Castelli è con Calderoli: la taglia atto meritorio di Fra. Gri.

Castelli è con Calderoli: la taglia atto meritorio L'ASSOCIAZIONE MAGISTRATI CONTESTA: GRAVE LA POSIZIONE DEL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA Castelli è con Calderoli: la taglia atto meritorio Ma è scontro con Pisanu sulle misure anticrimine presentate al governo j^j^ «Mettere una taglia e ricompensare chi offre notizie utili al fine di catturare dei delinquenti non soltanto è un atto legittimo ma anche, credo, meritorio». Il ministro della Giustizia, Roberto Castelli, non è uomo che si tiri indietro. Il suo collega e compagno di partito Roberto Calderoli è finito nella bufera per aver proposto di ricompensare con 25 mila euro chi darà notizie sull'assassinio del benzinaio lecchese Enrico Maver. Ed ecco che Castelli si allinea. «E' un paradosso che anziché essere indignati perché un bravo cittadino è stato ucciso, ci si indigni perché qualcun altro cerca di adoperarsi affinché questi malviventi vengano assicurati alla giustizia». Il «paradosso» di Castelli e la taglia della Lega Nord, però, sono già diventate un caso politico: il centrodestra si spac¬ ca, il centrosinistra chiede le dimissioni dei due leghisti ap- ca, il centrosinistra chiede le dimissioni dei due leghisti appoggiati invece dal collega di partito e di governo Roberto Maroni. Ora lo scontro tra ministri (Calderoli contro Pisanu e viceversa) si sta per trasferire in Parlamento. Ieri Castelli, da Reggio Calabria, invitava il Senato ad approvare in fretta la legge, sponsorizzata dal Carroccio e da An, che consente di sparare contro chi penetra in un appartamento o in un negozio. Il governo poi ha discusso, l'altra notte, sull'onda dell'emergenza napoletana, di un sostanzioso inasprimento delle pene contro la criminalità. Si vuole aumentare di un terzo l'associazione mafiosa, rendere obbligatoria la maggiorazione di pena per i recidivi, raddoppiare la pena a chi offre appoggio logistico a un mafioso, punire fino a 4 anni i sorvegliati speciali che infrangono le regole. Spiega Castelli: «Abbiamo ap¬ provato un pacchetto che con- sentirà di perseguire più seve- provato un pacchetto che consentirà di perseguire più seve ramente i delinquenti, le nuove misure prevedono un inasprimento soprattutto per i recidivi». L'urgenza del momento è tale, secondo il ministro, da forzare la discussione parlamentare e inserire il nuovo pacchetto in forma di emendamento nella legge Cirielli-Vitali sulle recidive, detta anche «salvaPreviti». Ma si tratta di un emendamento-fantasma. «Il pacchetto dell'inasprimento pene è stato discusso, è stato votato ma effettivamente non ho capito perché non sia stato messo nel comunicato. Forse è sfuggito, ma è stato approvato all'unanimità», ammette il ministro della Giustizia. In realta, pare che non tutti i ministri abbiano partecipato alla discussione. Di sicuro c'è una presa di distanza del ministro degli Interni Pisanu. «Una posizione che mi sorprende», ha commentato il Guardasigilli. La decisione di agganciare il «pacchetto Napoli» alla propo- La decisione di agganciare il «pacchetto Napoli» alla proposta di legge Cirielli sulla recidiva il Guardasigilli la spiega così: «Un decreto legge sarebbe stato a rischio conversione perchè siamo sotto Finanziaria; un ddl autonomo avrebbe avuto bisogno di tempi lunghi». Un maxiemendamento alla Cirielli è invece «un mezzo più veloce». L'offensiva leghista nel centrodestra, rilanciata dopo l'omicidio di Lecco, provoca intanto più di un imbarazzo. «Non sono d'accordo sulla taglia», dice il ministro Enrico La Loggia. Taglia corto Sandro Bondi, portavoce di Forza Italia: «Non c'è nessuna taglia, non ci può essere». «Il ministro Castelli conti fino a dieci prima di parlare», commenta l'azzurro Francesco Giro. Negativo il giudizio anche del ministro Rocco Buttiglione: «Ho sempre avuto una qualche diffidenza per le taglie e molta fiducia nella polizia». «Speriamo che torni presto Bossi», sospira la portavoce di Forza Italia, Elisa- torni presto Bossi», sospira la portavoce di Forza Italia, Elisabetta Gardini. Più cauto il giudizio di Ignazio La Russa: «Non sono d'accordo ma non mi scandalizzo». Contro Calderoli e Castelli si schiera l'Associazione nazionale dei magistrati. «Il fatto che questa proposta venga definita meritoria dal ministro della Giustizia in carica suscita gravissimo allarme - sottolinea Edmondo Bruti Liberati, presidente dell'Anni - la taglia offerta da privati, magari accompagnata da ammiccamenti al farsi giustizia da soli, è un gesto distruttivo della convivenza civile». L'opposizione chiede l'intervento di Ciampi e le dimissioni di Castelli. Piero Fassino, leader dei Ds, giudica «assurda» la proposta: «A un atto barbaro non si può rispondere con un'altra barbarie». Secondo il responsabile Giustizia della Margherita, Giuseppe Fanfani, il Guardasigilli «allineandosi a Calderoli dimostra di non ave- Guardasigilli «allineandosi a Calderoli dimostra di non avere il senso di giustizia in un Paese civile e democratico». Per Pecoraro Scanio «il Far West invocato dalla Lega è un dramma per il Paese». Il capogruppo della Margherita alla Camera, Castagnetti, ritiene la proposta leghista «inqualificabile». A tutto questo Calderoli reagisce dicendosi «sconcertato». Non tanto dalle polemiche sollevate dal centrosinistra quanto da quelle del centrodestra. «Io sto dalla parte delle vittime, e invece trovo che ci sia tanta ipocrisia tra i politici. Che cosa faccia il Palazzo e il mondo politico non lo so e non mi interessa. So solo che da ieri a oggi tutta la gente che ho incontrato era dalla mia parte. Forse c'è un certo scollamento tra i cittadini e il Palazzo della politica». Conclude: «Il Far West sono gli assassinii di Napoli e purtroppo quelli che capitano anche da noi». [fra. gri.]

Luoghi citati: Lecco, Napoli, Reggio Calabria