questi uomini, in larga parte talebani e membri di al Qaeda, sono stati definiti combattenti illegali, e quindi privati delle protezioni previste dalla Convenzione di Ginevra per i prigionieri di guerra. La Croce Rossa Internazionale, pero, ha avuto il permesso di verificare le loro condizioni, e un'ispezione avvenuta nel giugno scorso ha prodotto il rapporto negativo pubblicato dal New York Times. Il documento dice di aver scoperto un sistema per piegare la volontà dei circa 550 detenuti, attraverso «atti umilianti», reclusione in isolamento, temperature estreme, uso di posizioni forzate. Tale apparato, che ha il proposito dichiarato di produrre informazioni di intelligence, non può essere considerato altro che «un sistema intenzionale di trattamento crudele, inusuale e degradante, e una forma di tortura». Il rapporto denuncia anche «alcuni pestaggi», e accusa il personale sanitario di aver partecipato alla pianificazione degli interrogatori, «in flagrante violazione dell'etica medica». Secondo la Croce Rossa a Guantanamo esiste un gruppo chiamato «Behavioral Science Consultation Team», composto da psicologi e psichiatri. Questi specialisti raccolgono informazioni sulla salute mentale e i punti deboli dei prigionieri, e poi le passano agli uomini dell'intelligence che conducono gli interrogatori. Il documento rivela che già nel gennaio del 2003 la Croce Rossa aveva denunciato la «tortura psicologica» nella base cubana, ma da allora in poi la situazione e peggiorata, perché i redattori del nuovo dossier hanno scoperto l'uso di metodi «più raffinati e repressivi». I rapporti della Croce Rossa sono riservati e vengono consegnati solo al governo che detiene i prigionieri ispezionati, perciò la portavoce Antonella Notari ha rifiutato di confermare o smentire l'autenticità delle rivelazioni del New York Times. Nello stesso tempo, però, ha ammesso che «noi abbiamo già denunciato, pubblicamente, l'esistenza di problemi significativi riguardo le condizioni e il trattamento dei prigionieri a Guantanamo. Questi problemi non sono ancora stati affrontati dalle autorità degli Stati Uniti» La Notari ha rivelato che lo stesso presidente della Croce Rossa Internazionale, Jakob Kellenberger, dovrebbe andare presto a Washington per discutere il proble¬ ma. Il portavoce della Casa Bianca, Scott McClellan, ha risposto che «quando la Croce Rossa solleva una questione, noi cerchiamo di affrontarla». Poi, però, ha smentito qualsiasi violazione: «I detenuti a Guantanamo sono trattati in maniera umana. Noi siamo fortemente in disaccordo con qualunque interpretazione che suggerisca comportamenti diversi da quelli prescritti dal presidente». Ancora più netto il portavoce del Pentagono, Lawrence Di Rita: «La Croce Rossa ha fatto sapere cosa pensa. E' il suo punto di vista, ma noi non concordiamo». rtura» i prigionieri L'AVANA Guantanamo "CNWkB- A Base navale americana il 2 secchi igenici Base in cemento Guantamo, le celle all'aria aperta Temperatura media giornaliera 29°C Materasso 2 cm di spessore 2 teli 1 per il bagno 1 per la preghiera Un prigioniero nella base di Guantanamo
Persone citate: Antonella Notari, Jakob Kellenberger, Lawrence Di Rita, Notari, Scott Mcclellan
Luoghi citati: Afghanistan, Cuba, Ginevra, Guantanamo, L'avana, New York, Stati Uniti, Washington
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