Il Grande Fratello studia la Costituzione europea di Gian Antonio Orighi

Il Grande Fratello studia la Costituzione europea IN SPAGNA NEL «REALITY SHOW» ENTRA LA POLITICA Il Grande Fratello studia la Costituzione europea I concorrenti devono studiare e spiegare il nuovo Trattato: il governo teme un'altissima astensione ne referendum de prossimo febbraio Gian Antonio Orighi P/IADRID Persino George Orwell, il padre del «Big Brother» descritto nel suo celeberrimo «1984», ci rimarrebbe di stucco: il governo socialista del premier José Luis Rodriguez Zapatero ha dato il via libera alla divulgazione della nuova Costituzione Europea usando proprio il fortunatissimo reality show «El Gran Hermano», il «Grande Fratello» in salsa spagnola. Da giovedi scorso e fino al prossimo 2 dicembre, infatti, i concorrenti del popolare reality show dovranno non solo studiarsi la Magna Carta della Uè, ma anche spiegarla a un'ospite polacca. La ragione dell'iniziativa? Il grande successo di pubblico registrato dal programma trasmesso da «Tele 5» (al 520Zo di proprietà del gruppo Mediaset), che giovedi scorso ha raggiunto i 5 milioni 405 mila spettatori, con uno sharedel32,3"Zo. La storica decisione - è infatti la prima in cui un «reality show» entra direttamente in politica - è nata da un casuale incontro, in un appuntamento mondano, tra due protagoniste della vita politica e sociale: la potentissima (ed iper-femminista) vicepremier e ministra del- la Presidenza, Maria Fernandéz de la Vega Sanz, e la prestigiosa giornalista che conduce la sesta edizione dello show, Mercedes Mila. La seriosa «numero due» del governo Zapatero, un ex magistrato di 55 anni, aveva spiegato alla presentatrice le difficoltà che l'esecutivo sta incontrando per far conoscere spirito e contenuti del Trattato firmato a Roma un mese fa. Problema grave, se si tiene conto che gli spagnoli saranno chiamati a ratificarlo con un referendum il prossimo 20 febbraio. La preoccupazione dell'esecutivo è stata accentuata dal sondaggio pubblicato nello scorso ottobre da «El Mundo». Il quotidiano liberal evidenziava come la grande incognita della consultazione popolare non sarà il risultato de le urne scontato perché voteranno per il «si» tanto i socialisti quanto i popolari(l'810Zo dell'elettorato) ma l'astensione, che si preannuncia altissima. I numeri sono davvero allarmanti: il 360Zo si dice favorevole alla Costituzione Uè e solo il 3,2"A, contra- rio; ma il 12,40Zo non intende andare a votare e ben il 42,6nZo dichiara che il referendum non interessa e che ne ignora i contenuti. Le previsioni dei due maggiori partiti danno come «ottima» una partecipazione del 400Zo, 5 punti meno del 45,20Zo registrato nelle europee del passato giugno. Ed ecco che la Mila ha avuto l'idea: perché non usare il suo concorso, il cui pubblico è costituito in larghissima parte da giovani, per divulgare la Magna Carta? «Alla vicepremier la proposta è parsa geniale - riferisce il quotidiano progressista El Periodico de Catalunya -. Fernandéz de la Vega Sanz ha dato personalmente l'ok dell'esecutivo alla Mila. Il governo conside¬ ra molto degno che il programma, con un seguito milionario di spettatori, realizzi un lavoro pedagogico in un tema tanto arduo come il nuovo Trattato dell'Unione Europea». «Finalmente si sono resi conto che il "Grande Fratello" è un'ottima piattaforma per arrivare a tutti - gongola la brillante conduttrice, alla sua quinta esperienza con lo show -. Io ho solo raccolto l'inquietudine della vicepremier». E così, mentre i critici del popolarissimo programma sono rimasti con un palmo di naso, nei' riassunti giornalieri e nella puntata di domani, gli scanzonatissimi concorrenti faranno propaganda al testo fondamentale dell' Europa a 25. I premier di Italia e Spagna, Berlusconi e Zapatero

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