I tecnici del Tesoro: vantaggi Irpef al 40% dei cittadini di Alessandro Barbera

I tecnici del Tesoro: vantaggi Irpef al 40% dei cittadini LA RELAZIONE DEL DIPARTIMENTO FISCALE SULLA NUOVA RIFORMA INVIATA IERI IN SENATO. LA MAGGIORANZA: BASTA POLEMICHE INUTILI I tecnici del Tesoro: vantaggi Irpef al 40% dei cittadini L'opposizione parla di «truffa». Il ministero precisa: la gran parte è già esente Alessandro Barbera ROMA nii-iMm r.r,„t,-;u.,„„t; ,n„„; Quattro contribuenti su dieci La relazione tecnica del Tesoro sulla riforma fiscale ha riacceso la polemica dentro e fuori la maggioranza su quanti effettivamente beneficeranno dei sei miliardi di sgravi previsti dal maxiemendamento presentato in Senato. Il dipartimento delle politiche fiscali li ha calcolati in circa 15,6 milioni, che potranno contare su risparmi medi di 369 euro. Tutti gli altri non avranno «modifiche di prelievo» salvo un piccolo drappello di sfortunati - circa 13 mila che (ma solo sulla carta) avranno un aggravio di 50 euro all'anno. La simulazione non ha aggiunto novità sostanziali rispetto ai dati già diffusi, ma nel quantificare il numero assoluto dei beneficiari e il risparmio medio la relazione ha comunque alimentato nuovi dubbi sulla reale portata dei tagli. Proprio nelle ore in cui i sindacati marciavano contro la riforma fiscale e la Finanziaria. Nel pomeriggio, nel tentativo di spegnere i fuochi, è arrivata una precisazione del Tesoro. Una nota sollecitata in una telefonata dalla Spagna, dove Berlusconi, un po' sorpreso, stava incontrando il premier Zapatero. «Spiegate quella tabella», avrebbe detto il premier a Siniscalco. E così è stato: la maggior parte di coloro «che non avranno riduzioni di imposta - 13,2 milioni di persone - sono sogget¬ ti già del tutto esenti», vale a dire coloro che rientrano nella cosiddetta "no tax area". «Sarebbe dunque impossibile avvantaggiarli con riduzioni di aliquote». Anzi, «il secondo modulo della riforma fa aumentare di 280 mila unità il numero dei totalmente esenti». Il Tesoro rassicura inoltre i pochi sfortunati colpiti dal nuovo cuneo fiscale: «nessun aggravio», grazie alla cosiddetta «clausola di salvaguardia». Gli uomini di Siniscalco - che in sostanza confermano i numeri della rela- zione che deve accompagnare l'emendamento presentato in Senato - sottolineano però che il primo modulo di riforma fiscale (quello varato nel 2002) «ha favorito il 74,7% di tutti i soggetti». La precisazione di Via XX Settembre non ha convinto per niente l'opposizione che, pur non avendo trovato ancora un i~ „..i j; .„ Settembre non ha convinto per niente l'opposizione che, pur non avendo trovato ancora un accordo sul tipo di proposta alternativa, annuncia emendamenti. Una «triplice truffa», denuncia Laura Pennacchi dei Ds. «Primo, perchè il 60% dei contribuenti non riceverà nulla. Secondo, perchè il 20% dei beneficiari sono i super ricchi a cui andrà il 65% degli sgravi. Terzo, perchè i problemi strutturali del Paese rimangono irrisolti». Questa volta il malumore per i numeri della relazione tecnica si sono fatti sentire anche all'interno della maggioranza, soprattutto fra i deputati più ostili ai tecnici del Tesoro. Nel mirino anche questa volta Siniscalco e - benché i suoi uffici non abbiano prodotto che la parte del documento relativo alle coperture - il Ragioniere generale Vittorio Grilli. In serata, fra i malumori di qualche deputato in Transatlantico, c'è stato anche chi ha cercato di spegnere «l'inutile polemica». «Al di là dei numeri, questa è una riforma fiscale che forse non darà moltissimo a tutti, ma qualcosa a qualcuno e abbastanza a molti», ha detto il sottosegretario Vegas, che pure nel pomeriggio si era lasciato scap¬ pare con i saranno sbaj della relazioi fi—„;„ t pare con i giornalisti un «si saranno sbagliati» a proposito della relazione. Sulla stessa linea Giorgio La Malfa: «Deploro questo brutto modo di buttare tutto in politica, persino i conti che spettano ai tecnici». Nelle stesse ore, di fronte alla Commissione Affari Sociali, si consumava intanto un'altra polemica. Oggetto del contendere questa volta gli sgravi a favore dei «non autosufficienti». Siniscalco, presentando i vantaggi che la riforma prevede a loro favore, li ha quantificati in circa 250mila. «Il ministro è impreparato sono ben due milioni», gli ha risposto duramente l'opposizione. ««C'è un testo di legge già votato a larghissima maggioranza che istituisce un fondo: il governo adesso ci deve dire se intende finanziarlo o meno». Il sottosegretario al Welfare Sestini ha poi corretto i numeri di Siniscalco: «In Italia esistono due milioni di disabili, ma non sono tutti non autosufficienti. Ci sono anche i portatori di handicap più lievi, che sono autonomi, spesso con un lavoro. I non autosufficienti in senso stretto sono circa seicentomila, se cioè considerariamo coloro che percepiscono l'indennità di accompagnamento». .... \nnn S h mi inni Sono 15,6 milioni le persone che a partire dal 2005 risparmieranno in media 369 euro di versamenti d'imposta Via XX Settembre: impossibile avvantaggiare ulteriormente chi rientra nella «no-taxarea» che col secondo modulo sono 280 mila in più MBBBMBBBHBBBBfjT>Tl''! -3 TH j fJFWlI -j BT^IlflTf JlTJBI^ HHBBBBHBB ^^^I^^^^^I^^I^^^^^^^^W^WI^^^^^^w^^^^^^^^mfK^^^^^^K^^ i ..»«.ik,..h«i .1 >a>..j. 4.11. ^(.._. c.i. contribuenti interessati al secondo modulo della riforma fiscale secondo la Relazione Tecnica all'emendamento del governo Contribuenti per i quali «non si manifestano modifiche di prelievo». Di questi, il 60% (13,2 milioni) è già del tutto esente da imposta Contribuenti favoriti. Risparmio medio pro-capite di 369 euro 0,63% Contribuenti sfavoriti. Pagherebbero mèdiamente 50 euro in più. Tuttavia, per effetto della clausola di salvaguardia, nessuno avrà aggravi di imposta Hanno beneficiato del primo modulo della riforma (2003) 28,6 milioni 74,7%

Persone citate: Berlusconi, Giorgio La Malfa, Laura Pennacchi, Sestini, Siniscalco, Vegas, Vittorio Grilli, Zapatero

Luoghi citati: Italia, Roma, Spagna